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Autore: EvilQueen90    06/06/2012    3 recensioni
Prima classificata al contest "Scegliete il vostro Japan-Menù" indetto da Airo-pearl sul forum di EFP e vincitrice del "Premio Risata".
É una mattina come tante alla Capsule Corporation, c’è chi cucina, chi gioca e chi si allena, ma un’aura misteriosa si sta avvicinando: che sia forse un nuovo nemico? Vegeta riuscirà a sconfiggerlo?
Dal testo:
«Non è possibile, ma cosa diavolo sta succedendo?», inizia a guardarsi intorno. «Quello non sono io! È mai possibile che nessuno lo capisca? Io non mi metterei mai a ballare, a cantare… E non mi piacciono nemmeno gli uomini!» Decide che è giunto il momento di finirla con questa stupida farsa.
Genere: Commedia, Demenziale | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Bulma, Goku, Nuovo personaggio, Vegeta
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Nome dell’autore(sia sul forum che su efp): Federika21
Titolo: Questo non sono io
Fandom: Dragon Ball
Personaggi: Bulma, Goku, Nuovo personaggio, Vegeta
Genere: Demenziale, Commedia
Rating: Verde
Avvertimenti: Shonen-ai, One-shot
Beta Reading: (se sì, inserire il nome)
Introduzione alla storia:
É una mattina come tante alla Capsule Corporation, c’è chi cucina, chi gioca e chi si allena, ma un’aura misteriosa si sta avvicinando: che sia forse un nuovo nemico? Vegeta riuscirà a sconfiggerlo?
Note dell'autore: Per evitare spoiler sono alla fine della storia.
 
 
 
 
 
 
È una giornata afosa, calda e pallosa alla Capsule Corporation.
In cucina, Bulma è intenta a preparare da mangiare per un eserc… per la sua famiglia.
Tre primi, due secondi e diversi contorni: un pranzo da re. O meglio, da Principe.
Tutti in casa sanno bene che la padrona della cucina non va disturbata in un momento importante come questo: aggiungere il sale all’acqua per la pasta. Sì, perché il minimo pizzico in più o in meno potrebbe decretare i malumori del resto della giornata. Proprio per questo Trunks gioca beato in giardino e Vegeta si allena, così, per “ammazzare” il tempo nella Gravity Room.
 
«Vediamo…», Bulma infila un dito nell’acqua che bolle. «É perfetto!»
Sono piccole soddisfazioni.
Ma qualcuno, ignaro del pericolo che si corre nel disturbare una donna mentre cucina, s’intrufola in casa, dirigendosi dritto verso di lei.
«Vegeta?! Che ci fai qui? Non vedi che non è ancora pronto?!», gli urla, minacciandolo con il mestolo.
«Ehi che vuoi fare con quell’arnese?», il sayan scappa dall’altra parte della sala coprendosi il volto con le mani. «Non vorrai rovinare il mio bel faccino?»
«Ho capito, vuoi giocare!»
«No, veramente vorrei mangiare, sai… sono affamato!»
«Mmh mi piaci quando fai così. Aspetta, butto la pasta e sono da te…»
 
 
La porta della Gravity Room si apre velocemente e Vegeta, sudato e con qualche piccola escoriazione sulla pelle, ne esce fuori. Si ferma di scatto, però, notando la presenza di un’aura strana, mai sentita prima di quel momento. Concentrandosi meglio si rende conto che nei paraggi vi è un’altra presenza sayan.
La forza spirituale arriva proprio dalla cucina: c’è qualcuno con Bulma.
Con un passo da uomo che non deve chiedere mai, si avvicina alla finestra per poter sbirciare all’interno.
Si strofina gli occhi più volte, convinto di essere in preda alle allucinazioni, ma quando li riapre la visione è sempre la stessa: sua moglie che balla una canzone di dubbio gusto con… lui!
Non è possibile!
Si osserva i palmi delle mani e si da qualche pizzicotto sul viso, non può essere, lui è lì e ha appena finito di allenarsi. Ma allora chi è quella sottospecie di uomo che balla nella sua cucina?!
 
«Allora hai imparato i passi?» Il sayan si posiziona al centro della sala e alza le braccia al cielo. «Si parte così: nossa nossa…», sbatte poi le mani davanti al viso come un ventaglio. «Assim você me mata…», per poi finire con un gesto dal dubbio significato, almeno per Bulma. «Ai se eu te pegoai ai se eu te pego
«Ma sì, è facilissimo!» Gli fa eco lei e, mentre la musica riparte, lo segue in quel “divertentissimo” balletto.
 
