Incontro

Rein si guardò allo specchio.
Era perfetta.
La gonna di jeans che aveva scelto le metteva in mostra le lunghe gambe, la maglietta senza maniche bianca era coperta da una maglietta col cappuccio di colore blu, che si apriva con un gigantesco scollo a V sul davanti, le metteva in risalto gli occhi verde-acqua più luminosi che mai.
Il viso era truccato solo per lo stretto necessario e la frangetta laterale era stata tirata indietro e fermata con due piccole forcine di colore blu che si confondevano con i lunghi capelli turchini lasciati sciolti sulla schiena.
Ai piedi calzava un paio di comode ballerine argentate che si intonavano perfettamente con la piccola borsa che teneva in mano.
Quando fu sicura del risultato finale, uscì di casa.
Chiunque la guardasse rimaneva colpito dalla luminosità dei suoi occhi.
Quegli occhi non luccicavano ormai da tempo, da quando Rein insieme ai suoi genitori si era trasferita in un’altra città, lontana da Wonder.
Ma il destino aveva fatto il suo corso.
Il padre era venuto a conoscenza del tradimento della moglie, così aveva chiesto le carte per il divorzio e una volta confermate, aveva deciso di tornare a Wonder insieme alla figlia, una città di piccole dimensioni.
Rein aveva incontrato tutti i suoi amici quando era giunta alla stazione, ma non aveva ancora incontrato il suo migliore amico, Shade.
La ragazza aveva saputo che ultimamente il ragazzo si ritirava in palestra sempre più spesso, ma non era riuscita a capire il perché e ogni volta che chiedeva qualcosa tutti cambiavano argomento.
Dal canto suo Shade, non appena aveva saputo che Rein sarebbe tornata in città aveva chiesto a tutti di tacere sulla sua vita degli ultimi due anni e ogni giorno si rintanava in palestra per evitare di incontrare Rein.
Non che non fosse contento del ritorno della sua migliore amica, ma conoscendola sapeva che gli avrebbe subito chiesto il motivo di tutto questo esercizio fisico e lui non sarebbe riuscito a resistere ai suoi occhi color cielo e le avrebbe detto tutto, mettendola in pericolo.
Questo non lo poteva fare, l’aveva sempre protetta e avrebbe continuato a farlo, anche se questo avrebbe significato mentirle.
Shade come al solito uscì di casa per andare in palestra.
Visto che mancava ancora un’ora all’allenamento con il coach, decise di passare per il parco.
Non lo avesse mai fatto.
Ignaro di tutto entrò nel parco e si mise a guardare i bambini che giocavano a rincorrersi, poi come attratto da qualcosa spostò lo sguardo verso le altalene.
Una ragazza dai lunghi capelli turchini si stava dondolando lentamente su una di esse e i suoi capelli venivano leggermente mossi dal vento.
A Shade cadde il borsone che sollevò un po’ di polvere.
Non poteva credere ai suoi occhi.
Quella era Rein.
In questi ultimi due anni si era fatta più bella e il suo corpo si era modellato.
I capelli erano rimasti lunghi, ma avevano un nuovo taglio.
Shade restò fermo per alcuni minuti a fissarla, mentre il cuore accelerava i suoi battiti.
Si riscosse dai suoi pensieri solo quando vide la ragazza alzarsi e voltarsi verso di lui.
Gli sorrise e gli si avvicinò.
Shade ormai sapeva che non avrebbe più potuto scappare, anche perché gli arti inferiori non rispondevano ai suoi comandi.
-Ciao Shade- disse puntando i suoi occhi in quelli cobalto del ragazzo
-Rein- rispose il ragazzo immergendosi nel cielo degli occhi della ragazza
-Come stai?-
-Bene. Tu?- chiese il ragazzo
-Ma che fai? Parli a monosillabi? Non ti ricordavo così impacciato- disse Rein guardandolo con finta indignazione
 -Pensavo fossi un’altra delle mie illusioni- disse per poi pentirsene.
Non ci poteva credere lo aveva detto veramente. Subito distolse lo sguardo dagli occhi di Rein e cominciò a fissare un albero in lontananza
-Illusioni? Vuoi dire che ti sono mancata?- domandò Rein sentendo i battiti del cuore accelerare ancora di più.
Forse c’era ancora una speranza, dopotutto.
Shade ritornò a guadare la turchina e con un sorriso ironico le disse- Secondo te?-
-Anche tu mi sei mancato Shade- disse Rein abbracciandolo
Il ragazzo all’inizio rimase di stucco, ma dopo ricambiò l’abbraccio venendo inondato dal profumo dell’amica.
Amica …
Shade considerava Rein più di un’amica.
No, non la considerava una sorella.
La considerava più come la ragazza giusta per lui.
Ma si era trattenuto dal rivelarle i suoi sentimenti nel timore che lo rifiutasse e che la loro amicizia si rovinasse irrimediabilmente.
-Allora Shade, mi hanno detto che ti alleni in palestra. Vuoi fare colpo su qualche ragazza?- domandò Rein sciogliendo l’abbraccio
-Ti piacerebbe saperlo, eh? Spiacente di deluderti mia cara, le ragazze non c’entrano- disse Shade sorridendole come ai vecchi tempi
-Se non c’entrano le ragazze, perché ti alleni?- domandò Rein cercando di scoprire la verità
-Hai visto che muscoli?- disse il ragazzo mostrandole un braccio
-No, non vedo alcun muscolo- disse la ragazza scherzando. Doveva ammettere che Shade era diventato ancora più bello e quei muscoli gli davano un aspetto da bad boy, cosa che non le dispiaceva nei ragazzi.
-Ah no?- disse Shade cominciando ad avvicinarsi per poi spingerla a terra e farle il solletico sulla pancia –Ora che mi dici?-
-Ahahah. Ok … ahahah … Hai ragione tu- disse mentre Shade smetteva di farle il solletico per farle riprendere fiato.
Quello era senza alcun dubbio il punto debole della turchina.
-Me lo dici perché ti alleni così tanto e perché non sei venuto a salutarmi?- disse Rein tornando seria
Shade fece per risponderle, ma gli squillò il cellulare.
-Ok, arrivo subito- disse terminando la chiamata –ora devo proprio andare, altrimenti il coach mi ammazza. Ci si vede in giro- disse dando un leggero buffetto sulla guancia della turchina e prendendo il suo borsone corse via, lasciando Rein a guardarlo allontanarsi.
 
 


Angolino Autrice:
Ciao,
sono Princess Jade, ovvero Giada, ma chiamatemi Jade.
Devo ammettere che è la prima volta che scrivo qualcosa su di loro e non so come sia venuto questo capitolo.
Premetto che sarà una long-fic che parlerà dei miei personaggi preferiti, per ora ho in mente lo svolgimento generale, ma tutti i miei schemi potrebbero cambiare.
Per quanto riguarda il primo capitolo spero vi sai piaciuto e non preoccupatevi la storia di Shade negli ultimi due anni si farà più cara con l’avanzamento della storia, come la situazione famigliare di Rein.
Non ho molto da dire riguardo al capitolo di “lancio”.
Spero vi piaccia e ringrazio tutti coloro che leggeranno e/o commenteranno il capitolo.
Se notate errori grammaticali, di sintassi, di punteggiatura o di qualunque tipo avvisatemi così li correggerò subito.
Ovviamente sono ben accetti suggerimenti per migliorare,
grazie ancora,
Jade