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Autore: kassandra_Black    08/06/2012    3 recensioni
La pioggia scorreva torrenziale quel giovedì mattina agli Hamptons, Chuck Bass guardava dalla finestra della sua stanza come gli addetti del catering corressero da una parte all'altra cercando di portare via tutte le cose prima che la pioggia le rovinasse irrimediabilmente. Sospirò, il temporale era scoppiato all'improvviso, fino a pochi minuti prima il sole brillava alto nel cielo.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Blair Waldorf, Chuck Bass, Nate Archibald | Coppie: Blair Waldorf/Chuck Bass
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nel futuro
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La fanfiction mi è stata ispirata dal finale di stagione di Hart of Dixie, il tutto magari è un po' improbabile, ma prendetelo per buono.
 
 
 
 
Disaster wedding
 
7 luglio 2013
 
La pioggia scorreva torrenziale quel giovedì mattina agli Hamptons, Chuck Bass guardava dalla finestra della sua stanza come gli addetti del catering corressero da una parte all'altra cercando di portare via tutte le cose prima che la pioggia le rovinasse irrimediabilmente. Sospirò, il temporale era scoppiato all'improvviso, fino a pochi minuti prima il sole brillava alto nel cielo.
“E' una classica pioggia estiva, sono sicuro che a breve ritornerà il sole” Nathaniel sull'uscio della porta lo guardava con un bel sorriso luminoso che avrebbe dovuto avere secondo lui un effetto tranquillizzante. Ma a Chuck in quel momento non sembrava ci fosse niente da sorridere, il suo matrimonio non si sarebbe tenuto sotto il caldo sole degli Hamptons nel magnifico giardino che lui e Blair avevano scelto con tanta cura, ora urgeva trovare una nuova location e in fretta. Il matrimonio sarebbe stato tra poche ore.
“Avremmo dovuto pensare alla pioggia, ora dove lo celebriamo il matrimonio?” sebbene cercasse di nasconderlo, la frustrazione era evidente nel suo tono di voce.
Il sorriso di Nate si fece ancora più largo e Chuck pensò che se il suo migliore amico non fosse anche stato il suo testimone gli avrebbe sicuramente tirato un pugno per toglierli quel cavolo di irritante sorriso dal volto, ma non poteva farlo, gli serviva il testimone.
“Ero venuto proprio per questo” rispose l'amico “mi ha appena chiamato Serena, lei e Blair hanno deciso di spostare la messa nella chiesa del reverendo Green e il ricevimento dai Van der Woodsen.”
“Dai Van der Woodsen?” domandò sorpreso, non avrebbe mai pensato che il suo ricevimento si sarebbe tenuto là ed era ancor più stranito dal fatto che Blair avesse deciso così in fretta, senza nemmeno chiamarlo per lamentarsi. Non che in realtà potessero chiamarsi visto che Nate e Serena gli avevano sequestrato i rispettivi cellulari per evitare che si mettessero d'accordo e si vedessero prima delle nozze, portava male vedere la sposa prima.
“Sì, lo sai che hanno una casa enorme e così all'ultimo minuto dubito che possiate trovare di meglio.”
“E sei sicuro che a Blair vada bene? Magari dovrei passare da lei per accertarmene di persona”
Il terrore si dipinse sul volto di Nate a quelle parole “No, sei matto! Serena mi ammazza se ti faccio andare da loro, non si vede la sposa...”
“Prima del matrimonio” concluse per lui Chuck roteando gli occhi “ho capito Nathaniel, tu e S siete diventati un disco rotto ormai. Una chiamata almeno?”
Nate gli sorrise di nuovo “No, non ti serve una chiamata per assicurarti che Blair non scappi o che ti voglia ancora sposare, lo sai che è così.”
“Non stavo dicendo questo” protestò lui colto sul fatto.
“Come vuoi. Vestiti dai che Serena vuole che andiamo a sorvegliare i preparativi dai Van der Woodsen mentre loro vanno a controllare la chiesa e a prepararsi.”
 