Fuori dalla cucina, Vegeta, in preda a una crisi isterica, è in dubbio sul da farsi.
«Quello stupido sta rovinando la mia reputazione! Come osa fingersi me?»
Stringe il pugno, ma, proprio mentre sta per infrangere il vetro ed entrare dentro per ammazzarlo, Trunks gli passa davanti.
«Ehi Trunks… ehi… Tr…» Niente da fare, il piccolo sayan non l’ha nemmeno calcolato. Torna a concentrarsi su quello che accade in cucina, e si rende conto, con immenso orrore, che quella specie di sua fotocopia mal riuscita sta facendo ballare anche suo figlio.
Basta! È il momento di agire. Cerca in tutti i modi di rompere quel maledetto vetro, ma è come se gli mancassero le forze. «Quella dannata canzone!»
Così, mentre le note di “Ai se eu te pego” continuano a rimbombare per tutta la casa, il povero sayan, sfinito e sconsolato, è costretto a entrare dalla porta principale.
Vegeta non riesce a spiegarsi come la sua brutta controfigura sia riuscita a fregare sua moglie e suo figlio. Insomma, Bulma potrebbe anche cascarci, ma Trunks, perché non capisce che quello non è suo padre?!
D’un tratto un barlume di speranza fa capolino nella sua mente: è tutto uno scherzo.
Sì, vogliono fargli quello che i terrestri chiamano “Pesce d’aprile”, ma… oggi è il 2 Luglio. E questa sardina, sì insomma, la sogliola, lo dice il nome stesso, si fa ad Aprile.
«Ora se la vedranno con me. Il principe dei sayan non può essere preso in giro in questo modo!» E così via con le sue solite imprecazioni, conosciute a memoria anche dal gatto di casa Brief.
Finalmente entra in casa e si dirige dritto verso la cucina, mentre un odore di bruciato invade le sue Divine… emh principesche narici. «Che cosa sta succedendo qua?»
“Sábado na balada
A galera começou a dançar
E passou a menina mais linda
Tomei coragem e comecei a falar”

«Questa canzone vi ha usurato i timpani per caso?!»
Il nostro Principe finalmente capisce che per gli altri è invisibile. Non lo sentono, non lo vedono e… quella diamine di canzone gli ha proprio rotto i maroni. Ha ragione.
Ed è esattamente quando sa di aver ragione che si arrabbia ancora di più; in preda alla disperazione corre in bagno per potersi specchiare, ma nello specchio non si vede nessuno. Come può essere?!
Corre di sopra, nella sua stanza, e si accorge che è diversa. Le pareti sono rosa, così come le lenzuola. Apre l’armadio e un perizoma leopardato gli cade sulla testa. È come se lui non fosse mai esistito.
Si butta per terra, sbatte i pugni e, mentre continua a imprecare, i suoi occhi diventano azzurri e i capelli cambiano colore. È un super sayan.
Scende le scale al volo e ritorna in cucina, lo spettacolo, però, non è lo stesso di poco prima.
La trasformazione svanisce; la musica è diversa.
“And I...
Will always
Love you”

Vegeta solleva lo sguardo e quello che i suoi occhi vedono, per lui, è ancora peggio di sua moglie e suo figlio che ballano come dei forsennati. Lui, cioè la sua copia, balla aggrappato alle braccia di Karoth. Ha un mancamento. «Stanno… bal-la… ballan-do.», sviene.
 
