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Autore: Masu    27/12/2006    3 recensioni
“Ti prego... Non sorridere in quel modo... Non parlarmi così dolcemente... Lo so, lo hai sempre fatto... Ma ora è diverso... Ora davanti a me, riesco a vedere solo te... Cazzo! Perché non riesco a togliermi dalla testa ogni momento trascorso insieme? Perché?” La mia prima fanfiction a capitoli... Leggete e commentate!!!^_^)
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Yuri
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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UNEXPECTED

CAPITOLO 1

 

L’ amore… Arriva quando meno te l’aspetti… Il sentimento penetra dentro di te senza alcun invito, senza alcuna porta… Ti perfora l’anima e spazia nel tuo cuore e nella tua mente, irretendo ogni muscolo e ogni espressione del volto… Che rimane immobile di fronte a tanta bellezza…
Un giorno ti volti, e vedi che nello specchiarti nei suoi occhi, provi quella giovane sensazione di gioia, di felicità tanto da non poterne più fare a meno… E allora il tuo cuore impazzisce…

 
Erano ormai due anni che giocavo a pallacanestro con loro… Da quando le nostre squadre si erano unite… E da allora si sono susseguiti attimi felici, incancellabili momenti nei quali non abbiamo fatto che parlare e scherzare tra un esercizio e l’altro, tra una partita e l’altra…
Sin dal primo allenamento insieme, mi hanno affascinato a tal punto, da non poter più fare a meno delle loro risate, dei loro sorrisi, delle loro affascinanti storie amorose… E devo dire che mi hanno cambiata, mi hanno cambiata irreversibilmente, senza che se ne accorgessero minimamente… Senza di loro, probabilmente sarei ancora la Linda timida e insicura di un tempo, che aveva paura delle avversarie e non tirava mai a canestro, e senza di loro, non avrei conosciuto l’amore, quello vero, quello forte, quello che ti fa soffrire, quello che ti riempie il cuore con uno sguardo… O almeno, non così presto…


Era sera ormai… E nell’ atmosfera riecheggiava l’assillante suono dei palloni che rimbalzavano pesantemente sopra il suolo della palestra, misto all’allegro chiacchierio di alcune mie compagne…
Io me ne stavo lì, seduta per terra contro la parete di fondo campo, impalata a fissarla…
Erano giorni che pensavo solo a lei: a ogni suo sguardo, a ogni sua parola, a ogni suo respiro… Ogni volta che provavo a trasportare i miei pensieri in un altro astruso angolo della mia mente, essi si riportavano automaticamente su di lei… E il mio volto assumeva quell’inesorabile espressione sbavante e allucinata, capace di oltrepassare ogni persona o immagine mi passasse davanti…
La stessa espressione che avevo in quel momento… 

 

 

-Linda!- una voce mi riportò alla realtà… -Tocca a te fare l’esercizio!-…
-Che cosa?- mi alzai di scatto e mi misi in posizione sulla linea bianca…
-Via!!!- esclamò l’allenatore…
Feci due palleggi, virata, arresto… Mi fermai a guardare le altre… Finta di tiro… Mi fermai nuovamente… Cambio mano sotto le gambe… Mi guardai attorno… Scatto fino alla riga di fondo… Trassi un sospiro e avanzai mettendomi in coda nella fila centrale… “Ma dove ce l’ ho la testa in questi giorni?” pensai sbuffante…
-Linda! Devi concentrarti di più! Sennò poi, in partita continui a perdere l’uomo! Vero?- disse il mio allenatore, ed io annuii un po’ afflitta. Era un ragazzo giovane, di circa 25 anni… Si chiamava Marco.. Era alto, castano con gli occhi verdi a mandorla, abbronzato e diciamo che riscuoteva abbastanza successo tra le mie compagne…
-Bene! Ora spiego l’esercizio successivo- disse nuovamente alzando un po’ il tono in modo che tutte sentissero   –Allora… Fate arresto a un tempo sulle righe di: tiro libero, centro campo e…- si interruppe improvvisamente…

 

–CECILIA!!!- esclamò seccato…

 

