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Autore: DarkAeris    11/06/2012    1 recensioni
Silvia e Davide erano vicini di casa ed erano praticamente cresciuti insieme, passando dalla fase “inseguimento e battaglia” infantile, a quella delle “palpitazioni ormonali” adolescenziale, sino ad arrivare ad “amore veramente duro da sradicare” odierno.
Queste fasi, ovviamente, le aveva percorse solo Silvia, perché Davide sembrava non essere progredito dalla prima, o almeno non con lei.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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La sera della festa, Silvia era davvero molto molto nervosa.

Per quanto si trovasse bene con Lorenzo, non era abituata a passare del tempo con un ragazzo che non fosse parte del suo gruppo e ciò la metteva non poco in imbarazzo.

Ad ogni modo, si presentò davanti all'Università con la “giusta mezz'ora di ritardo” decretata da Aurora, vestita elegantemente e nervosa sino alla punta dei piedi.

Le due ragazze avevano girato Via Sannio tutta una giornata per trovare gli abiti indossati quella sera, ma entrambe si potevano dire soddisfatte.

Silvia aveva un vestito verde, che le cadeva dritto sul corpo, e le lasciava quasi tutte le gambe scoperte che, a detta di Aurora, erano il suo punto forte, perché piccole e belle da vedere.

I capelli corti erano acconciati dietro la nuca, lasciando scoperta una ciocca più lunga sul davanti, ed erano il risultato di una recente visita dal parrucchiere.

Sperava davvero di non essere eccessiva e di non attirare troppi sguardi su di sé; anche per quello, era contenta di andare alla festa insieme ad Aurora, che aveva una di quelle bellezze difficile da non guardare e che non si sentiva mai troppo a disagio ad essere al centro dell'attenzione,

L'amica, infatti, era più preoccupata a lamentarsi dei suoi due spasimanti, temendo che Ettore avrebbe potuto chiederle di ballare e non conoscendo la propria reazione, se l'avesse fatto.

Silvia invidiava la tranquillità con la quale Aurora si era scelta un vestito rosso fiammante, con un'ampia scollatura, e avesse legato i capelli, mantenendo un aspetto perfetto e rilassato.

Avevano passato le ultime ore nel bagno di Aurora a truccarsi e a chiacchierare e tutto ciò era servito solo per aumentare le numerose ansie di Silvia.

Lorenzo avrebbe di certo voluto ballare e, considerato il suo atteggiamento sicuro, sarebbe stato anche molto bravo, mentre lei non aveva mai calcato seriamente le piste.

Uscirono di casa, dirigendosi all'Università, e passarono il tragitto in silenzio, ognuna immersa nei suoi pensieri.

Quando giunsero al luogo stabilito, Silvia si accorse che la gente li guardava e molti ragazzi le indicavano, con sguardi ammirati; arrossì violentemente e abbassò la testa, sperando che arrivassero presto i ragazzi a “salvarle”.

Marco arrivò poco dopo, con un completo nero con giacca dello stesso colore: non sembrava nemmeno lui quella sera, tanto era elegante.

“Come stai bene, Marco.”

Il ragazzo cinse la vita di Aurora con una mano e le rivolse uno sguardo rapito, per poi salutare Silvia e tornare a guardare l'oggetto dei suoi sospiri.

“Grazie, mia adorata. Sei uno splendore, ovviamente. Dico ovviamente, perché altrimenti non potresti farti vedere in mia presenza!”

Aurora e Silvia risero, ma alla seconda il sorriso si smorzò sulle labbra, perché stavano arrivando, praticamente nello stesso momento, Lorenzo, Davide ed Ettore verso di loro.

I ragazzi avevano camicia bianca e giacca nera, mentre Lorenzo indossava un completo interamente nero, come Marco, e aveva il solito sorriso sprezzante sulle labbra.

Lanciò uno sguardo che Silvia non riuscì a comprendere a Davide, come se lo stesse analizzando, e raggiunse il gruppo.

