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Autore: Yuuko Chidori    04/06/2012    3 recensioni
Tre double drabble che raccontano la stessa scena suddivisa in tre parti, vista con emozioni diverse e soprattutto con occhi diversi.
Genere: Commedia, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Drago, Gwen, Morgana | Coppie: Merlino/Artù
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
- Questa storia fa parte della serie 'Slash is in the air'
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Tre double drabble che raccontano la stessa scena suddivisa in tre parti, vista con emozioni diverse e soprattutto con occhi diversi.



Gwen (200 parole/contatore Word)

Non riusciva a crederci. Nascosta dietro una colonna, lo sguardo fisso sui due amanti che si scambiavano un bacio ricco di passione e desiderio, Gwen versò lacrime silenti senza neanche rendersene conto.
Le vogliose mani del principe percorsero il corpo esile e niveo di Merlin, che si contorse in preda a un piacere impossibile da soffocare.
«Merlin», soffiò sulla pelle bollente dell’altro ragazzo. E Gwen si sentì attraversare da una sensazione sconosciuta, che la costrinse a poggiarsi momentaneamente contro la fredda colonna alle sue spalle.
«Cosa?», rispose Merlin senza soffocare un gemito, che aumentò a dismisura l’eccitazione della timida e ingenua Ginevra. Un’eccitazione che non comprendeva a fondo, ma che riusciva a cancellare il dolore provato nell’apprendere che Arthur, molto probabilmente, non l’aveva mai amata.
Si riscosse quando un gemito più forte degli altri vibrò nell’aria, attirando il suo sguardo curioso e imbarazzato al tempo stesso.
«Ti voglio», rispose la voce roca e suadente di Arthur, talmente intensa da costringerla a rientrare nel castello con la ferma convinzione di non aver visto nulla.
Anche se, sotto sotto, sapeva che quella notte avrebbe sognato giardini reali che facevano da scenario a scene peccaminose e proibite dalla sacra morale. Poco ma sicuro.


Morgana (200 parole/contatore Word)

Sapeva che sarebbe stata un’ottima idea spiare quel borioso di Arthur.
Con gli occhi fissi su quella scena memorabile, Morgana si godette uno spettacolo cui non aveva mai avuto la fortuna di assistere.
Merlin, mostrando un’audacia che la sorprese, sfilò la maglia di Arthur e la gettò sull’erba, sfiorandogli i capezzoli turgidi fino a scendere sempre più giù, componendo su quella pelle bronzea spirali umide e dannatamente eccitanti.
Il principe ansimò, sfregando con un movimento del bacino le loro erezioni pulsanti e desiderose di ricevere la giusta dose di piacere.
Si tolse il resto dei vestiti, negli occhi un dolce languore che costrinse Merlin ad assaggiare ancora una volta quelle labbra socchiuse e invitanti.
«Avvertimi se ti faccio male», sussurrò, poggiando le mani sui suoi fianchi esili in un moto di protezione che aumentò il battito del cuore di Morgana.
Lo girò in modo che lo stomaco fosse poggiato contro l’erba del giardino. E guidando il proprio membro eretto nell’apertura di Merlin, lo penetrò con una spinta dolorosa e delicata al tempo stesso.
Dal suo nascondiglio, la strega notò alcune lacrime rigare il volto niveo del servitore; sostituite ben presto da un’espressione tutt’altro che sofferente.
E bravo Arthur, pensò soddisfatta.


Kilgharrah (267 parole/contatore Word)

Merlin circondò con le gambe la vita del compagno, muovendosi a ritmo serrato per godere di quelle magnifiche sensazioni che provava solo insieme al suo principe.
Il suo respiro spezzato s’infrangeva sul collo scoperto del mago, che rabbrividiva ogni singola volta in cui i suadenti sussurri da parte dell’altro raggiungevano le sue orecchie.
Ben presto l’orgasmo li colse in un’ondata di piacere talmente intensa da lasciarli inebetiti, stesi l’uno accanto all’altro senza mostrare pudore per l’assenza dei loro abiti sparpagliati sull’erba.
Merlin abbandonò il capo sul suo petto, sorridendo quando le forti braccia del suo principe lo strinsero in una morsa possessiva cui non si sarebbe mai abituato.
«Allora?».
«Allora cosa?», gli chiese, inarcando perplesso un sopracciglio.
Sbuffò: «Ti è piaciuto? Insomma, voglio dire... », esordì, non concludendo la frase perché l’altro glielo impedì con un bacio.
«Sì».
Arthur si gonfiò come un tacchino tronfio, così il mago fu costretto a riportarlo alla realtà grazie ai suoi metodi. «Non montatevi la testa, Asino. Potrei cambiare idea».
«Ed io potrei spedirti alla gogna per un’intera settimana», replicò il nobile Pendragon, senza lasciargli il tempo di rispondere.
Si appropriò delle sue labbra tumefatte di baci, provando una certa soddisfazione nel poter affermare che adesso Merlin era suo e di nessun altro.
Finalmente hai compiuto il tuo destino, giovane mago. Da questo momento in poi il futuro si prospetterà roseo per te e l’altra faccia della medaglia, senza la quale saresti perso e destinato a non trovare pace.
Siate felici, Merlin. E fatene ancora di questi spettacoli, soprattutto quando Uther è alla finestra a guardarvi come in questo preciso istante.



Note

La nostra coppietta felice è stata un po’ imprudente nel lasciarsi andare proprio in giardino, ma si sa che alla passione non si sfugge mai...
E la reazione di Uther ve la lascio immaginare xD
Spero di aver reso bene i sentimenti di tutti i personaggi citati. E anche se avevo in mente di scrivere una vera lemon, ho pensato di fare qualcosa di diverso. Mah!

baci, Yuuko
  
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