 
Casa Van der Woodsen
 
Nonostante avessero risolto il problema location, Chuck non riusciva a rilassarsi, sentiva le viscere dello stomaco contorcersi. Per quanto cercasse di calmarsi non poteva farci niente, era agitato, ed evidentemente la sua apprensione non era mascherata tanto bene perché Nate aveva riassunto il suo sorriso pseudo-rassicurante e gli stava battendo una mano sulla spalla mormorando un “rilassati amico”.
 Non appena entrati in casa, capì che non c'era un bel niente da rilassarsi. Tra gente che sfrecciava da una parte all'altra portando tavoli, sedie, pacchi, le minions di Blair che stavano maldestramente tentando di asciugare i fiori che si erano bagnati sotto la pioggia, Chuck individuò subito il capo catering che parlottava in modo agitato con il cuoco, dirigendo un'azienda sapeva bene che quel modo di comportarsi significava solo una cosa: problemi.
Da vero uomo d'affari qual'era puntò deciso verso di loro affrontando direttamente la questione “allora che succede qui?”
Il capo catering spalancò gli occhi ritrovandoselo improvvisamente alle spalle “Mr Bass!”
“C'è forse qualche problema? Tutti gli invitati non entrano forse qui?”
Il capo catering e il cuoco si scambiarono un'occhiata preoccupata, poi il primo rispose “Mr Bass non so come dirglielo, ma mentre toglievamo dal giardino tutto ciò che era già stato sistemato, uno dei camerieri è scivolato” fece una breve pausa asciugandosi il sudore sulla fronte con un fazzoletto, poi continuò “e la torta nunziale è finita per terra, non siamo riusciti a salvarla.”
Chuck imprecò sottovoce. “Non potete semplicemente rifarla?”
Il cuoco lo guardò sgomento “Ma Mr Bass era una torta a 5 strati e mancano solo due ore al ricevimento, è impossibile, non posso farcela da solo.”
“Chiami chiunque le serva, la faccia a meno strati, l'importante è che abbiamo una dannata torta. Le triplico il compenso se riesce a ricreare la torta iniziale in tempo!”
“Forse se chiedo aiuto potremmo farcela.”
“E che ci fa ancora qui? Corra, il tempo scorre.”
E con questo il cuoco era scattato alla velocità della luce.
Risolta l'emergenza torta Chuck fece un rapido girò per assicurarsi che non ci fossero altri imprevisti, ma fortunatamente sembrava essere tutto a posto. Raggiunse Nate che era vicino al mobile bar “Inizi la festa senza di me?”
Nate sorrise “ ti stavo aspettando per aprire questa bottiglia amico, credo che ci voglia un po' di spumante per festeggiare.”
Chuck alzò un sopracciglio “Non dovremmo prima aspettare che mi sia sposato per farlo?”
“Dai amico un po' di champagne ti aiuterà a scioglierti, sei teso come una corda di violino.”
E stavolta Chuck non se la sentì di contraddirlo.
Nate iniziò ad armeggiare con la bottiglia mentre in contemporanea faceva gli occhi dolci ad una delle cameriere.
“Ancora con le cameriere Nathaniel? Non ti è bastata Lola?”
L'amico fece spallucce “Che ci posso fare, è così carina.” Finalmente era riuscito ad aprire la bottiglia, riempì i due bicchieri e sempre con gli occhi alla cameriera ne tese uno a Chuck, il risultato fu che il contenuto del bicchiere andò a versarsi direttamente sulle scarpe nuove di Chuck.
“Cazzo! Sono l'unica cosa degli abiti per il matrimonio che mi ero messo già e sei riuscito a rovinarle!” Un'altra lunga serie di improperi uscì dalla sua bocca, mentre si domandava che cosa aveva fatto di male per avere un amico tanto idiota.
“Chuck, mi dispiace”
Ma lui neanche lo ascoltava più “ le avevo fatte venire direttamente dall'Italia e ora come faccio?”
Nate era sinceramente dispiaciuto non voleva creare problemi “Chuck te ne ricompro altre dieci te lo prometto, ti regalo le mie scarpe, davvero non volevo.”
Chuck sbruffò borbottando qualcosa sul come non sapeva come aveva fatto a sceglierlo per testimone e decise di andare a cercare Dorota, solo lei poteva aiutarlo a fare il miracolo e smacchiarle. “L'hai detto Nathaniel, mi devi dieci paia di scarpe nuove, dovessi andare direttamente in Italia a piedi a prendermele.”
Nate si sentiva troppo in colpa per controbattere, ma sperò che lui non intendesse davvero, poteva essere davvero vendicativo quando voleva.
Chuck ritornò una mezz'oretta dopo con un sorriso sul volto e le scarpe sistemate, nessuno avrebbe mai immaginato che fino a pochi minuti prima avevano fatto un bagno nello champagne. Doveva ricordarsi di inviare un grosso regalo a Dorota.
Stava per andare a cercare l'amico per scusarsi del comportamento di prima quando sentì il telefono di casa Van der Woodsen squillare, decise di rispondere lui, magari era Blair.
“Pronto?”
“Chuck?” la voce dall'altra parte della linea era un po' titubante.
“Sì?”
“Chuck ascolta sono Harold”
“Siete arrivati? Abbiamo dovuto fare dei cambiamenti per via del temporale, la cerimonia si terrà in chiesa e il ricevimento dai Van der Woodsen”
“Chuck a proposito di questo, non so se io e Roman riusciremo ad arrivare in tempo..”
“Come no?”lo interruppe di colpo
“L'aereo ha fatto un enorme ritardo e con questa pioggia non possiamo andare molto veloce, non si vede praticamente niente, forse dovrete fare a meno di noi.”
“Ma non possiamo, devi accompagnare Blair all'altare!” aveva alzato il tono della voce senza accorgersene.
“Cercherò di fare il possibile, in caso contrario sono sicuro che Cyrus sarà ben felice di accompagnare la mia Blair. Ci vediamo dopo Chuck, avvisa tu Blair per favore.” e con questo terminò la telefonata.
Chuck si passò una mano tra i capelli, questo matrimonio si stava rivelando un disastro, c'era un problema dietro l'altro, avrebbero dovuto cogliere il cattivo tempo come un segno quella mattina e rimandare il matrimonio. Voleva dare a Blair il matrimonio perfetto, non uno in cui il tempo era brutto, la torta aveva meno strati e non c'era nemmeno suo padre ad accompagnarla all'altare. Era chiedere troppo forse?
Guardò ancora la pioggia che scendeva scrosciante fuori dalla finestra, poi sospirando prese la sua decisione e uscì di casa sbattendo la porta.
 
