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Autore: freeedom    08/06/2012    2 recensioni
Una storia un po'romantica, un po' assurda, un po' divertente che vede come protagoniste Alison, Lisa e Ryden, tre amiche che si conoscono alla St.James School. Si ritrovano alla mercè di insegnanti fuori di testa, amici totalmente impazziti e strani avvenimenti che cambieranno le loro vite per sempre.
Genere: Comico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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CAPITOLO X

la miglior serata di sempre

 

''Alison.. Alison!''

non riesco assolutamente a riconoscere la voce che mi sta chiamando. Mi rigiro nel mio letto, sistemandomi a faccia in giù, per chiarire ulteriormente il fatto che non ho intenzione di alzarmi.

''Alison!'', insiste la voce.

Con la voce impastata dal sonno, borbotto qualcosa.

''Lasciami in pace mamma, sto dormendo''.

''Alison, guarda che io sono Lisa''.

Spalanco gli occhi, azione che mi causa una dolorosissima fitta alla tempia, ricordandomi improvvisamente della scuola, di Liam, della festa di ieri sera.. poi sposto lo sguardo sui miei amici, e mi ritrovo davanti uno degli spettacoli più strani di tutta la mia vita. Ryden e Liam sono bagnati fradici mentre Max, Lisa e Simon sono chiazzati ovunque di vernice rossa.

''..ma come diamine siete conciati?! E che ore sono?!''

''Sono le cinque del mattino, e noi siamo in queste condizioni per colpa di una ragazza isterica che, sbronza come non mai, ci ha cacciati in una miriade di pasticci'', mi risponde Maz, sorridendo mostrando i denti, anche quelli chiazzati di rosso.

''Non è stata una gran serata per nessuno, a quanto pare''.

''E' qui che ti sbagli, Ali mia bella'', esclama Liam, con un sorriso. ''Perchè quella di ieri è stata assolutamente ed uncondizionatamente la miglio serata di sempre''.

E, in seguito a quest'affermazione, i miei amici partono con il resoconto della nottata più folle alla quale, seppur inconsciamente, ho preso parte in tutta la mia vita.

 

L'alcool fa effetti diversi sulle persone. C'è chi, durante una sbronza, diventa depresso e piange un sacco. Chi ride fino a star male, chi diventa violento e picchia la gente con le bottiglie. Io a quanto pare, non subisco nessuno di questi effetti: semplicemente, impazzisco.

Dopo essermi scolata il quinto cocktail colorato sotto lo sguardo esterrefatto del ragazzo delle bevande, mi sono messa a barcollare in giro come una pazza, importunando tutti e facendo domande senza senso su argomenti come i limoni, la linfa grezza e i canarini. Ad un certo punto sono arrivata da due ragazze che si stavano mettendo lo smalto sulle unghie dei piedi.

''Havete dell'ascetone?'', ho chiesto loro, ubriachissima.

Loro, spaventate, mi hanno passato la bottiglietta ed io, senza un solo momento di indugio, l'ho stappata e me la sono alzata alta sopra la testa.

''Alison, oddio che stai facendo?'', mi hanno chiesto allarmate le due ragazze, cercando di fermarmi.

''Io deeethesto queshto colore, faccio sholo quello he avei dovuto fare un shacco di tempo fhhha!'', ho urlato, battagliera, prima di versarmi l'intero contenuto del flaconcino sui capelli.



 

''COSA? COSA? COSA?!?'', urlo spasmodicamente ai miei amici, prima di saltare giù dal letto e correre in bagno a guardarmi allo specchio. I miei capelli sono semplicemente un disastro, una schifezza, un obbrobbrio, un pasticcio. Sono tutti secchi e dall'aspetto malaticcio, al tatto sembrano paglia e sono diventati di un bizzarro color pollo crudo. Mi giro verso i miei amici, esterrefatta.

''COME AVETE POTUTO LASCIARMELO FARE?!'', grido, sull'orlo di una crisi di nervi.

Inutile dire che la loro comprensione non mi sfiora nemmeno. Lisa mi rivolge un gesto di sufficienza mentre Liam, Simon e Max cercano disperatamente di trattenersi da un attacco di riso isterico. Ryden, che ha più o meno lo stesso tasso di sensibilità di un procione, scoppia in una risata da lacrime agli occhi.

''E aspetta di sentire il resto, Ali..''



 

A seguito della crisi dell'acetone in testa sono diventata ancora più isterica di prima.