 
«Finalmente ti sei svegliato, caro… gemellino!»
Vegeta non è ancora rinsavito del tutto quando, quelle parole, giungono alle sue orecchie. Non riesce ad aprire gli occhi e quello che vede, per il momento, sono solo due ombre scure che stanno in piedi di fronte a lui.
«Che dici? Si riprenderà?» Riconosce la voce di Karoth.
«Ma sì. Secondo me è svenuto perché era da tanto tempo che non ci vedevamo.»
«Sarà…»
«Dai bel fustacchione, balliamo ancora.» Afferra Goku per le mani e lo conduce al centro della sala.
«Sì, però cambiamo genere.» A Goku non piacciono le ballate d’amore.
«Va bene. Ho qui la canzone giusta per te!»
Goku, impaziente, si guarda intorno e non scorge più Vegeta. «Ehi, ma dov’è finit…»
La musica parte.
One, two, three, four, five, six, seven, eight!
Il sayan viene subito trascinato dal ritmo incalzante e non si preoccupa più di cercare l’amico. Tenta di imitare il sosia di Vegeta, quello che dice di essere suo fratello.
«Allora bel ragazzone sei pronto? Segui i miei passi su!»
Tra il gesto del dormire, del salutare e così via, il nostro eroe inizia a non capirci più nulla e, cercando di non farsi notare dal nuovo amico –usando il teletrasporto insomma-, spegne la radio.
«Perché hai spento?»
«Sono stufo di ballare.», si siede nel divano che poco prima era occupato da Vegeta.
«E allora che facciamo?», chiede l’altro, spazientito.
«Non saprei. Veramente io non so nemmeno il tuo nome.»
«Ma questo è poco importante, parlami di te invece. Sei libero? Hai da fare stasera? Ti piaccio?», rivolge a Goku uno sguardo pieno di malizia.
«Eh?! Veramente stasera Chichi mi ha chiesto di accompagnarla al supermercato, quindi sì, ho degli impegni.», spiega, grattandosi dietro la nuca.
Il sayan lo raggiunge sul divano e si siede sopra di lui. «Non sarà tua moglie?», inizia a piangere. «Perché sono così sfortunato?»
Ora piange davvero, Goku prova per lui tanta tenerezza.
«Dai non fare così, ti prometto che domani tornerò da te e balleremo ancora.», non era convinto nemmeno lui di quello che aveva appena detto, ma il sayan parve credergli.
 
Nel frattempo Vegeta, per riprendersi, si è nascosto in bagno. Non ha capito nulla di quello che sta accadendo nell’altra sala, infatti, è ancora convinto che Karoth stia ballando con lui.
«Non è possibile, ma cosa diavolo sta succedendo?», inizia a guardarsi intorno. «Quello non sono io! È mai possibile che nessuno lo capisca? Io non mi metterei mai a ballare, a cantare… E non mi piacciono nemmeno gli uomini!» Decide che è giunto il momento di finirla con questa stupida farsa.
Apre la porta e si dirige dai due sayan. Quello che vede, però, lo fa arrestare di colpo e gli riempie ancora di più il cuore di rabbia.
La sua bruttissima e stupidissima copia sta tentando di baciare Karoth! Deve fermarlo, deve farlo subito!
Ma non riesce a muoversi, è come se una forza lo stia trattenendo.
«No… No… Noooo!» Si sveglia, è tutto sudato e sua moglie e lì accanto a lui.
«Vegeta, tutto bene? Non facevi che parlare durante il sonno.»
Con la bocca ancora impastata tenta di risponderla. «Sonno? Stavo… Dormendo? Da quanto?»
«Da un bel po’ a dire il vero, ti sei appisolato sul divano, mi sa che stai diventando vecchio!», gli sorride e se ne va.
Il sayan non manda giù le parole della moglie, è convinto che lì, da qualche parte, ci sia ancora quella schifosa copia mal riuscita. «Sappi che ti troverò e, quando questo accadrà, ti farò fuori in meno di mezzo secondo.»
Parola di lupetto! Volevo dire, di Principe dei Sayan.
 
 
 
 
 
 
Nda: Un po’ di tempo fa pensai “chissà cosa potrebbe accadere se Vegeta avesse un fratello gemello che fosse tutto il contrario di lui”. Quando mi sono arrivati i piatti ho deciso che era giunto il momento di mettere in atto questa mia pazza idea. La storia è molto da scemi, ma c’è da considerare che è una Demenziale e anche che tutto quello che accade è frutto di un sogno incubo di Vegeta. Si sa: nei sogni accadono sempre cose strane.
Le canzoni utilizzate sono, in ordine:
-          Ai se eu te pego di Michel Telò;
-          I will always love you di Whitney Houston;
-          Gioca Jouer di Claudio Cecchetto.
 
 
 
Salve^^ È la prima volta che pubblico su questo fandom, spero non mi lancerete pomodori o uova XD Scherzi a parte non ho mai scritto né una demenziale, né una shonen-ai, ma ci tenevo particolarmente a partecipare a questo contest e, quando mi sono arrivati i piatti, ho messo in atto la mia idea del gemello di Vegeta XD Ma che sogni fa il principe?! XD Ahahahahaha XD
Se vi va lasciatemi un vostro parere.
 
Fede
  
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