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Autore: Rota    05/06/2012    6 recensioni
[Kuroko no Basket - KagamiKuroko]
Con un braccio gli circondò la vita, stringendolo a sé in un abbraccio ruvido ma caldissimo – e sulla pelle liscia scivolò, appena di lato, quell'unico lenzuolo bianco che li copriva dall'aria fresca della prima estate.
Spirò dalla finestra aperta quel poco di vento leggero che fece smuovere le ciocche di capelli chiari mentre lui, con le dita, si appropinquava a scompigliarglieli in una carezza rude, con quel sorriso sereno e grezzo sulle labbra che a Kuroko tanto piaceva.
Genere: Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Taiga Kagami, Tetsuya Kuroko
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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*Autore: margherota
*Titolo: To smell good
*Fandom: Kuroko no Basket
*Personaggi: Kagami Taiga, Kuroko Tetsuya
*Generi: Romantico, Fluff
*Avvertimenti: Yaoi, What if...?, One shot
*Rating: Arancione
*Prompt: Kuroko no Basket, KagamiKuroko, Odore
*Note: KagamiKuroko per Nemeryal, perché io so che lei ne necessita ùù e non solo lei, a ben vedere, ma anche io XD Owh, mi piace così tanto scrivere su questi due, mi riempie il cuore di gioia *-*
Buona lettura :D