''Mi devo lavare i chapeeeelli'', ho ansimato alle ragazze dello smalto, che ormai avevano rinunciato a cercare di farmi ragionare e si limitavano a fissarmi scandalizzate. Detto questo sono scappata via barcollando, in cerca di una persona conosciuta. Sfortuna ha voluto che Liam passasse di lì proprio in quel momento.

''Alison, senti io ti volevo chiedere scusa per prima, sono stato decisamente troppo..''

''Sciaaaaao Liam!''

''Oh mio Dio, tu non sei sobria''.

A quel punto mi sono messa a ridere e a saltellare come una deficiente e l'ho prendo per mano, senza rinunciare ai miei balzi assurdi.

''Adessho noi come due changuri andiamo in pischiina'', ho squittito, incrociando gli occhi e cominciando a trascinarmelo appresso con una forza inaudita. A quel punto a Liam non è restato che agguantare la prima persona sobria di passaggio e cercare di usare contro di me anche la sua sanità mentale. Non è stato molto fortunato, perchè si da il caso che l'esile braccino che ha afferrato fosse quello di una ragazza particolarmente bella e con un paio di luccicanti stivali neri ai piedi.

''Ciao Liam!'', ha strillato Ryden, abbagliando il ragazzo con il suo sorriso bianchissimo (l'ho già detto e lo ripeto: dovrebbe esserci un limite legale per la bianchezza dei denti). Liam è arrossito, imbarazzato dal fatto di dover rassegnarsi a chiedere aiuto alla ragazza più fuori di testa del mondo.

''Ti prego non mi lasciare da solo'', le ha sussurrato, a denti stretti.

''SCHIAAAAO RAAAIDEEEENNNN'', ho urlato io in quel momento, molto probabilmente rovinando l'unico momento di complicità mai creatosi tra Liam e Ryden.

''Ciao Ali!'', mi ha risposto lei, molto disinvolta. Evidentemente è perfettamente abituata a parlare con gli ubriachi o, in alternativa, nello strano paradosso in cui vive, comportarsi da pazzi idioti è perfettamente normale. Ripensandoci, la seconda opzione è molto più probabile.

''Adessho andiamo in pischina a lavarschi'', le ho gridato di rimando, e senza aspettare una risposta ho iniziato a saltellare fuori dalla festa, tenendo per mano Liam che a sua volta stritolava il polso di Ryden. In un modo o nell'altro siamo riusciti ad intrufolarci nell'edificio della piscina, tra gli insulti a mezza bocca di Liam, le risate di Ryden e le mie folli eclamazioni da ubriaca.

''E adeeessho, sci tuffiamo!'', ho gridato, una volta arrivati a bordo piscina, già cominciando a indietreggiare per prendere la rincorsa.

''No no no no no Alison, non puoi essere seria, è sera e siamo a settembre, ci ammaleremo tutti!'', ha protestato a gran voce Liam, cercando di divincolarsi dalla stretta ferrea del mio polso. Quando ha capito che non ce l'avrebbe fatta e che io ero decisa a buttarmi, ha lanciato a Ryden uno sguardo implorante.

''Non abbandonarmi proprio ora!''

''E quando mai ho abbandonato le persone durante questo genere di follie?'', gli ha risposto Ryden.

Liam le ha sorriso, sincero.

''PRONTI.. ATTHENTI.. VIAAAA!'', ho gridato, prima di trascinare i miei due amici in un tuffo gelido nell'acqua intonsa della piscina.



 

''VOI DUE SIETE ASSOLUTAMENTE FUORI DI TESTA!'', urlo furiosa a Ryden e Liam, capendo finalmente perchè sono bagnati fradici. Poi corro sul balcone, dove giace il mio vestito, che qualcuno ha avuto il buonsenso di togliere prima di infilarmi nel letto. E' anch'esso bagnatissimo, ma noto subito che, come quelli di Simon, Lisa e Max, è ricoperto di macchie di vernice rossa, perfettamente visibili anche sulla stoffa dello stesso colore. Guardo i miei amici, stringendo gli occhi.

''..e poi cos'è successo?''



 

Dopo il folle tuffo siamo tornati di corsa alla festa del rosso, dove gli invitati erano in procinto di celebrare la cerimonia finale: farsi tutti una riga di vernice rossa sulla fronte, in memoria della grande serata. Per il rito era stata preparata una grossa tinozza di quelle per la vendemmia, in seguito riempita di vernice rosso fuoco. Vedendo la tinozza, per la terza volta in quella giornata, ho cominciato a dare di matto!

