Entrati in camerca Guen si sdraiò sul letto e scoppiò in lacrime. Capitava troppo spesso ultimamente e questo non le piaceva affatto.
-Scusami Ronnie! Non volevo creare tutto questo casino- singhiozzò
-Tranquilla Guen, non devi preoccuparti. Capita a tutti di perdere il controllo ogni tanto- rispose lui abbracciandola.
-A me non deve succedere- rispose lei stringendosi a lui
-sei umana, è normale capiti- rispose lui. La rossa si staccò
-no Ronnie, a me non deve succedere- urlò -mai più-
-c'è qualcosa che dovrei sapere Guen?- le chiese Ronnie. Guen sentì come se il cuore le venisse trafitto da un pugnale, le faceva male, troppo male ricordare così mentì e rispose di no.
-ne sei sicura Guen?- chiese ancora Ronnie
-ti ho detto che non c'è niente da sapere- ulrò Guen uscendo dalla stanza. In quel momento la cosa che voleva di più al mondo era scendere dal quel dannato bus sul quale desiderava non essere mai salita. Neanche a farlo apposta il pullman si era fermato per una sosta. Erano fermi in un piazzale deserto.
-Chris scendo a fare un giro- disse Guen al conducente del bus
-tranquilla Guen, ti avverto quando ripartiamo! Comunque stiamo fermi per un pò, ho guidato per tutta la notte sono distrutto- rispose stendendo un telo sul prato del pizzale.
-ti lascio il mio numero di telefono, così se mi allontano mi fai uno squillo e torno-rispose Guen salvando sul telefono del ragazzo il suo numero. La Rossa si allontanò senza dire nulla a nessuno, portando con se solo il cellulare, l'ipod e il blocco da disegno. Iniziò a camminare superando il piazzale e ritrovandosi in un meraviglioso boschetto. Si assicurò di essersi allontanata abbastanza dagli altri e si mise seduta. Si mise le sue cuffie e iniziò a disegnare quello che gli passava per la testa. Ogni tanto guardava il cellulare per assicurarsi di non perdere la chiamata di Chris.
Nel frattempo Ronnie era tornato in salotto
-dov'è Guen?- chiese a Ron che fece spallucce -sapete dov'è Guen?- urlò
-no Ronnie, l'abbiamo vista uscire- rispose Derek. -forse è meglio lasciarla da sola un pochino no?- disse ancora Derek
-ma io devo capire- rispose Ronnie.
-ma cosa vuoi capire? quella è una pazza e basta- disse Jacky ancora dolorante
-adesso basta!- urlò Isabel -Ronnie lascia in pace Guen e Jacky smettila di parlare così di lei non la conosci, non puoi giudicarla- Jacky rimase di sasso, Isabel era furiosa, Guen restava comunque la sua migliore amica anche se non appoggiava l'uso della violenza. Ronnie scese dal bus sbattendo la portiera.
-Chris, hai visto Guen?- chiese a lui come ultima spiaggia
-si, è andata da quella parte! mi ha detto di chiamarla quando stavamo per ripartire- rispose disponibile Chris.
Ronnie sorrise e iniziò a camminare alla ricerca di Guen. Iniziò a camminare finchè una folata di vento portò con se il profumo della Rossa, lo avrebbe riconosciuto tra mille così si avvicinò all'albero più grande e vide la folta chioma rossa di Guen appoggiata alla corteccia dell'albero -perchè continui a fuggire da me?- le chiese Ronnie avvicinandosi un pò a lei
-credimi, è meglio per te- rispose lei.