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Autore: ElisaFofo    06/06/2012    3 recensioni
Santana si illude di non sapere se l'amore faccia male o meno. Santana vorrebbe poter credere che a fare male sono solo quei dannatissimi,fottutissimi baci.
Genere: Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: FemSlash, Slash | Coppie: Brittany/Santana
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Il loro primo bacio non se lo ricorda.
Erano tutte e due troppo ubriache, troppo vicine, troppo poco vestite. A Santana ogni tanto tornano in mente la consistenza della stoffa della maglietta di Brittany tra le dita e il suo sorriso luminoso prima di premerle le labbra sulle sue, ma sono lampi, sprazzi di luce in una notte scura.
Sa di non aver dato alcun peso a quel bacio, perché era stato innocente, a modo suo. Niente sesso, niente amore. Due bocche che si cercano e il sapore dell’alcool. Niente di più.
Santana non ricorda il loro primo bacio e forse è per questo che non riesce a dimenticarlo. Lui se ne sta lì, nella sua gabbia, nel limbo delle cose che Santana vorrebbe riuscire a lasciarsi alle spalle. Si agita ma lei gli volta le spalle e fa finta di non sentire.
 
 
Il secondo lo ricorda solo come bagnato –lo strofinare della pelle contro l’asciugamano ruvido, l’acqua bollente della doccia che scorreva sul sudore dell’ultimo allenamento. Le labbra salate di Brittany e quel profumo di sapone che le riempiva le narici. Il loro secondo bacio era stato bagnato, soffice e rude, Santana ricorda solo l’improvvisa necessità fisica di stringere il corpo di Brittany al proprio e  di premere le  labbra sulle sue per dimenticarsi di respirare. Ricorda lo sguardo incuriosito di Brittany che cercava il suo in un muto perché?, e trovava un’altrettanto muta risposta.
Non ne avevano parlato –non c’era niente da dire.
 
Il terzo bacio era stato pericoloso. Probabilmente perché, a modo suo, era stato il primo –di quelli in cui erano entrambe sobrie e consenzienti. Santana non sa perché fosse successo, un attimo prima erano semplicemente. sdraiate su quel dannatissimo letto a parlare di ragazzi e un attimo dopo si erano ritrovate ansimanti strette in un abbraccio Allora Santana era più fredda, più sicura, forse semplicemente sapeva ancora mentire bene. Credeva alle proprie scuse e Brittany nella sua ingenuità non si poneva domande. Questa cosa di baciarsi era bella, diceva. Non vedevano cosa ci potesse essere di male.
 
Poi Brittany si era messa con Artie e Santana l’aveva visto, cosa c’era di male.
Erano sempre state consapevoli di essere belle –perché erano oggettivamente belle- e piene di ragazzi da usare e scartare. Ma poi lei si era messa con Artie e invece di consumarlo e gettarlo in un angolo, insieme a tutti quelli che erano venuti prima –di cui Santana non era mai stata gelosa, perché non c’era nulla per cui esserlo- lo aveva tenuto. Lo aveva baciato su quel dannatissimo, fottutissimo  letto su cui aveva baciato lei. Lo aveva preferito a lei.
E improvvisamente Santana era diventata vittima del suo stesso gioco, vittima del suo stesso non parliamo di sentimenti, non c’è niente fra noi due, è solo sesso.
 
 
 
È tardi, il ricordo di quel primo bacio continua ad agitarsi nella sua gabbia e Santana non può far altro che ascoltare. La voglia di dimenticare e la voglia che non sia mai accaduto niente si scontrano con il desiderio di rivivere tutto, di sentire ancora quelle labbra sulle proprie, di sdraiarsi su quel dannatissimo, fottutissimo letto al posto di Artie e parlare di quei dannatissimi, fottutissimi sentimenti che le stringono il cuore in una morsa ferrea. Il petto è scosso dai singulti e si alza e si abbassa in modo irregolare,i ricordi continuano ad urlare, a far cigolare le finestre delle loro gabbie nel tentativo di farsi ascoltare. Santana si arrende. Non parliamo di sentimenti, non c’è niente fra noi due, è solo sesso. È solo sesso. È solo sesso. È solo –lo strofinare della pelle contro l’asciugamano ruvido, l’acqua bollente della doccia che scorre sul sudore dell’ultimo allenamento- sesso.Sesso. Solo-la consistenza della stoffa della maglietta di Brittany tra le dita e il suo sorriso luminoso prima di premerle le labbra sulle sue- solo –lei e Brittany ansimanti strette in un abbraccio- solo sesso. Sesso. È stato solo dannatissimo, fottutissimo sesso.
Santana se lo ripete perché forse così finirà per crederci.
Però intanto fa male, troppo.
 
 
Santana ricorda di aver sempre riso di chi le diceva che l’amore fa male. L’amore fa male. Le suonava troppo come frase fatta –a lei che non correva certo il rischio di innamorarsi e non essere ricambiata. Non era il suo genere di cose. Poi però ripensa a Brittany con quel dannatissimo, fottutissimo Artie su quel dannatissimo, fottutissimo letto –il loro dannatissimo,fottutissimo letto- e può ridere solo di se stessa.
 
Santana si illude di non sapere se l’amore faccia male o meno. Santana vorrebbe poter credere che a fare male sono solo quei dannatissimi, fottutissimi baci.
 


















Salve salve! Ed ecco qua una Brittana. Mmmm. Dopo "Stupida" volevo provare a scriverne una più seria e questo è il risultato di duro (neanche tanto in realtà) lavoro, quindi magari, se recensite, non è che mi offenda proprio.



  
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