Cavolo.


« Quelli non sanno che in terza elementare dividevi la merenda con il criceto magrolino che si lasciava fregare il cibo dal criceto grasso » Mi guardò, allibita. Probabilmente, dovevo sembrarle un alieno mutante o qualcosa del genere. Sicuramente, per lei non appartenevo neppure al genere umano. Poi, cambiò espressione, ricordandosi di quella bambina dalle guance paffute che era stata. Cavolo, non mi aveva mai guardato così.
« Si… restava sempre a bocca asciutta » disse, abbozzando un sorriso.
All’improvviso, la bambina era salita su un palco allestito per lei e si era fatta tutta rossa in viso « Quelli non sanno che quando toccò a te leggere la poesia davanti alla classe avevi il terrore di fare una brutta figura e ti tremavano le mani.
Di nuovo, il suo volto cambiò e diventò scettico « La poesia, quale poesia? »
Confuso, dissi « Eh… “ Vorrei essere una sirenetta ” » Perché, anche allora, quando era una bambina con il naso all’insù che si vergognava di parlare in pubblico, mi piaceva. Mi piaceva quando arrossiva, quando mi rubava la merenda, quando mi aveva fatto cadere a terra il gelato.
Per una volta, sorrise sinceramente « Me l’ero dimenticata…» scosse la testa, ancora incredula « avremmo avuto… si e no dodici anni »
Sorrisi anche io e la bambina si fece ancora più rossa, si arricciava i capelli e sussurrava piano qualche parola « Diceva… vorrei essere una sirenetta che… sguazza in fondo al mare… » il suo sguardo si fece sempre più fisso, più profondo, più sincero… o forse più preoccupato. Mi aveva scambiato per un maniaco, si, per un maniaco pervertito « Dei pesci l’amichetta per ridere e…»
E improvvisamente, dopo anni che la cercavo, dopo anni di occhiate nascoste, di sopportazioni, di inesistenze, le sue labbra arrivarono sulle mie. La mia faccia era tra le sue mani. Le mani di Summer Roberts cercavano la mia faccia. Gli occhi di Summer Roberts erano chiusi mentre baciava me. Cavolo.
Dopo un attimo… dopo parecchi secondi di incertezza, l’attirai a me ma Summer Roberts si staccò, sorridendo. Cavolo. Era sempre quella bambina di cui mi ero innamorato. Aveva sempre quel sorriso in cui mi perdevo ogni giorno da quindici anni « E baciare… ballare » Infatti, è proprio lei, quella bambina. Rise timidamente, in imbarazzo. Dopo aver detto qualche parola, si allontanò da me e la guardai mentre camminava con quel vestito giallo.
Le labbra che sorridevano per altri, da quindici anni,si erano finalmente posate sulle mie.
Cavolo.




N.d.A. Oh, io adoro Seth. E, per ora, odio Summer ma il loro primo bacio mi è rimasto impresso nella mente u.u Fatemi sapere che ne pensate, anche perchè penso sia un po' OOC visto che è la prima che scrivo :3 A presto!
Un ringraziamento alla mia "Lab", ovvero colei che mi ha fatto scoprire questo stupendo telefilm :3
Luna