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Autore: WaitForIt    08/06/2012    1 recensioni
Non era niente di eccezionale. Nulla di diverso, spettacolare o inaspettato.
Un tributo qualunque per gli abitanti della ricca Capitol City. Un figlio qualunque per i suoi genitori.
La vita strappatagli con un colpo di spada e dunque giaceva riverso, l'erba e il terriccio ad invadergli naso e bocca.
Genere: Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Non era niente di eccezionale. Nulla di diverso, spettacolare o inaspettato.

Un tributo qualunque per gli abitanti della ricca Capitol City. Un figlio qualunque per i suoi genitori.

La vita strappatagli con un colpo di spada e dunque giaceva riverso, l'erba e il terriccio ad invadergli naso e bocca.

Ma infondo gli importava davvero di uscire da quel posto? Di tornare nel suo distretto ricoperto d'oro al prezzo della vita di altri ventitré?

Hunter era solo un ragazzo. Gli altri tributi erano solo ragazzi. Tutti gettati al macello, persi, morti anche da vivi.

Da lì riusciva ancora ad intravedere la lotta, il bagno di sangue che c'era alla Cornucopia. Era morto così banalmente: nessuno a Capitol City gli avrebbe concesso una singola inquadratura.

Mentre i suoi respiri si facevano sempre più radi, Hunter si chiedeva se ci fosse qualcuno che piangeva per lui in quello stesso momento. Sua madre forse? No, lei non poteva permettersi una lacrima per il quarto dei suoi cinque figli. Suo padre? No. Lui era proprio dove Hunter stava andando in quel momento. Uno dei suoi fratelli? Nemmeno loro. Forse non avevano nemmeno abbastanza acqua in corpo da produrre una lacrima. La sua amica Laurel? No, Hunter non poteva permettersi neanche di pensare alla sofferenza di quella ragazza, non a causa sua.

Desiderava aver mangiato di più negli ultimi giorni, aver spillato più soldi alla popolazione della capitale, aver riso di più, aver pianto meno.

Doveva essere passata solo una manciata di secondi da quando la spada si era abbattuta sulla sua schiena, eppure sembrava che il dolore affievolisse lentamente insieme al respiro del ragazzo.

Cominciò a contare: uno, due, tre, quattro, cinque, sei, sette, otto, nove… Il mondo si oscurava piano piano davanti ai suoi occhi. In realtà non voleva che qualcuno piangesse quando il suo corpo sarebbe tornato freddo ed immobile nel distretto 3: Hunter voleva solo che tutte le persone che amava andassero avanti. Era certo che l'avrebbero fatto. Forse sarebbero stati anche felici un giorno. Forse avrebbe vinto l'altro tributo del suo distretto e le loro pance sarebbero state riempite. Forse.

Ad Hunter non dispiaceva tanto morire poi: in fondo, se lui era lì era per salvare qualcun altro. Chissà se a Laurel sarebbe mancato più di quanto gli sarebbe mancato suo fratello.

Si sentì lo sparo di un cannone.

  
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