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Autore: akachika    10/06/2012    2 recensioni
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Loki sta scontando la pena per le sue azioni in una cella e riceve una visita non molto gradita... o forse no?
TRADUZIONE (o almeno un tentativo di pseudotraduzione) ^^"
Genere: Introspettivo, Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Loki, Thor
Note: Traduzione | Avvertimenti: nessuno
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Good Night Brother

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Loki sedeva pieno d’odio per giorni.
Per cosa, nemmeno lui lo sapeva, non riusciva ad arrivare ad una risposta sensata.
Sapeva di odiare suo padre. Per avergli mentito, per averlo usato solo come uno strumento per una vana possibilità di pace; uno strumento che sarebbe poi stato dimenticato e messo da parte non appena avesse raggiunto il suo scopo.
Odiava i suoi cosiddetti amici per avere una mentalità così semplice.
Odiava gli umani per essere così deboli, patetici ed indifesi.
Odiava sua madre per la sua falsità ed i favoritismi.
Sempre il favorito. Thor. Era sempre Thor.
Più di chiunque altro odiava Tho-
Fermò i suoi pensieri: nonostante l’odio l’avesse consumato durante la prigionia , si ritrovò ancora a pensare a suo fratello.
Era geloso, arrabbiato e ferito. Si, si sentiva ferito.
E tutte le terribili azioni che aveva compiuto per lenire il senso di colpa causato dall’odio che provava per suo fratello ora non contavano nulla.
Perché tutto torna: il dolore, la colpa, l’odio … tutto.
Eppure, nonostante ciò, esitava ancora ad ammettere a se stesso che odiava veramente e completamente suo fratello.

Non voleva ne mangiare ne dormire.
Non sapeva quanti giorni di reclusione avesse scontato, il tempo era un fardello in quel posto; quei muri di pietra gli erano ormai sin troppo familiari: avrebbe potuto giurare che la maggior parte del suo tempo da bambino l’avesse passato in un posto simile ma, questo sarà di sicuro il più lungo periodo che sarà costretto a trascorrerci.
Le sue mani erano ancora tenute legate ma, gli era stato permesso di parlare dopo due giorni di prigionia; per qualche ragione non l’ha apprezzato molto.
Rimase in silenzio quando sentì lo scricchiolio della pesante porta mentre si apriva un poco.
Suo fratello entrò e si inginocchiò, umile, di fronte a lui.
Non voleva parlargli, ne tantomeno vederlo.
“Fratello, vorrei liberarti da questa prigione” disse Thor tenendo lo sguardo basso.
Loki non poteva dire nulla: tutto quello che aveva da dire erano insulti … o comunque cose sgradevoli.
“Ci ho pensato molte volte ma, avverrà solo quando nostro padre lo riterrà opportuno”
“TUO padre” Loki non potette trattenere l’impeto di rabbia che lo travolse
“Fratello, io ti voglio libero! Credimi quando lo dico!”
“Le tue parole sono vuote! I tuoi piccoli capricci non le realizzeranno” Thor sospirò deluso. 
Lui voleva aiutare suo fratello, non era più arrabbiato con lui, lo aveva perdonato.
“Dimmi cosa posso fare per te, Fratello”
“Te ne puoi andare” la risposta arrivò fin troppo in fretta
“Fratello-”
“Ti prendi gioco di me con la tua presenza!”
Silenzio, colpa, incomprensione.
Thor capì che qualunque cosa avesse detto non avrebbe fatto alcuna differenza: Loki sarebbe stato sempre così; non c’era modo di farlo tornare ciò che era.
“Non posso lasciarti” Stava li, in piedi ed intendeva restare.
“Sarai presto re” disse Loki con disprezzo “Non vai a cacciare ed uccidere tutti i mostri?”
Improvvisamente la realizzazione di tutto colpì Thor come un mattone in faccia: tutte le incomprensioni, i sentimenti d’odio e gelosia avevano perfettamente senso ora.
Loki sin da bambino sapeva che Thor odiava gli Jotun con ogni fibra del suo corpo; scoprire di essere uno di loro fu devastante: il suo primo pensiero fu Thor e quanto lo avrebbe odiato.
L’essere accettato da Thor bruciava in lui più dell’odio.
“Fratello” cominciò inginocchiandosi di nuovo e prendendo il viso di Loki tra le mani  “Cosa ti abbia fatto pensare a me capace di una tale pazzia e cecità, non lo so ma, tu sei e sarai sempre mio fratello”
Loki non si mosse costretto ad un riflessivo sguardo negli occhi del fratello
“Niente in questo universo potrà mai cambiare una cosa simile”
“Le tue parole sono vuote come questa stanza” apatia riempiva le parole di Loki.
“Pensa quello che vuoi!” disse Thor afferrandolo per le spalle “Ma, io sono qui quando hai bisogno”
Thor si rialzò per far ritorno al suo alloggio “Buona notte fratello” la porta cigolò ma si fermò prima di chiudersi “Ti amo” poi la porta si chiuse.

Loki si sedette con un forte dolore al petto che non provava da tempo; lui voleva credere a suo fratello, lo voleva davvero. 
Ma come si può amare un mostro come lui?
Le catene tintinnarono quando Loki si sdraiò sul letto di legno traballante.
Buona notte fratello” sussurrò tra se e se.

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Angolino di Marty
Che dire?
È la prima traduzione che faccio e spero che non sia una totale schifezza dato che faccio il linguistico ma, è probabile che traducendo questa storia (che personalmente amo*-*) abbia mandato a p*****e tutte le nozioni di lingua inglese che ho imparato! XD
beh che altro? Si è una traduzione ma, ovviamente, ho cambiato qualche parolina dall’originale perché, se no, certe frasi non si potevano sentire in italiano >.<
comunque per correttezza vi lascio qui il link dell’originale
http://www.fanfiction.net/s/8198883/1/Goodnight_Brother  
ok ora credo di avervi importunati abbastanza ^^”
siate clementi e lasciate un commento!
Grazie!
Un bacio. 
 
Marty   
  
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