Fumetti/Cartoni americani > A tutto reality/Total Drama
Ricorda la storia  |      
Autore: Onigiri    05/06/2012    11 recensioni
Gwen ed Heather non si possono minimamente sopportare: questo è stato chiaro sin dalla prima stagione del reality.
Ma allora perché adesso sono lì, nascoste dietro un'auto, sedute vicine sotto il sole cocente, a collaborare tra loro?!
* "Sei pronta, Heathy?!"
"Io sono nata pronta,
Gwendolyn!" *
Genere: Comico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Gwen, Heather, Sorpresa
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Non s'ha da fare

*Non s'ha da fare!














Sarà la terza volta nel giro di dieci minuti che quella macchina gli sta passando davanti.
Gli adesivi sugli sportelli pubblicizzano un nuovo negozio di ferramenta dagli sconti imperdibili, e gli autoparlanti sopra il tettuccio ribadiscono insistentemente il concetto: “...Lucchetti, bulloni, accessori per il bagno, taglia piastrelle, tutto questo e molto altro ancora a prezzi stracciati...!”.

Dopo non molto la voce metallica si allontana insieme alla macchina che percorre la strada, e lui sospira scocciato; ora l'auto avrebbe girato a sinistra, avrebbe fatto il giro del quartiere e sarebbe tornata lì a ripetere la solita cantilena -“lucchettibulloniaccessoriperilbagnosaprezzistracciati...!”.
Lui si infila le mani in tasca e poggia la schiena contro muretto fuori dal cinema: ogni tanto guarda l'orologio, trattiene uno sbuffo nervoso in bocca e torna a studiare i passanti con sul viso un'espressione di attesa, quasi ansiosa.
Fa un caldo terribile oggi, ma lui è al riparo sotto l'insegna del cinema e riesce a godersi il piacevole fresco dell'ombra.

Non si può dire la stessa cosa delle due ragazze che lo stanno spiando.


Sono nascoste dietro una macchina parcheggiata poco lontano: ogni tanto un passante le nota, le osserva cercando di capire cosa stiano guardando con tanto interesse, ma nessuna delle due ci fa caso: se proprio devono, basta un'occhiataccia d'avvertimento e chiunque le stia osservando scappa via senza pensarci due volte.
Tra l'altro, il sole battente di questa giornata così afosa non migliora il loro umore, già pericolosamente minacciato da quella spiacevole situazione in cui si sono ritrovate contro la loro volontà.
Una di loro, a un certo punto, emette un silenzioso verso di fastidio;
l'altra le risponde passandosi una mano sul collo per togliersi di dosso un po' di sudore.

Non è una buona situazione: per niente, assolutamente per niente!

Nessuna delle due riesce a credere di essere davvero lì, una accanto all'altra, senza essersi ancora rivolte un insulto pesante o anche semplicemente uno sguardo di profonda antipatia.
E infatti, a un certo punto, Heather non ce la fa più:
<<...e comunque,>>   borbotta acidamente   <<sappi che questo pasticcio è solamente colpa tua!>>

A quelle parole, Gwen si volta, accigliata. In un attimo dimentica tutti quei pensieri che stava facendo sul caldo e sul fatto che non c'è nulla che odi di più dell'estate che arriva così in anticipo.
Ora si deve correggere: qualcosa c'è.
Ed è proprio accanto a lei!
<<Colpa mia?! Tu, piuttosto, dovevi proprio far fare quella festa a casa tua?>>

<<Lo sai benissimo che Chris mi ha obbligato.>>   sbotta Heather sulla difensiva.   <<Tu invece, dovevi proprio venirci accompagnata, alla festa?!>>
<<Non è colpa mia, mi hanno costretto a...!>>
Ma Gwen si blocca, spezzando a metà la sua risposta. 
Scuote la testa e con un possente sospiro torna a guardare l'insegna del cinema   <<...ma tanto lo sai. Che te lo ripeto a fare?!>>
Heather le getta addosso un'occhiata d'antipatia, senza però ribattere.