Quel nome rimbombò in tutta la palestra ammutolendo ogni rumore superfluo…
Mi girai di scatto verso di lei, che se ne stava nella fila di sinistra…
-Sì?- la sua voce emerse dal silenzio, un po’ titubante…
-Puoi ripetere quello che ho appena detto?- aggiunse il ragazzo…
-Ahem… Sì… Allora…- mormorò la ragazza divenendo paonazza… -In pratica bisogna…- continuò contorcendosi le dita e facendo tintinnare i braccialetti che aveva al polso… -hem…- deglutì e mi guardò… Io sobbalzai nel percepire il suo sguardo… Mi guardai attorno per capire se stava guardando me… Eh sì, guardava proprio me, ed emetteva segnali d’aiuto con gli occhi… “Oh ti prego Cecilia! Non un'altra volta!” pensai amareggiata… Lei continuava a guardarmi con occhi supplichevoli… Deglutì nervosamente e si morse il labbro inferiore…

 

“Cazzo!” pensai arrossendo leggermente…

 

“ARRESTO” pronunciai silenziosamente in modo da farle leggere il labiale… -Arresto…- disse all’allenatore… Continuai… “A UN TEMPO!”… Ma mi fece segno di non capire… Allora provai indicandole il numero uno con il pollice “UN” e battei l’indice sul polso due volte come per indicare l’ora, “TEMPO”, lei annuì… -In un minuto di tempo!- aggiunse lei compiaciuta…
Le mie palpebre si sbarrarono e le labbra erano socchiuse “Ma che diamine ha in testa? Meno male che fa lo scientifico!” constatai anche se non del tutto sorpresa…
-Scusa?- disse Marco accennando un sorriso…
-Eh… Che dobbiamo fare l’arresto in un minuto di tempo?- disse con un filo di voce titubante, facendo scomparire ogni segno di compiacimento dal proprio volto…
-Umpf!- sogghignai divertita –Ma io ti avevo detto “A-UN-TEMPO!”-
L’allenatore si voltò verso di me stranito…

“MERDA!” mi misi istintivamente una mano sulla bocca…
-Tsk! Cinque giri di campo… Tutte e due…- esclamò il ragazzo divertito –E veloci!-…

 

Sbuffai, cominciando a correre attorno al bordo del campo… “Uffa! Ogni volta la stessa storia! Ma che ho fatto di male?” pensai, allungando le braccia dietro la schiena per stiracchiarmi un po’… Quando sentii una mano spettinarmi la frangia…
-Scusa!-… Una figura alta se ne stava accanto a me… Le mie sopracciglia si inarcarono lievemente in segno di sorpresa…
I capelli biondi a striature più scure, legati in una coda le scivolavano sulla spalla terminando con una disordinata fantasia boccolosa… Le sue labbra cremose dipingevano un tenero sorriso che lasciava spazio alla fila di denti bianchi cinti dall’ apparecchio bluastro…
Il mio cuore si colmò alla vista di quelle dolci gote, sopra le quali se ne stavano indisturbati, gli iridi grigio chiaro sfumante nelle varie tonalità dell’azzurro… 

 

Un impercettibile rossore affiorò sulle mie guance…

 

-Cecilia! Sei una chiacchierona!- esclamai affondandole un dito nelle costole, lei emise una lieve risata… E guardò dritto avanti a se pur sorridendo…
-Comunque… Prima ti stavo dicendo…- si voltò verso di me e iniziò a gesticolare…
Io la guardavo assopita nelle sue parole e stregata dal suo angelico volto…

“Perché diamine non posso fare a meno di essere dolce con te?

Anche adesso… Perché sorrido? Mi stai semplicemente parlando di una tua amica “SCEMA” come dici tu…

E allora… Perché non posso fare a meno di ridere?”

 

“Ti prego... Non sorridere in quel modo... Non parlarmi così dolcemente... Lo so, lo hai sempre fatto... Ma ora è diverso... Ora davanti a me, riesco a vedere solo te...

Cazzo! Perché non riesco a togliermi dalla testa ogni momento trascorso insieme? Perché?”

 

“Io non voglio innamorarmi di te, Cecilia…”

 

 

     

 
PS(autrice)= Tento con una fanfiction a capitoli, non so come verrà… Quindi vi prego, fatemi sapere se la devo                                                              continuare… (^_^°)

  
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