Capitolo uno

“Non si ringhia dentro questa casa!”

Stiles tentò di imporsi alzando la voce al centro tra Derek, che si trovava alla sua destra, e Isaac alla sua sinistra.

Erano nel bel mezzo di uno dei loro frequenti litigi. Di solito accadevano quasi sempre quando stava per arrivare la luna piena, periodo in cui erano più nervosi e irascibili. E Derek, nervoso e irascibile lo già era di suo tutto l'anno.

I due lo ignorarono, continuando a fissarsi in cagnesco.

Stiles sospirò. Era lui che in quella casa cucinava, puliva e metteva in ordine, ma per qualche giorno al mese Derek e Isaac diventavano isterici come una ragazza durante il ciclo.

“Per fortuna che dovrei essere io la donna qui dentro” si ritrovò a pensare il ragazzo.

“Non la passerà liscia stavolta” disse Derek rivolto a Stiles “Nessuno graffia il tuo divano impunemente.”

Stiles scosse la testa. Isaac aveva di nuovo fatto a brandelli la stoffa del divano, e Derek era andato su tutte le furie. Sosteneva che Isaac stesse diventando “un ragazzo indisciplinato”.

Proprio così. Ne parlava esattamente come se fosse suo figlio. E tecnicamente lo era, visto che era stato Derek a trasformarlo in licantropo.

L'atmosfera si stava scaldando decisamente troppo, così Stiles decise di giocarsi la sua ultima carta. Si avvicinò a Derek, sfiorandogli il braccio.

“Ok, ok, lupo acido” lo ammonì, sperando di non essere sbranato “Che ne dici di mandarlo in camera sua e basta? È solo un divano.” Lo guardò speranzoso.

Derek sbuffò. Stava iniziando a cedere. “E va bene” acconsentì infine. “ Vai in camera tua, Isaac” ordinò cercando di mantenere un tono autoritario. Mentre il ragazzo spariva nella sua stanza, si chiese se non si stesse rammollendo troppo.

Stiles sospirò di sollievo, buttandosi a sedere sulla piccola poltrona, fortunatamente ancora intatta. Fare la mammina gentile e premurosa era davvero faticoso.

“Spero che Isaac non si approfitti della nostra bontà” osservò Derek. “Lo stiamo viziando troppo”.

Di nuovo, parlò come un padre. Stiles rise. Sapeva che Derek era ancora nervoso, e sapeva anche qual'era l'unica cosa che l'avrebbe calmato.

Lo guardò malizioso. “Sta tranquillo, il divano lo ricompreremo. Nel frattempo, abbiamo anche il nostro letto. O la vasca da bagno.”

Il broncio tenebroso sparì dalla faccia di Derek. Ora i suoi occhi brillavano. “Uno sguardo piuttosto da maniaco” pensò Stiles “Ma anche terribilmente sexy”.

Derek si chinò sul ragazzo, le braccia forti gli circondarono la vita. Avvicinò la bocca al suo orecchio, lentamente. “E abbiamo ancora il tavolo” sussurrò.

Prima che potesse accorgersene, Derek lo sollevò e lo portò di peso sul tavolo vicino a loro.

Lo stese su di esso, mettendosi poi a cavalcioni sul suo bacino.

Non era comodo come un divano, ma era sicuramente più eccitante. Sperava solo che Isaac non interrompesse la sua punizione per andare in cucina.

A nessuno piacerebbe vedere i propri genitori farsela spensieratamente sul tavolo dove ci si riunisce a cena.