Il silenzio e il caldo insopportabile tornano sovrani della situazione; fino a quando la fastidiosa macchina del ferramenta non passa loro accanto per la quarta volta durante la giornata, a parlare dei soliti cacciaviti, saldatori e prezzi stracciati.
<<Al diavolo!>>  sputa Heather con rabbia. 
Gwen non riesce a capire se quella imprecazione sia rivolta a lei, oppure alla voce arrugginita degli autoparlanti fermi davanti a un semaforo rosso.
Di nuovo, scuote il capo.
<<Senti, Heather... noi ci odiamo, giusto?>>
Un verso simile a un grugnito è tutto ciò che conferma le sue parole.
<<E se non ci odiassimo tanto non ci troveremmo in questa situazione. Se ci sopportassimo almeno un pochino, ora saremmo da qualche altra parte, all'ombra!, a farci ognuna i fatti nostri.>>

<<...ma noi ci odiamo.>>

Gwen annuisce con convinzione:   <<Esatto. Per questo siamo qui. Quindi smettiamola di battibeccarci, solo per oggi: se le cose andranno bene questa sarà l'ultima volta che stiamo qui a... collaborare!>>   nonostante il caldo, entrambe rabbrividiscono al suono di questa parola.
<<Ci stai?>>

Heather non risponde subito, prendendosi il suo tempo per mordersi il labbro e tornare a fissare lui, che ancora sta controllando l'ora e fissando i passanti con sguardo agitato. 
La ragazza socchiude gli occhi nel suo tipico cipiglio altezzoso.
<<Tsk!>>   sbotta alla fine   <<Io non prendo ordini da te, Darkettona! E non m'importa della situazione: se ho voglia di ribadire quanto tu sia insignificante, o che tutto questo è successo solo per colpa tua!, lo faccio. Chiaro?!>>
<<Tu... tu sei davvero una-!>>

Ma d'un tratto si zittiscono, perché lei è appena arrivata.

È scesa dall'autobus e sta attraversando la strada di corsa, alzando il braccio per farsi vedere.
Sorride al ragazzino che per tutto questo tempo l'ha aspettata davanti al cinema.
<<...ehi! Quella è la mia gonna!>>
<<Heather, Shhht!>>

I due ragazzi si avvicinano, si salutano, si dicono qualcosa e poi tacciono, abbassando timidamente lo sguardo ognuno verso le proprie scarpe.

Gwen non trattiene una smorfia irritata quando vede suo fratello arrossire in quel modo assolutamente patetico.
Heather avverte quasi un conato di vomito quando vede sua sorella prendere la mano del fratello di Gwen e trascinarlo con lei verso l'entrata del cinema.
E quando spariscono sorridenti dalla loro vista, entrambe le ragazze si lasciano andare al medesimo, raccapricciante brivido di disgusto.

Con un verso puramente schifato, Gwen si alza in piedi, subito imitata dall'altra ragazza:   <<Direi che ci siamo.>>
<<Mh...>>   ribadisce Heather senza entusiasmo, fissando il punto da cui i due ragazzini sono appena spariti.
Gwen si sistema sulla spalla lo zaino pieno di gavettoni di maionese scaduta che si è portata appresso;
si volta verso la sua compagna, e sorride:  <<Sei pronta, Heathy?>>
Heather sfila dalla tasca solo tre delle decine di foto imbarazzanti di sua sorella che ha portato con sé;
si gira a sua volta e ricambia il sogghigno:   <<Io sono nata pronta, Gwendolyn!>>






Questo fidanzamento non s'ha da fare!























°°°
ANGOLO AUTRICE: ...ok, sarà che studiare Manzoni non fa bene alla salute °_°" ;
Non so come mi sia venuta in mente questa roba xD: però ho pensato fosse simpatica l'idea fratello di Gwen/sorella di Heather.
A questo proposito, la sorellina è un personaggio puramente inventato (Heather dovrebbe avere sorelle, a quanto dice nel cartone, ma non so di quale età); invece il fratello di Gwen esiste. Per chi non l'ha mai visto, lascio qui un link sui messaggi da casa subbati in italiano, in cui appunto appare questo fantomatico fratellino: A Tutto reality-Videomessaggi da casa.

Che altro dire... storiella scritta senza pretese, che spero abbia strappato qualche sorrisino piccino ^^.
*il pubblico ringhia impugnando torce e forconi!*
°^° glup!



Perciòdunque, buona... uhm, metàsettimana a tutti!
*fugge*


   
 
Leggi le 11 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Fumetti/Cartoni americani > A tutto reality/Total Drama / Vai alla pagina dell'autore: Onigiri