Romantico, 'No one would ever be like him.' di B Rudolph su EFP Fanfiction

"Oh Chiara, io lo amo, Chiara non posso andare avanti senza di lui. Chiara come faccio, non abbandonarmi."
E scoppiai a piangere, così, tra le braccia di quella che era la mia ancora di salvezza, sdraiata su una panchina appena, uscita da una festa, lei era lì a tenermi su, sapeva che non c'erano parole per descivere ciò che stavo provando. Sapeva che l'unica cosa che poteva fare era abbracciarmi e stringermi forte. Lei, l'unica che era sempre rimasta, che non mi aveva mai delusa e l'unica che era lì, mentre da ubriaca sputavo frasi che non avevo mai avuto il coraggio di pronunciare.

Erano ormai due mesi che non mi parlava, aveva deciso, tutto finito.

Quando ci eravamo conosciuti non pensavo che quel ragazzo potesse diventare la mia vita, da più di un anno la mia felicità gravitava inorno al suo nome. Samuele, così meravigliosamente fantastico. Era arrivato nel mio mondo, mi aveva sconvolto e incasinato la vita e poi era andato via. In una sera il rapporto costruito in più di un anno si era cancellato, come se non fosse mai esistito nulla tra me e lui. Da quel momento avevo iniziato a sopravvivere, vagavo tra scuola casa e allenamenti, senza riuscire a compiere nulla di buono in nessun ambito. La notte piangevo e la mattina mi alzavo, dipingevo un sorriso finto per accontentare gli amici che odiavano vedermi stare male e uscivo di casa.

Quello che facevo sapeva di vita sprecata, ma non riuscivo a liberarmi dal peso che mi teneva legata al passato se non attraverso una birra e qualche drink. Cosa mi stava capitando? Chi era l'essere che si era appropriato del mio corpo e lo stava distruggendo?

Dopo 5 mesi di vita in stand-by avevo deciso di iniziare da capo. Avevo ricominciato a ridere non solo con la bocca, ma anche con l'anima. La mia vita aveva ripreso la piega che aveva sempre avuto, mai un momento vuoto, sempre impegnata, non avevo modo di stare da sola con me stessa e pensare ai miei sentimenti. Facevo tutto di getto, così come mi veniva in mente.

Dopo poco presi coraggio, finalmente lo beccai nella chat di facebook, non avevo nulla da perdere. Lo schermo del PC avrebbe protetto le mie lacrime.

-"Ciao Samu :) come stai?"

-"Ciao Bea, tutto bene grazie, tu?"

-"bene... :D con il basket tutto aposto?"

-"sì, tra una settimana farò la mia prima partita dopo l'infortunio...sai, la mano... :( tu con la pallavolo?"

(nella mia mente: COME HO POTUTO SCORDARMI CHE AVEVA ROTTO LA MANO?!)

-"sì ricordo...ah wow e dove giochi? Se non ho partite vengo a vederti! :)"

-"penso vicino a casa tua...senti io devo scappare, ci sentiamo per messaggio...se vuoi! :)"

-"Certo, scrivimi che aspetto <3"

Non potevo crederci, nonostante tutto stesse tornando ad andare per il verso giusto, mi ero sempre sentita un po' vuota, e ora sono così felice che avrei potuto scalare una montagna senza mai fermarmi. Faceva questo effetto l'amore? ... Amore, ommioddio...forse ero innamorata di lui, forse ero stata così male per lui perchè in realtà lo amavo più che come un amico, forse...tutte queste domande mi tormentavano, ma non ne parlai mai con nessuno perchè avevo paura delle risposte che avrebbero potuto darmi.

Ora è passato qualche mese e il nostro rapporto è in continua crescita. Ci sono degli alti e bassi, ma penso che vada tutto bene. Ci sono sere in cui lui è un po' brillo e mi dice cose dolcissime, oppure mi supplica di dargli un bacio, però so che il giorno dopo non si ricorderebbe di nulla, quindi continuo a non lasciarmi colpire da questi sprizzi di amore, anche se a volte mi risulta molto difficile e ho bisogno di tutta la mia forza di volontà.

Sì, lo amo. No, non sono disposta a farmi prendere ancora in giro da lui. Penso che sia una buona motivazione per rimanere ottimi amici, in fondo io sono felice.