Ciao a
tutti! ^_^ Sono Egotchan, l'autrice di questa fic. Questa è la mia seconda fiction su Saiyuki,
e l'ho scritta alcuni mesi fa mentre ancora
frequentavo quel corso di laurea chiamato FISICA. Ovviamente adesso ho cambiato
Corso di Laurea e la mia vita prosegue molto meglio.^^
Il giorno in
cui questa fic è nata stavo tentando invano di seguire quello che
ci stava dicendo il prof durante una lezione di "Analisi statistica dei
dati numerici"(aka studio delle distribuzioni di
probabilità)....invano, per l'appunto.
Dedico
questa ficcina a Lorien,
che dopo averla letta
mi aveva preso in disparte e mi aveva detto quattro cose:
1)
Come avevo fatto a scrivere una cosa simile in un giorno in cui il cielo era di
un azzurro intenso ed il sole splendeva come non mai;
2)
Come avevo fatto a scrivere una cosa simile durante una lezione su una cosa
così materiale;
3)
Che la mia vena per le storie tristi e deprimenti ha dell'incredibile;
4) Che cominciava ad essere preoccupata dell'influsso che la facoltà che stavo frequentando da ormai un anno e mezzo aveva sulla mia mente che, se continuava così, avrebbe finito per fondere completamente....^_^
e devo dire che aveva perfettamente ragione^^
Allora
vi lascio alla lettura e vi prego, fatemi sapere quel che ve ne sembra!^^
Commentate!
Commentate! Commentate!!^^ Io vi attendo fiduciosa!
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L'
UCCELLINO
Solo.
Nell'assoluto silenzio dove solo io esisto
Guardo
Infinite stagioni che si susseguono
Mentre
Nel mio cuore
CHIAMO
Un nome che non conosco
Ma che sento
Esiste.
Solo.
Continuo a guardare i colori alternarsi:
L'oro dell'autunno che mi rattrista;
Il bianco dell'inverno che mi annienta;
Il verde della primavera che mi risveglia
E poi...
Arriva il sole
Che mi scalda...
Mentre lo guardo
Mentre anelo alla sua luce
Io...
Che mi sto chiedendo se per caso sono già morto e non me ne sono mai reso conto.
Guardo.
E il tempo non passa.
Ma cos'è poi il passare del tempo?
Se non ci fossero le stagioni a susseguirsi,
Non me ne renderei nemmeno conto.
E chiamo
Nel mio cuore, con tutte le mie forze!
Finché non sento che mi fa male.
Ed allora...
Dormo.
Dormo.
Ma se anche mi sveglio, ne sento poi la differenza?
No, forse quando mi sveglio è ancora peggio.
Il sole.
A volte mi chiedo se per caso sei lì per farmi stare ancora più male.
Ma io sono uno stupido.
E continuo ad anelare alla tua luce.
E soffro.
Un altro inverno è passato.
E io sono sempre qui.
A volte mi chiedo come faccio a sapere il nome delle stagioni, visto che non ho alcun ricordo del mio passato.
Eppure le conosco,
Come conosco il nome degli animali che di rado si avvicinano a questo luogo.
Un cinguettio?
Chi sei tu?
Un uccellino?
Mi hai forse sentito?
Ti sei perso?
Sei solo anche tu?
Vieni, non ti farò del male...
Se vuoi possiamo tenerci compagnia...
Vuoi raccontarmi cosa succede al di fuori di queste sbarre?
Allora esiste la vita al di fuori.
Ma...
Cos'è la vita?
Vivere significa forse vedere le proprie impronte impresse nella neve?
Ma se sono sempre solo le mie...
Non volavi durante l'inverno?
No?
Avevi freddo anche tu?
Allora ci assomigliamo!
O forse no...
Tu, almeno, puoi volare verso il sole, ed io ti invidio...
Te ne vai?
Devi proprio?
Tornerai a trovarmi?
Si???
Allora ti aspetto!
Dormo.
Mi sveglio.
E tu sei lì
Immobile
Fuori da queste maledette sbarre.
Ti vedo e il mio cuore si blocca.
Allungo il braccio
Ma non ti tocco.
Allungo il braccio
Ma non ci riesco.
Allungo il braccio......
Anche se le mie unghie sono lunghe come artigli
Non ti sfiorano.
URLO
Ma nessuno accorre al mio richiamo.
Ed io
Io
Sono
nuovamente solo.