Anime & Manga > Full Metal Alchemist
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Autore: Markino    28/12/2006    7 recensioni
Questa è una one shot riguardante i drammi psicologici dell'homunculus Wrath. Data l'altra presenza di spoilers,sarebbe meglio avere visto l'intera serie prima di leggerla.
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Izumi, Wrath
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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Non ho una vita.
Non sono un umano.
Sono solo..un peccato.

Sacrifice

Ho paura...
Non voglio tornare là...
...ti prego..stringimi forte...
MAMMA!!


Wrath si svegliò con un sobbalzo,guardandosi freneticamente intorno,terrorizzato per la visione appena avuta. Ma l'unica cosa che potè vedere era il mare aperto e limpido che lo separava dal mondo intero. Era una giornata di sole,ma gli interessava poco quel particolare.
Lui non voleva vedere il sole,non voleva nemmeno che lo illuminasse. Oramai sapeva che forse il mondo intero lo rifiutava.
Come la sua vera madre aveva fatto.

Una lacrima gli solcò il viso che era impallidito. Gli occhi si socchiusero e l'homunculus si rinchiuse nelle ginocchia. Mentre piangeva a dirotto provava l'innato desiderio di uccidere qualcuno: di uccidere lui. Edward Elric,colui che possiedeva gli ingredienti che avrebbero portato Wrath ad essere finalmente concepito come umano.
"T..Ti voglio..." singhiozzò,tra le lacrime.
"TI VOGLIO UCCIDERE!"
Mosso da questo sentimento di rabbia,si alzò con violenza,asciugandosi con una mano le lacrime che avevano bagnato la sabbia soffice che adesso veniva brutalmente calpestata dall'homunculus. Ogni passo era come una pugnalata che lui aveva ricevuto ancora da infante; cicatrici che non avrebbe mai più rimosso dal suo corpo deforme, cicatrici che lo legavano all'alchimista d'acciaio.
"Ti ammazzerò..ti farò a pezzi..." continuava,come se quell'ira che lo spingeva fosse imperitura. Bagnò i suoi piedi nell'acqua che scorreva dolcemente e con la stessa dolcezza lambiva il ragazzino.
Tutto quello,però,non sembrava piacergli.
Sembrava quasi provocarlo,spingerlo a ricordare lei.

Sloth...
La Mamma è morta...
Perchè?
Lei non può essere tua madre...
Perchè?
Tu non sei Umano....
Perchè?
Sei stato creato...
Il tuo posto non è qui...
...Homunculus....

"PERCHE'???" gridò Wrath con tutto il fiato che aveva nei polmoni,sbattendo la mano destra a pugno sulla sabbia,trasmutando il suo braccio in pietra e successivamente scagliandolo con tutta la forza possibile nell'acqua.
L'impatto potentissimo generò un'onda di grande portata che si abbattè su di lui,bagnandolo tutto. A quel punto,l'espressione di Wrath passò da irato a triste. Le iridi viola scivolarono sull'acqua,mentre le dita delle mani accarezzavano le sue spalle bagnate.
"Sloth..perchè non sei più con me?" "..."
Strinse la spalla che non era "sua". La strinse con tutto l'odio che poteva provare in quell'istante. Se in quel momento Edward Elric fosse stato lì,non avrebbe esitato a strappargli gli arti restanti di dosso. La rabbia provata era talmente tanta che,di nuovo,sbattè nuovamente il pugno sull'acqua,bagnandosi una seconda volta. Ancora,dopo essersi intristito di nuovo,sussurrò delle flebili parole,sperando che il vento lo potesse udire.
"..perdonami,mamma..."

Rimorso,sì,ora lo provava. Izumi o Sloth,ora gli importava poco. Mamma,ora la voleva accanto.
"Mamma..dove sei?" chiese,alzando lo sguardo al cielo.
"Qui...vicino a te.." rispose una voce. Una voce dolce quanto troncata da commozione. Il tono aumentava a ogni lettera che Wrath poteva udire. E ogni lettera gli paralizzava sempre di più i sensi,apriva sempre più gli occhi.
Con gli occhi sbarrati per lo stupore,Wrath si voltò nella direzione da cui proveniva la voce. La riconobbe.
Quell'espressione di dolore che non avrebbe mai più dimenticato. L'espressione di una donna che lo aveva sacrificato.
"M..Ma.." mugnugnò,con gli occhi lucenti per l'odio e la commozione mischiati insieme. Così forti che le gambe iniziarono a muoversi da sole e farlo correre verso Izumi,che in quel momento lo osservava in ginocchio.
"Figlio mio..." disse,con voce piangente per la vista dell'Homunculus,che correva sempre più verso di lei.

Un attimo dopo Wrath si lanciò nelle braccia della sua vera madre. Piangendo come non aveva mai fatto prima d'ora,si dimenava per toccarla più volte e ripetutamente. Anche Izumi,commossa da quella reazione,chiuse gli occhi e strinse sempre di più il suo bambino a sè.
"Ti odio.." singhiozzò l'homunculus,dimenandosi. La donna si sentì scossa dalle quelle parole,ma nello stesso tempo strinse ancora di più le braccia a Wrath.
"Ma in questo momento ti amo..mammina mia.." aggiunse,afferrando con sicurezza le spalle di Izumi.

Ti prego...torniamo a casa insieme.

  
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