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Autore: LoonyW    11/06/2012    2 recensioni
«Macarena» sussurrano le due Amy, appigliandosi a quel pensiero come ci si appiglierebbe a un ramo in una caduta libera.
Rory alza lo sguardo, e vorrebbe piangere «Il nostro primo bacio»
Ecco com’è andata (?)
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Amy Pond, Rory Williams
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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He, Macarena!
 

 
Ne era passato di tempo, da quando la piccola Amelia vestiva Rory come il suo Dottore stropicciato. Quando erano bambini, Amelia rubava dal frigo i bastoncini di pesce già cotti e la crema pasticcera per portarli in giardino, dove il povero Rory, con pazienza, li mangiava reprimendo il senso di disgusto. Gli bastava guardare Amelia sorridere, per mandare giù quel boccone dal sapore nauseante. 
Ma ora era diverso. Erano ormai troppo grandi per giocare a vestirsi con camice strappate e mangiare cibi improponibili. I loro diciannove anni si avvicinavano, impazienti.
Col tempo, Rory aveva imparato a prevedere le reazioni di Amy, tanto da essere convinto di poterle anticipare tutte, che fossero risposte, espressioni o domande.
Fu per questo che, quella sera, sgranò gli occhi quando Amy gli chiese di andare a ballare la Macarena.
Erano alla festa di Elizabeth, loro compagna di classe del liceo, in piena estate. La sala era gremita di persone, e fino a poco prima, al tavolo dei compagni di classe, si erano divertiti a farsi domande con dei giochi che prevedevano sorsi di alcool in caso di penitenza. A Rory girava la testa: decisamente non reggeva molto l’alcool, ed era bastato mezzo bicchiere per annebbiargli le idee e l’equilibrio.
«Non so ballare, lo sai» balbettò Rory, terrorizzato all’idea di fare una figuraccia davanti a tutti, in particolare davanti a lei.
«Ti insegno io» disse Amy sorridente, alzandosi in piedi e tendendogli la mano, mentre la musica allegra della Macarena si diffondeva nella sala, e i ragazzi cominciavano a ballare di gruppo.
Rory la guardò per un attimo da capo a piedi, ammirando i capelli rossi acconciati in tanti boccoli per l’occasione, le gambe lasciate scoperte dalla gonna estiva di un blu acceso, e andò a soffermarsi sugli occhi; pensò che li aveva visti così luminosi poche volte. Il sorriso che Amy sfoggiava non c’era sempre stato, e Rory lo sapeva bene. Quello sguardo sereno era stato combattuto a lungo, e Rory si disse che quella sera, finalmente, era la volta buona per farsi avanti. Il problema era trovare il coraggio.
«Dai!» lo incitò Amy di nuovo, e lui non ebbe cuore di dire di no.
Pregando che le gambe gli smettessero di tremare, Rory si alzò barcollante dalla sedia e seguì la ragazza al centro della pista.
Rory era sempre stato negato nel ballo: non aveva né il senso del ritmo né la sicurezza necessaria per lasciarsi andare e muoversi bene. Ma ci avrebbe provato, per Amy.
«La Macarena è facile!» disse Amy incoraggiante, mostrandogli i passi e sorridendogli al tempo stesso.
Amy prese Rory per le mani e gli fece svolgere i passi, ma il ragazzo stava lentamente diventando di un’accesa sfumatura di rosso.
«Heee, Macarena!» cantò Amy, ballando insieme agli altri.
Rory cercò di seguire qualche passo, imitando il movimento di bacino finale, ma gli riuscì solo di essere tremendamente ridicolo. O, come avrebbe detto Amy, buffo.
«Forza, Rory» lo animò lei, con una pacca sulla spalla che per poco non annientò del tutto lo scarso equilibrio rimasto nel ragazzo. Rory provò di nuovo a imitare i passi del ballo, seguendo Amy nei movimenti, ma si accorse di essere totalmente goffo. Il whisky che avevano bevuto poco prima di certo non migliorava la situazione: ad ogni gesto gli sembrava di stare per cadere. Hee, Macarena, cantò mentalmente Rory per tenersi a tempo. Nel fare la giravolta finale, come aveva previsto, urtò Amy, che inciampò nel suo piede, ma fortunatamente si resse con l’altra gamba, mentre Rory, con un equilibrio decisamente peggiore, urtò la gamba della ragazza, e avrebbe fatto una capriola per il pavimento, se solo Amy non l’avesse retto prontamente per la spalla.
Una volta erano i ragazzi che salvavano le ragazze, pensò Rory con amara consapevolezza, ma abbiamo sempre saputo che tra di noi le cose non sono mai state convenzionali.