''Il rossho!'', ho urlato a Liam e Ryden, che si sono guardati, chi preoccupato e chi con un'espressione da malata mentale (vi lascio immaginare i ruoli da soli).

''Vohglio i capelli dello stessho colore del mio veshtito!'' ho esclamato, e prima che i due potessero anche solo tentare di fermarmi (a dire il vero solo Liam si sarebbe fatto lo scrupolo di provarci. Ryden sarebbe stata troppo occupata a ridere, costruire altarini a Freddie Mercury o qualunque cosa faccia normalmente Ryden) avevo già superato tutta la fila per il rituale ed ero arrivata davanti, dove Lisa, Simon e Max aspettavano pazientemente il loro turno.

''Schiaaao ragasshi'', li ho salutati con un sibilo, riuscendo contemporaneamente anche a ridere come una pazza.

''E' ubriaca'', ha constatato Max con una smorfia, lanciandomi solo uno sguardo.

''Ci puoi giurare'', gli ha risposto Lisa, che mi conosce e mi capisce sempre al volo.

''Ciao Alison!'', ha esclamato Simon, del quale ingenuità trovo semplicemente adorabile.

''Adessho noi shi fasschiamo il bagno nel rossho?'', ho chiesto, con un sorriso da esorcizzata.

''Beh, a dir la verità dovremmo solo farci una striscia sulla fronte..'', ha provato a relicare qualcuno, ma prima che potesse finire la frase io mi ero già buttata all'indietro nella tinozza piena di vernice, trascinando tutti e tre i miei amici con me, mentre Ryden e Liam, appena arrivati, ci guardavano senza parole.

 


 

''Oh mio Dio''.

Guardo i miei amici seduta a gambe incrociate sul letto, sentendomi più in colpa che mai.

''Quando ti abbiamo portata qui ti abbiamo lavato i capelli e la faccia'', conclude Lisa, mentre io, torcendomi le mani, mi pento amaramente di aver bevuto così tanto.

''Non ci posso credere ragazzi, scusatemi. Io non credevo che sarei arrivata a tanto e che vi avrei costretti ad accudirmi come una bambina, ma mi dispiace tantissimo. Davvero'', balbetto, desolata e triste.

Poi, quando alzo gli occhi su di loro, una bella sorpresa mi accoglie.

Stanno sorridendo. Sorridono con dolcezza e mi guardano, senza rancore e senza compatimento.

''E' a questo che servono gli amici no?''

''Si, e poi è stato divertente. Sei forte anche da ubriaca, lo sai?''

''Non ti preoccupare''.

''Noi ci siam sempre''.

Ed a quel punto scatta l'abbraccio di gruppo. Ci stringiamo tutti e sei sul mio letto, ridendo, vagamente imbarazzati, ed è in quel momento che capisco quante cose siano scattate tra di noi. Liam e Ryden, che dicono di non sopportarsi e ora tengono le mani l'uno sulla spalla dell'altra senza il minimo problema. Lisa, che alle medie avrebbe dato il mondo per avere degli amici del genere solo per la loro popolarità, ora mentre abbraccia Simon e Max sta provando un sentimento di affetto sincero. Io, che fino all'anno scorso non ero che una stupida senza amici, ora sono circondata dalle cinque persone migliori del mondo.

 

E' durante quell'abbraccio strano, un po' umido e chiazzato di rosso, che capisco di essere davvero felice.

 

 

 

 

 

BUONGIORNO!

Rispetto all'altra volta sono stata velocissimissimissima ad aggiornare, anche se questo decimo capitolo (che essendo il decimo doveva essere uno spettacolo inimitabile) mi lascia un po' insoddisfatta ^^''

 

Avvertenze: non provate a versarvi del solvente per unghie sui capelli a casa! Lo ammetto, per rendere plausibile questa storia ho fatto un tentativo e credetemi.. me ne sono amaramente pentita ç_ç

 

GRAZIE GRAZIE GRAZIE GRAZIE a tutti quelli che leggono questa storia, ai 4 (ghsgdhsgfnsbdiw io vi amo) che ce l'hanno tra le seguite e ai 4 (*muore per la felicità*) che ce l'hanno tra le preferite! Siete la mia gioia *-* Se mi lascerete una recensione diventerò definitivamente la Ragazza Più Felice Del Mondo (GRAZIE MILLE ha tutti quelli che mi hanno recensita, e ovviamente un grazie speciale a RAB95, che si fa sentire in ogni capitolo) :'))

Tanti baci, Matilde :))

  
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