E' la mia prima volta in questa città...almeno credo, mi hanno detto che io vivevo qui fino all'età di 15 anni , quando successe l'incidente.
Non ricordo nulla e mia nonna mi ha detto che forse venendo nella città dove sono cresciuti i miei defunti genitori ed io, potrei forse riprendermi i miei ricordi che ho perso...
Comunque piacere,mi chiamo Natsuki e ho 18 anni e mi sono trasferita ad Era, una città non molto grande ma piena di vita.
Ad Era c'è anche una spiaggia e delle foreste immense, in fin dei conti è un bel posto dove vivere...
Speriamo in bene !!!!
Appena arrivata vado a casa di una parente di mia nonna che ci ospiterà e mi saluta con un grosso abbraccio urlandomi « Benvenute Natsuki e Nya, benvenute a casa mia e ad Era!»
Io, un po' imbarazzata le rispondo con un gesto della testa mentre mia nonna le risponde « Non cambi mai , sorella mia! » e continuano ad abbracciarsi.
La signora che ci ospiterà si chiama Nyu ed è, come si era capito, la sorella minore di mia nonna , infatti, come intuii, mia nonna, anche lei, proveniva da quella città.
La casa di Oba Nyu, come voleva farsi chiamare da me, era molto vecchia, ma tenuna perfettamente, era grande a due piani, la mia camera era grande, tutta di colore bianco e rosso e con un letto matrimoniale, piena di pupazzi e libri, sulla scrivania di legno c'era un computer e dalla finestra si vedeva una delle tante foreste.
Vicino al letto c'era uno specchio alto e snello, mi specchiai e vidi i miei occhi ambrati cerchiati da occhiaie, la mia pelle dello stesso colore del caffè latte era piena di segni neri e i miei capelli corti e neri erano tutti spettinati.
Decisi di andarmi a fare una doccia e scoprii che c'era un bagno in camera mia, ne rimasi sbalordita.
Dopo una bella doccia decisi di andarmi a mettere sotto le coperte, ero stremata, ma mia nonna volle che almeno andassi a mangiare qualcosa e allora, contro voglia dovetti scendere le scale e andare a mangiare qualcosa.
« Bel pigiama! » esclamò Oba Nyu e io divenni rossa.
Indossavo un vestitino trasparente pieno di merletti, perchè sentivo caldo anche d'inverno « Grazie! » le risposi e mi guardai intorno.
La cucina era grande e bianca, luminosa e graziosa, aveva anche dei lineamenti gialli.
« Scusate ma io devo andare a dormire, domani è scuola! » dissi io alzandomi e dando una mano a pulire i piatti, quella sera mangiammo spaghetti al sugo, i miei preferiti « Hai ragione! » disse mia nonna dandomi un bacio sulla fronte« Lo sai una cosa? I tuoi occhi sono uguali a quelli di tuo padre! »
esclamò Oba Nyu « E scometto che ti piacciono molto gli spaghetti vero? » mi chiese « Sì, perchè? » le risposi io incuriosita dalla sua domanda « Erano i preferiti di tua madre! » disse mia nonna intromettendosi« Bene, deve andare a dormire forza, così forse domani forse ricorderai qualcosa! » disse Oba Nyu e mi lasciarono andare, io me ne andai a dormire sperando che davvero la mia memoria perduta potesse ritornare!