«Grazie» bofonchiò imbarazzato, immaginando già di essere diventato rosso semaforo. Amy ridacchiò senza problemi, spostando con un movimento della mano i boccoli rossi dietro le spalle. Fortunatamente quasi nessuno sembrava essersi accorto della quasi caduta di Rory.
Odierò la Macarena per sempre,pensò Rory.
Amy lo prese per mano e lo invitò a tornare a ballare, alzando le braccia come imponevano i passi della Macarena.
Rory non ce la stava facendo più. Sembrava che in quel momento tutti gli anni trascorsi sul punto di rivelare ad Amy quanto avrebbe voluto stare con lei si fossero messi d’accordo per indurlo allo scoppio.
Amy diede una leggera gomitata a Rory, perché era l’unico, nel bel mezzo della sala, a stare fermo mentre gli altri ballavano.
Rory prese un respiro. Voleva farlo. Doveva. Era l’occasione migliore. Fermò Amy tenendola per il polso, e i suoi pensieri svanirono all’istante per il terrore. Amy scosse i boccoli rossi, e lo fissò, aspettando che parlasse.
Intorno a loro, una trentina di persone ballavano la Macarena, incuranti dei due giovani piantati al centro della pista a fissarsi negli occhi senza una parola, come in attesa di qualcosa.
Le luci erano soffuse e la sala era calda, Rory non avrebbe potuto sperare in un momento più favorevole per farsi avanti, ma semplicemente non ci riusciva. La paura e le aspettative erano troppe: se lei lo avesse respinto, avrebbe dovuto dire addio anche alla loro amicizia, era ovvio. Da anni andavano avanti in quel limbo, la cosiddetta ‘friendzone’, ma Rory era stanco di aspettare che qualcuno gli portasse via Amy.
La lotta interiore di Rory venne bruscamente interrotta dalla voce della ragazza.
«Qualcosa non va?»
Rory deglutì nervosamente, e si fece coraggio. «Io ho sempre odiato i bastoncini di pesce con la crema» disse tutto d’un fiato, per poi complimentarsi mentalmente con sé stesso per aver cominciato dicendo la cosa più sbagliata. «Lo facevo per te. Per vederti felice»
Incredibilmente, invece che rabbia o indignazione, quello che apparve sul viso di Amy fu un buffo sorriso; complice o comprensivo, Rory non seppe dirlo.
«Anche a me non piaceva» sbuffò la ragazza, inclinando lievemente la testa di lato «E so che lo odiavi». Fece una piccola pausa, scrutando il suo sguardo «Grazie.»
«Mi piaceva vederti sorridere.» continuò Rory, tremando «quando facevo finta di essere il Dottore stropicciato eri felice come non mai»
Un’espressione buia oscurò il volto di Amy per un attimo, e Rory si chiese se non avesse sbagliato a tirar fuori quell’argomento.
«Ormai sono cresciuta per credere ancora nel Dottore stropicciato» disse invece Amy, con una vena di malinconia, stringendosi le braccia sui fianchi, gesto tipico di lei quando era in imbarazzo o si rattristava.
«E ora sei felice senza che io faccia finta di essere lui» concluse Rory, un po’ rincuorato, ma ancora attraversato da fitte di nervosismo.
Amy sospirò, sapendo già dove Rory volesse andare a parare.
«Non sei stanco di aspettarmi, Rory?»
Rory sorrise debolmente «Oh, Amy» mormorò a voce bassa, arrossendo «io ti aspetterei anche per duemila anni»
Fu solo in quel momento, forse per la prima volta da quando si conoscevano, che, guardando il ragazzo di fronte a sé, Amy non vide l’amico immaginario di cui aspettava ancora il ritorno, ma Rory Williams in persona, un ragazzo a sé stante, di cui non si era mai accorta davvero prima di allora.
E rinunciando ai suoi principi di perenne indecisione, Amy poggiò le mani sulle spalle di Rory, e l’ultima cosa che vide, prima di chiudere gli occhi e sfiorargli le labbra in un timido bacio, fu lo sguardo del ragazzo: incredulo ed euforico.
Intanto la sala intera continuava a ballare la Macarena, incurante dei due ragazzi al centro della sala che non erano più in attesa di qualcosa, ma sembravano aver raggiunto la completezza.
E da un angolo della sala, seduta ad un tavolo, Mels pensò che, seppure un po’ particolare, era stata davvero una brava figlia.
 
***
 
«Amy del passato, e Amy del presente, dovete condividere un pensiero. Qualcosa di così potente da poter squarciare il tempo» spiegò il Dottore freneticamente.
C’è un attimo di tensione, durante il quale le parole del Dottore rimangono sospese nel vuoto, poi, lentamente, la soluzione arriva ad entrambe.
«Macarena» sussurrano le due Amy, appigliandosi a quel pensiero come ci si appiglierebbe a un ramo in una caduta libera.
Rory alza lo sguardo, e vorrebbe piangere «Il nostro primo bacio»¹
 
 
 
 
¹The Girl Who Waited 6x10
 

 
  
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