Spesso mi chiedo dove tu sia.

È una cosa che faccio sin dal giorno dopo il tuo funerale.

Sei qui accanto a me, oppure mi osservi da lassù?

Dovunque tu sia, ti porto sempre dentro al mio cuore.

Mi hai guidato, grazie a te sono diventata la persona che sono.

Hai cambiato la mia vita, spero che tu lo sappia, perché adesso mi sento persa, così indifesa.

Non è mai stato semplice trovare la forza per reagire.

Risalire, dopo aver toccato il fondo.

È stato difficile e per proteggermi ho costruito un muro dietro cui nascondere la mia vulnerabilità.

Per mostrarmi forte, sicura agli altri, quando in realtà dentro di me si scatenava un uragano di tristezza e disperazione.

Come una stella cadente, che ha attraversato la stanza, così veloce, così lontana, te ne sei andata troppo presto.

Sono passati molti anni, ma il dolore non scompare.

Puoi solo imparare a conviverci, vivendo giorni più duri di altri.

Gli anniversari, i compleanni, le festività sono i più difficili.

Giorni che trascorrono più lentamente di altri, come per impedirti di dimenticare.

Ma non si può dimenticare, quella data rimarrà sempre impressa nella tua mente.

Sei parte di me e io non sarò mai più lo stessa, qui senza di te.

No, non sono più la stessa, da quando non ci sei più.

Non sono più quella ragazza ribelle con la moto.

Ormai sono cresciuta, sono una donna che fino a un anno fa si nascondeva dietro ad un muro, ma per fortuna non è più così.

Ho incontrato una persona che mi ha aiutata, mi ha guidata pazientemente affinché togliessi un mattone dopo l'altro.

Sei sempre stata lì come una luce splendente, nei miei giorni più bui, era lì a guidarmi.

Ci sei sempre stata.

Sei sempre stata lì accanto a me, pronta a consigliarmi, ad ascoltarmi, ma io forse, troppo ribelle non me ne sono mai accorta completamente.

Me ne sono resa conto all'improvviso, quando ormai era già troppo tardi.

Sia per ringraziarti, sia per chiederti perdono.

Probabilmente è per questo che mi sono punita, impedendomi di essere felice.

Non lo ritenevo giusto, dopo che te ne eri andata.

Mi manchi adesso, vorrei tu potessi vedere quanto il ricordo di te sarà sempre importante per me.

Sento la tua mancanza anche se ormai sono passati quattordici anni.

È un sentimento nato nel giorno del tuo funerale, quando ti ho lasciata per andare a splendere in un posto migliore. E da allora non è mai svanito.

Te ne sei andata troppo presto.

Non è durata abbastanza, mamma.

Non abbiamo trascorso tempo a sufficienza insieme.

Avresti meritato di vivere una vita felice accanto a papà.

Avresti dovuto conoscere Rick, sono sicura che avresti approvato.

Dovresti essere qui, a consigliarmi perché ora più che mai avrei bisogno di te.

Dovresti essere qui ad aiutarmi a scegliere i vestitini per la bambina in arrivo.

Una bambina di cui papà si sarebbe innamorato affidandovela, mentre noi due eravamo al lavoro.

Ora dovresti essere qui a condividere la mia felicità, perché finalmente l'ho ritrovata.

Una notte, poco dopo la tua morte, papà mi ha detto che da quel momento in poi saresti stata una stella e ci avresti guardato da lassù.

Credevo fosse una di quelle frasi fatte che si dicono ai bambini, quando la morte li colpisce troppo presto, in quel momento mi sembrava solo una sciocchezza, ma ora non è più così, a volte guardando il cielo ne ho la necessità.

Continua a splendere, così saprò che mi stai guardando da lassù.

“Shine on, you were gone too soon.”