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Autore: Seki    11/06/2012    2 recensioni
-Non credere nelle favole, e diventa più forte.-
[Accennata appena la D18]
Genere: Angst, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Dino Cavallone, Kyoya Hibari
Note: Missing Moments | Avvertimenti: Spoiler!
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I don’t believe in fairytales

 

Nella quiete della sua stanza giungono solo i rumori dei piatti infranti e delle urla soffocate, troppo distanti per essere capite.

Nel buio della notte, un bambino si raggomitola meglio sotto le coperte, sforzandosi di chiudere gli occhi per cercare di dormire, in modo da dimenticare quello che sta avvenendo nella stanza accanto, senza riuscirci.

Il lenzuolo, anche se tirato sopra la testa, non è sufficiente a cancellare il rumore. Le sue ginocchia, anche se sono rannicchiate vicino al petto, non saranno in grado di proteggerlo da quella furia.

Così, il bambino trema, ma resiste.

Resiste, perché sa che presto il silenzio tornerà.

Resiste, perché non ha la forza di fare altro.

Resiste e prega, affinché questa volta non tocchi anche a lui.

I minuti passano lenti, mentre le grida si fanno più forti. Ora riesce a cogliere anche qualche parola, ma preferirebbe non farlo.

Poi, dopo un’eternità durata che pochi attimi, la calma torna a regnare in quella casa come tante, di una famiglia come poche.

Lentamente, la testolina nera del bambino fuoriesce dal suo rifugio di stoffa e preghiere e, con i suoi occhi chiari, osserva l’oscurità attorno a lui.

Non si sente più nulla.

Con cautela abbandona il letto e compie qualche passo verso la porta, unico ostacolo che lo separa dalla cruda realtà a cui è avvezzo, e la apre.

Il corridoio è buio e vuoto, ma non silenzioso.

Da qualche parte, in quelle quattro mura, c’è qualcuno che piange senza nascondersi.

Il bimbo si muove in quella direzione, forte della consapevolezza che la causa delle urla, l’orco, se ne è andato, e raggiunge la cucina.

Una donna è seduta sul pavimento, i lunghi capelli neri a coprirle il viso piangente, mentre, attorno a lei, in un mosaico scomposto, riposano cocci bianchi macchiati da piccoli schizzi rossi. Residui dell’ultima battaglia con l’orco.

Il bambino raccoglie tutto il coraggio che i suoi cinque anni possono offrirgli e fa un passo verso di lei.

-Mamma…-

La donna alza il volto tumefatto verso il bambino, spaventata dall’innocenza che quella semplice parola può emanare.

-Kyouya…-  le lacrime scendono copiose, rigandole il viso dai bei lineamenti e mischiandosi con il sangue delle ferite.

-Kyouya..- ripete, mentre lo chiama a se con le braccia segnate dal passaggio dell’orco.

Il bambino si avvicina e si lascia avvolgere da quelle fragili mani, che lo stringono e cercano in lui un conforto che non è in grado di dare.

-Non credere mai alle favole, Kyouya.- le parole di suo madre sono cariche di disprezzo e tristezza, e si incidono dentro di lui come cicatrici indelebili. -Non credere nelle favole, Kyouya. Non esiste nessun lieto fine, nessun principe verrà a salvarti quando sarai da solo contro tutti.-

Le mani della donna si artigliano alle sue spalle  e lo scuotono leggermente.

-Diventa più forte, in modo che tu sia in grado di sconfiggere l’orco da solo-

Il bambino la osserva, incapace di reagire, ma consapevole che ciò che sta dicendo suo madre è la triste realtà a cui loro devono adattarsi.

E improvvisamente i suoi cinque anni gli sembrano già troppi.

-Non credere nelle favole, e diventa più forte.-

Le parole vengono ripetute come una litania, e diventano unica fonte di salvezza in quella orribile situazione.

-Non credere nelle favole, e diventa più forte.-

La decisione è presa.

-Non credere nelle favole, e diventa più forte.-

Il bimbo osserva per un istante gli occhi di sua madre, poi annuisce.

In quel momento, mentre giura a se stesso di diventare il più forte di tutti, smette di essere un bambino.

*****

Xanxus è forte.

Forse, è troppo forte.

Ma lui non ha alcuna intenzione di arrendersi.

Ha un patto con l’arcobaleno dal ciucciotto rosso: se vincerà potrà combattere contro di lui, e diventare ancor più forte.

Per questo Kyouya, lentamente si rialza, incurante delle ferite, pronto ad attaccare nuovamente.

Il tizio con le cicatrici sorride sadico di fronte a lui, e il guardiano della nuvola capisce che non è il solo a divertirsi.

Bene.

Tuttavia Xanxus è forte.

Molto forte.

E le nuove armi Varia lo rendono ancora più temibile.

Così l’attacco successivo colpisce in pieno il ragazzo, sbattendolo a terra in maniera vergognosa.

Il boss nemico ride divertito, mentre lo osserva tentare di rialzarsi, poi prende la mira e carica nuovamente il colpo.

Ma questa volta non c’è nessun impatto violento e nessuna ferita.

Kyouya alza lentamente lo sguardo e resta paralizzato.

Di fronte a lui c’è quello stupido erbivoro di Cavallone, frusta in pugno, pronto a difenderlo.

-Non azzardatevi a fare del male al mio pupillo!-

I Varia lo osservano sorpresi.

Mentre il tizio dai lunghi capelli d’argento urla qualcosa di rimando all’idiota, Kyouya si rialza, ma senza staccare gli occhi da lui.

“nessun principe verrà a salvarti quando sarai da solo contro tutti”

Le parole di sua madre tornano prepotenti alla mente, ricordandogli una realtà volutamente dimenticata.

Lui è sempre stato solo. Nessuno lo ha mai aiutato.

Ma ora Dino è lì, pronto ad affrontare tutto e tutti pur di proteggerlo.

Dino è lì, di fronte a lui, sorridente e pronto a sostenerlo in quella battaglia con i suoi fastidiosi quanto utili consigli.

Per un attimo Kyouya si chiede se sua madre avesse torto.

-Sono venuto perché me l’ha ordinato Reborn-san-.

Le parole di Cavallone arrivano improvvise e, per qualche strano motivo, colpiscono dolorosamente Kyouya.

“Non credere nelle favole”

Il ragazzo china la testa e sorride compassionevole a se stesso.

Si sta comportando da erbivoro.

-Non ho bisogno del tuo aiuto-. Ringhia, più a se stesso che al biondo, impugnando nuovamente le armi contro il suo avversario originario.

-Io non credo nelle favole…- sussurra a se stesso.

E la battaglia riparte, più cruenta di prima.

 

 

 

° Sproloqui Vari °

Orbene….premettendo che dovrei essere a studiare….cosa diavolo mi è saltato in mente?
Cioè…leggendo le ultime scan di Reborn, quando è saltato fuori Dino a caso a salvare Hibari dai varia ho esultato tutta da sola al grido di “IT’S TRUE LOVE!” …e poi, diciamocelo: Dino brillava così tanto che il principe azzurro deve farne ancora di strada per arrivare a quel livello! Così boh….mi è venuta questa idea malata e eccola qui. per il vostro disgusto <3.
La prima parte invece….boh…è che io continuo a chiedermi che razza di famiglia ha avuto Hibari per venir fuori così e, dato che se non è Angst non ci piace, ecco la mia personale risposta (???).
L’altra opzione è che si sia auto-generato da un banco di Namimori (elemento da non sottovalutare!).
Orbene, fuggo a sotterrarmi <3
Baci, Seki.

   
 
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