Capitolo 1.Believe.

'Uhh Justin Bieber ha perso la scommessa,pare che devi entrare lì dentro'
mi disse la ciccia bomba accanto a me.

-si dice che lì dentro ci sia un fantasma,e chi entra in quella casa non ne esce più vivo' dissero due ragazzi dietro di me.

Vale tentare,tanto è solo una legenda,i fantasmi non esistono.Pensai.
Tutto partì da una stupida scommessa ,già.
Dovevo dare a Den circa 5.000 dollari,ma li avevo spesi per vestiti che mi sarebbero serviti per il concerto,
e il resto per beneficenza.
E ora mi ritrovo davanti a una casa,che chiamano 'stragata' haha,ma a chi vogliono prendere in giro.
Apro la porta d'entrata stranamente non c'è alcun lucchetto,ed entro dentro senza esitare,
faccio un giro per la casa,e appena sto per uscire dalla porta che avevo varcato cinque minuti fa,sgorgo una figura,
femminile,con un lungo abito bianco,stranamente è trasparente,cosa cazzo sto dicendo,trasparente?
Ma quelli mi hanno contagiato!.
La ragazza non ha intenzione di togliersi da quella fottuta porta,così vedo.
'scusa,ti potresti spostare?Dovrei passare' chiesi gentilmente.
'dove credi di dover andare?Una volta entrati nessuno usce di qua vivo,e neanche uno come il tuo visetto dolce'.
'cosa?Ma vedi..ecco..io dovrei passare,i miei amici lì fuori mi aspettano'.
'amici?Quali amici?Cosa sono?'
La ragazza che prima stava a qualche metro lontano di me,si avvicinò.
Era molto bella,era una ragazza bionda,ma nè troppo scura nè troppo chiara.
'Quanti anni hai?' domandai.
'17 anni e tu'? 
'18,da quanto tempo hai diciasette anni?'
'molto credo'.
'perchè sei morta?' 
'un'incendio scoppio a casa mia esattamente il 18 novembre 1978.'
'uh sono passati parecchi anni.'
'dimmi un po,ragazzo che non si fa gli affaracci suoi,non hai paura di me?'
'perchè dovrei?'
'sono un fantasma,potrei anche ucciderti'.
'Non ho paura,e se vuoi fallo,non importa.'
'come ti chiami?'
'Mi chiamo,Justin,tu?'
'Isabel.'
'che bel nome'.
'anche il tuo è carino'.
Gli sorrisi,un sorriso gigante uno che regalavo solo alle mie beliebers,
ma anche se lei non sapeva nulla della mia fama,ero felice lo stesso,non importava nulla.
'forse,è meglio che vai,come hai detto tu quei tipi fuori,ti aspettano,credo che non siano tuoi amici,ti posso chiedere una favore?'
annuii semplicemente
'non dire a nessuno del nostro incontro'.
'Manterrò la promessa.'
dissi per poi uscire da quella casa,mi voltai per chiudere la porta,ma vidi un luchetto che prima non c'era,e la porta serrata con esso.
Istintivamente sorrisi e ritornai da Den e i suoi due spalla del cazzo.
'Cosa?che ci fai qui?come hai fatto?'domando il ciccione.
'te l'ho detto i fantasmi non esistono Den' e lo lasciai lì nel cuore della notte,continuando i miei passi verso casa.