La bionda da capogiro che accompagnava Davide era proprio il suo tipo: seno enorme, gambe da urlo e intelligenza inesistente. Non aveva bisogno di parlarle per saperlo.

La ragazza che accompagnava Ettore, invece, era la versione mora della prima e anche lei appariva del tutto priva di uno strumento per pensare. Il ragazzo, infatti, sembrava non ascoltarla nemmeno, mentre lei gli serviva un monologo talmente serrato, da non prevedere pausa alcuna.

Silvia gli sorrise, accorgendosi dello sguardo dell'amico alla vista di Aurora, e gli fece cenno di avvicinarsi.

Lorenzo salutò Aurora e le rivolse un'occhiata di apprezzamento, che non sfuggì a Marco, che strinse a sé la ragazza, con la scusa di vedere se il suo vestito fosse adatto al proprio, e poi si rivolse a Silvia, alla quale lanciò lo stesso tipo di sguardo.

“Wow, Silvia. Sono lieto di passare la serata con te.”

La ragazza avvampò, mentre Davide storceva le labbra alle parole di Lorenzo.

Salutò Silvia e Aurora con poco trasporto e andò a raggiungere la pista da ballo, passando un braccio attorno alle spalle della bionda.

Il gruppo entrò dentro la Sala dell'Università, che era stata addobbata per l'occasione, con luic, e palloncini vari: era divertente pensare che la Facoltà avesse voluto organizzare tutto proprio come una festa americana, era così strano!

Silvia non riusciva, comunque, a togliere gli occhi da Davide, che stava chiacchierando con la bionda, mentre questa pendeva dalle sue labbra.

Aurora e Marco scomparvero nella folla, dopo poco, e Silvia si accorse di non riuscire ad individuare nemmeno Ettore.

Lorenzo distolse Silvia dai suoi pensieri e la invitò a ballare.

“Ehm, io veramente...”

“Su, sono un ballerino nato! Potrei fare impallidire John Travolta!”

“John Travolta non si batte.”

“Ok, allora potrei battere Justin Timberlake... suvvia, questo concedimelo!”

Silvia accettò, sebbene per niente convinta, l'invito e si ritrovò a ballare al ritmo infervorato del ragazzo, che era un tipo davvero singolare, come aveva sospettato.

Mentre danzavano, Silvia lanciò, non riuscendo ad impedirlo, un'ultima occhiata a Davide, che ora stava completamente sopra la bionda, baciandola avidamente.

Lorenzo intercettò il suo sguardo e avvicinò il volto all'orecchio di lei.

“Ti piace quello, eh? Lo conosco per fama: lui e il suo amico erano famosi nel Liceo Scientifico. Io, invece, in quello Linguistico!”

Il tono di voce che usò per dirlo non convinse Silvia, che avvertì una nota di antipatia nel suo modo di descrivere Davide.

Il ragazzo le rivolse un sorriso storto, fingendo di atteggiarsi a fico, e la fece voltare su se stessa, con un braccio, strappandole una risata incerta.

Un altro sguardo, però, le fece notare la mano di Davide sotto la gonna della bionda, e ciò servì ad incupirla, togliendole ogni voglia di ballare.

“Dai, ho io il modo di distrarti!”

Lorenzo la tirò a sé e la baciò, lasciandola senza fiato.

Si staccò da lui, paonazza in volto, mentre lui la scrutava con gli occhi scuri.

“Dai, non puoi compatire un ragazzo per averci provato!”

Le rivolse un sorriso gentile e la accompagnò a sedersi, mentre Silvia notava lo sguardo di Davide, ora fermo su di lei.





Ringrazio tantissimo:

anna1993, bonsai, CrewGD, Ems13, lucy_dragon_slayer, pinuccia2605 e Alis3, per aver messo la storia tra le seguite;

SakuraSan96 e_Echo, per averla messa tra le ricordate;

SunshineInTheDarkness e titi656, per averla messa tra le preferite

e Med per le recensioni! *.*

Se anche gli altri avranno voglia di lasciare un commento, vi amerò a vita :)

   
 
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