Con un braccio gli circondò la vita, stringendolo a sé in un abbraccio ruvido ma caldissimo – e sulla pelle liscia scivolò, appena di lato, quell'unico lenzuolo bianco che li copriva dall'aria fresca della prima estate.
Spirò dalla finestra aperta quel poco di vento leggero che fece smuovere le ciocche di capelli chiari mentre lui, con le dita, si appropinquava a scompigliarglieli in una carezza rude, con quel sorriso sereno e grezzo sulle labbra che a Kuroko tanto piaceva.
Tetsuya, da canto suo, non si oppose a nessuno dei suoi gesti ma contro il suo petto mosse le labbra, con lentezza e attenzione.
-Kagami-kun...-
C'era tranquillità, nella sua voce – la consapevolezza che nulla poteva rovinare quel singolo momento di pace.
-Cosa c'è?-
Taiga sentì le sue dita sottili tirare la cordicella che aveva appesa al collo e lo immaginò mentre giocava col ciondolo che Alex gli aveva regalato. Socchiuse gli occhi, appoggiando completamente la testa contro il pavimento sotto di sé e ascoltando tutto ciò che Kuroko aveva da dirgli.
-Una volta dicesti che io non ho odore.-
-È vero, me lo ricordo.-
-Lo pensi ancora?-
Riaprì gli occhi mentre si dipingeva una strana espressione sopra il suo viso: sorpresa, più che altro, e incomprensione, perché era davvero inspiegabile come lavorasse la memoria di Tetsuya, riportando a galla nei momenti peggiori cose inopportune.
E senza volerlo il suo tono uscì dalle sue labbra più irritato del voluto.
-Perché mi fai una domanda simile?-
Non sentì alcuna risposta, neanche dopo qualche minuto di silenzio.
Sbuffò e si mosse dalla sua posizione, mettendosi sopra il corpo di Kuroko.
Il lenzuolo bianco cadde a terra senza il minimo suono, lasciando alla vista una nudità completa.
-In realtà le cose sono cambiate da allora... non posso certo dire che tu non sappia di niente!-
Lo guardò negli occhi solo all'inizio, perché poi iniziò a vagare con lo sguardo un po' ovunque, cercando di dare ragione concreta a quanto stava dicendo.
Fu colpito – un solo attimo – dalla sensazione di bellezza che Tetsuya poteva dargli pur rimanendo immobile a ogni sua critica. Si riprese dai propri pensieri giusto quell'attimo prima dell'irreparabile caduta.
-Ci sono parti del tuo corpo che hanno un odore specifico.-
Andò ancora al viso, dove un bacio lungo diede una pausa a tutte quelle parole. Taiga si distese contro di lui, lasciando che le sue gambe si chiudessero al suo fianco e l'intera parte inferiore del suo corpo si allungasse di lato, senza niente in mezzo che dividesse le cosce. Così scese con la mano ad accarezzarlo, a stringere le dita attorno ai suoi glutei.
-Più o meno intenso, dipende dalla zona e dalla situazione.-
Mosse la testa, in basso, andando col naso a livello dell'ascella – e con la mano in quel momento libera sollevò il braccio per dare un morso al fianco snello. Kuroko si contrasse e lo guardò male mentre lui ghignava per la reazione naturalissima di repulsione.
-Per esempio, qui io sento l'odore del sudore degli allenamenti di questo pomeriggio.-
Gli morse e gli baciò la spalla, lasciando il braccio che gli circondò il collo in una stretta non troppo dolce. Tetsuya gli prese i capelli tra le dita mentre sentiva le sue labbra contro il collo, ferme appena poco più in là da dove una vena pulsava, gonfia.
-Mentre qui sento un altro odore, simile a quello dei vestiti puliti della tua divisa scolastica.-
Taiga risalì di nuovo l'arto, sollevandosi da terra solo col busto. Kuroko lo fissò durante tutta l'ascesa e lo vide, chiaramente, mentre chiudeva le labbra attorno al polso. Aprì il palmo della mano e si lasciò baciare dalla sua bocca, dito dopo dito.
-Sui palmi sai della plastica del pallone da basket...-
Kuroko calò la mano alle sue spalle e al suo petto; cercò di ricambiare le sue attenzioni con altrettanta cura, accarezzandolo lì dove i muscoli si facevano quasi sporgenti e la carne guizzava sotto i polpastrelli. Il sorriso di Kagami gli suggerì che la cosa era stata gradita.
Taiga gli prese i fianchi nelle mani, andando a baciare il ventre. Lo sentì sghignazzare pianissimo, sensibile al solletico, e mentre lottava contro di lui per non farsi scacciare via, prendendolo per i polsi e schiacciandogli le gambe mosse alla ribellione sotto di sé, riuscì persino a leccarlo accanto all'ombelico.
-Qui sai di me!-
Lo vide sorridere appena e immaginò che le proprie parole gli avessero suggerito qualche ricordo particolare.
Per esempio, il desiderio che li aveva fatti rotolare a terra assieme, proprio su quel pavimento, o la furia che aveva tolto loro i vestiti, o la voglia che aveva fatto scontrare le loro bocche e le loro mani, o la fame che li aveva resi rabbiosi fino a dimenticare gentilezza, buone maniere e quella certa maschera di insensibilità che da sempre li aveva protetti – o anche l'amplesso che aveva unito i loro corpi e che li aveva sporcati di sperma, dentro o fuori che fosse. O forse, infine, una cosa che aveva un po' di tutto quello ma che andava anche oltre.
Lo lasciò andare e ne ricevette in cambio una carezza strana, al viso. Gli circondò il busto in un abbraccio stretto prima di continuare a scendere, verso l'inguine nudo.
-Qua, invece...-
Temporeggiò, trovandosi all'improvviso in imbarazzo. Era paradossale, lo sapeva anche lui, ma trovare la risposta al quesito posto non era mai stato così complicato. D'altronde, la scarsa capacità linguistica di cui disponeva non lo aiutava per nulla, così come non lo aiutava il fatto che di fronte ad una scena simile l'unica reazione per lui concepibile era quella di un'altra sessione di sesso fino al mattino seguente.
Si impose di non toccarlo – lo morse non troppo lontano da lì, vicino all'osso appena sporgente del bacino.
In alto, Kuroko trovava quasi comica la sua indecisione, sicuramente assai tenera. Così decise di dargli una mano.
-Di cosa so lì, Kagami-kun?-
Lo accarezzò di nuovo e Taiga gli baciò ancora il palmo della mano prima di tornare a farlo sulla bocca. Disse, quindi, la prima cosa che gli venne in mente, mettendoci quanta verità potesse avere dalla sua parte.
-Sai di buono...-
Ed era la cosa più giusta che ci fosse.



   
 
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