Jane si svegliò la mattina, nel suo letto, circondata da migliaia di fazzoletti. Aveva avuto un'altra brutta nottata.
Da quando era morto Micheal Jackson era caduta in una profonda depressione, un tempo era una ragazza solare, socievole.
Ora se ne stava chiusa in casa a piangere, come aveva fatto la sera prima. 
Aveva ancora gli occhi gonfi e rossi, Micheal era il suo idolo e la notizia della sua morte era come se avesse ucciso anche lei.
La sua camera era in disordine, le magliette con su MJ erano buttate sulla sedia, foto per terra, il cestino straboccava di fazzoletti e carte dove, la sera prima, Jane aveva provato a scrivere una lettere a MJ per poi lasciarla volare con un palloncino a elio.
Le parole che voleva dirgli erano troppe e avevo dovuto riscriverla parecchie volte, ma alla fine dopo averla letta e riletta pensò che era perfetta, dopo parecchi tentativi aveva trovato le parole giuste per esprimere tutti i sentimenti che provava.
Per la prima volta dopo molto tempo, Jane, uscì di casa con un palloncino gonfiato ad elio legato da un cordino rosso, che teneva stretto fra le sue dita. 
Andò verso il ponte del parco, il posto dove, secondo lei, si trovavano le porte dritte al paradiso. Legò la lettera al cordino rosso, non la lasciò andare subito. Chiuse gli occhi e per un istante le parve di sentire gli angeli cantare, davanti al cancello del paradiso, che si trovava molto più su del cielo, c'era Micheal che aspettava l'arrivo della sua lettera. Jane riaprì gli occhi e lasciò volare il palloncino sussurrando - A Michael Jackson, leggenda che non si spegnerà mai. -.
Le lacrime iniziarono a scenderle, il rito del palloncino risaliva a molto tempo fa, quando le erano morti i genitori, la sua cara zia le diceva spesso di far volare un palloncino con legata una lettera perchè loro erano lì ad aspettare le sue parole. E ogni volta che leggevano le sue dolci parole si avvicinavano sempre di più al suo cuore, fino a trovare lì dentro un posto caldo e accogliente, dove restare per sempre. A un tratto sentì una strana presenza, vide di sfuggita un cappello simile a quello di Micheal e si mise a correre, lasciando che la speranza la guidi.

Spazio autrice
Nel primo capitolo si parla di una ragazza, Jane, che piange
per la morte del suo idolo e per ricordarlo fa questa specie di
rito per ricordarlo. Dove la condurra la speranza? E cosa
accadrà dopo?
Laura012