 
 
St. Nicholas' Church
 
Chuck arrivò in chiesa trafelato, aveva corso, voleva arrivare da Blair il prima possibile. Ebbe modo di notare che almeno lì era tutto perfetto, le peonie bianche arricchivano l'ambiente, le vetrate colorate della chiesa facevano intravedere a malapena la pioggia scrosciante, il suono dell'organo che veniva accordato completava il quadro. Era perfetto. Rimase un attimo ad ascoltare la melodia che si diffondeva, mentre osservava ancora tutto nell'insieme. Forse era stato troppo affrettato, forse si era solo fatto un po' prendere dal panico. Era ancora lì a domandarsi se doveva ancora andare a cercare Blair o se magari era il caso di girarsi e tornare indietro, quando sentì una voce alle sue spalle.
“Chuck!”
Si girò ritrovandosi davanti la sua futura sposa, il corpo avvolto in una vestaglia di seta, i capelli perfettamente acconciati e leggermente tirati in alto, un'espressione stupita sul volto perfettamente truccato. Rimase ad osservarla senza parole, sembrava radiosa.
“Chuck,che cosa ci fai qui?”
 Si passò una mano tra i capelli, ora si sentiva un po' stupido per essere andato fino lì.
“Sono venuto qui per vedere te.”
Blair sorrise “se ti vede Serena ti ucciderà e lo sai che porta male vedere la sposa prima del matrimonio.”
Alzò gli occhi al cielo “per favore io sono Chuck Bass, pensi davvero che creda a queste cavolate?”
“Insomma che ci fai qui?E' successo qualcosa?” i suoi occhi ora esprimevano una leggera preoccupazione.
“Volevo vederti. Lo so che è stupido, ma prima la pioggia, dopo la torta che è andata distrutta,poi tuo padre ha chiamato e ha detto che non sapeva se sarebbe arrivato in tempo per la cerimonia e infine quell'imbecille di Nathaniel mi ha anche versato lo champagne sulle scarpe!” aveva fatto l'elenco in fretta senza fermarsi a prendere fiato.
“E quindi?” Blair non sembrava troppo scossa dalle rivelazioni.
“E quindi questo non è il matrimonio perfetto che avevamo progettato e io voglio essere sicuro che tu abbia il matrimonio perfetto. Voglio che tu abbia tutto ciò che desideri, quindi capirei se volessi rimandare il matrimonio.”
Blair rise di nuovo e gli prese il volto tra le mani “Chuck ascoltami, quando ho sposato Louis in teoria avevo il matrimonio perfetto, il ricevimento era impeccabile, c'era la stampa internazionale, un vestito creato appositamente per me da Vera Wang, avevo persino in testa un diadema, ma il problema era che lo sposo non era quello giusto, non era la persona che amavo davvero e me ne sono resa conto troppo tardi. Ora non mi importa che non ci sia la torta o che al posto delle peonie ci siano delle rose o che quell'idiota di Nate ti abbia fatto fare il bagno nello champagne, potremmo pure sposarci a Las Vegas per quel che mi riguarda, tutto ciò che basta per rendere il matrimonio perfetto è che ci sia tu, nient'altro.”
“Blair Waldorf sei sicura di voler diventare la signora Bass?”
“Non c'è cosa al mondo di cui potrei essere più sicura.”
E con questo Chuck baciò la sua futura sposa.
 
THE END
   
 
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