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Autore: hiccup    03/06/2012    4 recensioni
3/6 - Niff Day.
[...]
Nick era geloso e permaloso, ma era per quello che gli piaceva così tanto.
[...]
Quando Jeff e Nick litigano, Jeff se ne va e Nick se la prende con Napoleone e la gomma di una povera matita.
Genere: Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Coppie: Nick/Jeff
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Uhm...
Salve a tutti! Finalmente mi decido a fare il mio ingresso in questo fandom e quale giorno migliore se non il Niff Day? <3
Io amo quei due, inutile. Così ho provato a scrivere qualcosa ^^
Spero di non essere caduta nella banalità e spero che vi piaccia :'3

Buona lettura!


*




Di gelosia e di scuse
.






Nick si passò una mano sulla fronte imperlata di sudore.
Era la seconda settimana di maggio e, parola sua, non aveva ricordo di una giornata più calda; sedeva in una delle panchine nel grande parco della scuola e il sole gli picchiava sul capo.
Guardò con invidia quei pochi studenti fortunati che erano riusciti ad accaparrarsi un posto all’ombra.
Sospirò affranto.
Voltò le pagine con inerzia, arrivando alla conclusione che gliene mancavano ancora ventisei prima di finire il capitolo di storia.
Scoraggiato, tornò a concentrarsi su Napoleone e le sue gesta, portando la matita alle labbra e rosicchiandone appena la gomma all’estremità.
Si accorse di essersi perso di nuovo tra le righe pochi secondi dopo.
“ Tanti cari saluti a te mio caro Napoleone ”, borbottò chiudendo il libro con stizza.
Posò i gomiti contro lo schienale e gettò la testa all’indietro, chiudendo gli occhi alla luce fastidiosa del sole.
Lui e Jeff avevano litigato. Di nuovo.
Era iniziato tutto quando loro e gli altri warblers avevano deciso di accontentare Blaine e di esibirsi al Gap.
Era andato tutto bene. Più o meno, ovvio.
Jeremiah aveva rifiutato Blaine e lui, poco prima di tornare alla Dalton, aveva trovato Jeff in compagnia di un giovane - decisamente avvenente, malgrado gli costasse ammetterlo – che ridevano e scherzavano.
Lui e il biondo non avevano parlato per tutta la strada fino alla loro stanza. Poi era scoppiata la lite.
Le sue insinuazioni e le repliche di Jeff; il suo perché non te ne torni dal tuo ragazzo carino e tanto simpatico? e la porta sbattuta con violenza.
Jeff era tornato a casa dai suoi, approfittando della domenica e, perciò, dell’assenza di lezioni.
E ovviamente lui, Nick Duvall, si era dato dello stupido, del cretino, del babbuino per tutta la notte; aveva tentato di chiamarlo cinque volte ma gli rispondeva l’irritante voce femminile e nasale della segreteria telefonica.
Non che non si fidasse di Jeff, anzi, ma vederlo così felice con un altro ragazzo proprio non era riuscito a sopportarlo.
Forse se l’era presa troppo. O forse, no?
Bah, lui e la sua gelosia.
Si maledì per l’ennesima volta ed entrò in camera con un barlume di speranza, che si spense all’istante quando vide il letto e la parte di Jeff perfettamente in ordine. Stranamente in ordine.
Perché Jeff era disordinato, era il re del disordine; era capace di lasciare vestiti e libri nei luoghi più impensabili e poi non essere in grado di ritrovarli.
Nick si ritrovò a sorridere a malincuore.
Lui e Jeff erano come il sole e la luna; l’uno ordinato e pacato, l’altro caotico ed estroverso oltre ogni dire.
Di nuovo la porta sbattuta e i passi affrettati del biondo lungo il corridoio.
Basta, aveva bisogno di una doccia fredda e di una dormita.



Era mezzanotte passata quando Jeff Sterling aprì lentamente la porta della stanza ed entrò richiudendosela alle spalle.
Era appena tornato da casa dei suoi; le cene di sua madre erano infinite e potevano protrarsi anche fino alle undici di sera e la scusa del domani ho lezione non le aveva impedito di rimpinzarlo di antipasto, primo, secondo e dolce.
Scorse il profilo dormiente di Nick nel letto accanto al suo e, attento a non svegliarlo, si cambiò togliendosi la divisa della Dalton e infilandosi sotto le lenzuola fresche accanto al moro.
Sapeva che Nick Duvall era estremamente geloso. Lo aveva sempre saputo.
Forse aveva sbagliato anche lui a parlare con quel ragazzo al Gap?
Dopotutto quel damerino non era nemmeno paragonabile al suo Nick.
Nonostante sua madre l’avesse ricoperto di attenzioni, il suo ragazzo gli era mancato.
Sorrise stringendosi al corpo dell’altro che mugugnò senza svegliarsi. Lui era testardo ma nemmeno l'altro scherzava; Nick era geloso e permaloso, ma era per quello che gli piaceva così tanto.
“Scusami Nick” sussurrò Jeff nascondendo il volto nel collo dell’altro e respirandone il profumo.
Eccome se gli era mancato.
Cena, madre e Gap a parte.













*



Se ci sono critiche/commenti/consigli da fare/dare, fate pure :3
Grazie,
alla prossima

hiccup
  
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