RICONOSCO IL TUO ODORE COME FOSSE QUELLO DEL CIOCCOLATO.
Sarà giusto farlo? Oppure è semplicemente la cazzata del giorno? Diamine.
E' l'ultimo giorno di scuola, e siamo al campo di calcio del paese. I ragazzi giocano a calcio e noi, stiamo sulle tribune a fare il tifo. Io non ci capisco niente di calcio.
Rimesse, rigori, calcio d'angolo.. Sono una frana.
Mi guardo intorno nervosa. Perchè lo sto facendo? Okay, è l'ultimo giorno di scuola, non lo vedrò per altri.. tre mesi e non gli ho mai parlato.
Voglio solo un bacio. Uno solo.
Erica si avvicina sorridendomi appena e guardandosi intorno. Si ferma davanti a me.
- Allora bella, è tutto pronto.
Annuisco cercando di far finta di niente. Lei lo nota subito. Migliore amica, ecco.
- Vai lì dentro e fai quello che devi fare.
Sbuffo guardandola.
- Sembra che stia andando a scopare con qualcuno o a uccidere qualcuno!
Lei ride e mi guarda sorridendo.
- Tre mesi Veronica.. In fondo non chiedi molto no?
Annuisco sospirando. Mi abbraccia teneramente e poi si allontana spingendomi verso quella porta.
Mi incammino lentamente e apro leggermente la porta, cercando di non far rumore. Che idiozia, diamine.
- Chi è?
Sussulto sentendo la sua voce. Scuoto la testa. Non posso farlo, non posso. E' una cosa stupida e da bambini, ma..
Sospiro ed entro chiudendomi la porta alle spalle.
- C'è qualcuno?
Vedo la sua mano vagare per la stanza cercando un appoggio o comunque, qualcuno.
- Stai fermo prima che ti fai male.
Si ferma subito guardando davanti. Io abbasso d'istinto la testa, per non farmi vedere. Ha una benda, idiota!
Alzo di nuovo lo sguardo e noto che guarda fisso davanti a lui.
- Chi sei?
- Una persona.
- Una ragazza.
Annuisco. Poco dopo mi ricordo che non può vedermi.
- Mh..
- Cos'hai intenzione di fare esattamente? Cioè, tipo castrarmi o roba del genere?
Rido a quelle stupidaggini. E' idiota anche lui, come me.
- Non era quella l'intenzione fortunatamente.
- Oh bene, adesso mi sento meglio.
Sorrido e mi avvicino di qualche passo. E' così bello. Lo è sempre d'altronde. Sul bus, sulle scale, sulla metro. Ovunque.
- Quindi che vuoi fare?
Distolgo lo sguardo dal suo viso.
- Sai cosa fate spesso voi ragazzi? Baciare le ragazze che vi piacciono senza chiedere il pemesso. Quindi.. Perchè non posso farlo anche io?
Lui annuisce.
- E poi che farai?
Alzo le spalle.
- Me ne andrò e tu potrai fare quello che vorrai, semplice.
- E non saprò mai chi sei?
Scuoto la testa.
- Oggi è l'ultimo giorno di scuola. Tre mesi di vacanza poi, cosa vorresti fare?
- Non so..
Mi avvicino ulteriormente, sfioro le sue labbra con le mie e poi lo bacio. L'unica cosa che mi sarei aspettata da parte sua, è la sua freddezza.
Invece ricambia il bacio quasi con.. passione? Schiudo leggermente le labbra e le nostre lingue iniziano a rincorresti sfiorandosi dolcemente.
Le sue labbra sono perfette, con quel sapore di menta fresca che mi sveglia più che mai.
La sua lingua è impavida, cerca la mia senza ritegno e con passione, quasi ne avesse bisogno per vivere.
La sua mano si posa su un mio fianco, stringendomi a sé. La mia mano va dietro al suo collo, accarezzandogli i piccoli ciuffi di capelli scuri.
Vorrei poterlo baciare per altre ore, senza pensare che lui non sa nemmeno chi sono e che io ci starò male dopo.
Mi stacco leggermente, ancora incredula di quello che è appena successo.
Lo guardo, anche se lui non può vedermi.
- Wow..
Lo dice con la voce spezzata. Perchè?
Fa per slacciarsi la benda, ma lo fermo in tempo. Porto la sua mano lungo il suo fianco e sospiro.
- Non farlo per favore.
- Ma voglio sapere chi sei.
Il mio cuore sussulta e non riesce a battere decentemente.
- Non vuoi invece. Mi hai visto per mesi e non hai mai posato gli occhi su di me. Questa cosa.. Non è giusta.
Lo bacio leggermente sulle labbra. Assaporando per l'ultima volta il suo sapore e poi esco dalla stanza chiudendo la porta.