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Autore: MiiG    12/06/2012    3 recensioni
La mia prima CatoxClove, non so bene neanche io ora cosa sto per scrivere. Forse la mietitura, forse ciò che facevano durante gli Hunger Games..Non so.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Cato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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.:.C.:.❤.:.C.:.


.:.Clove.:.


"Mi offro volontaria." Potevo aspettare, ma Cato si era offerto poco fa. Se dovevo partecipare negli Hunger Games lo avrei fatto con Cato. Aveva qualcosa che mi affascinava, forse era la facilità con cui stendeva l'avversario e lo faceva sanguinare. Senza farsi troppo pensieri, eravamo simili. Non ce ne preoccupavamo.

Salutavamo dal finestrino rettangolare sorridendo con i nostri migliori sorrisi. Ci conoscevamo, sapevamo benissimo che il sorriso dell'altro era finto, dovevamo procurare sponsor. Era ciò che avremmo fatto per dare una mano alla buona sorte.

"Sai, non voglio ucciderti, spero lo faccia Marvel o Glimmer al mio posto."
Cato era rosso in viso, seduto sul divano accanto a me. Avvampai anche io, non sapevo cosa rispondere. Mi accontentai di:
"Per me è lo stesso Cato."
Guardavamo i nostri piedi senza alzare lo sguardo, avevamo il coraggio di uccidere altri tributi ma non quello di guardarci a vicenda in quel momento.

"Cato! Distretto dodici..Che ne facciamo? E' il fidanzatino della ragazzi in fiamme."
Puntavo il mio pugnale sulla sua gola aspettando che Cato finisse una ragazzina del sei. Arrivò poco dopo con la spada insanguinata.
"Sai come trovare la ragazza in fiamme? Rispondi dodici!"
Sorridevo a Cato che aveva preso il ragazzo per la maglietta, questo terrorizzato e si limitò ad annuire.
"Lo portiamo con noi Clove. Dove sono Marvel e Glimmer?"
"A fare gli idioti, è la cosa che gli riesce meglio no Cato?"
Gli strappai un sorriso ed io sorrisi a mia volta, quello del dodici aveva gli occhietti impauriti.
"Scappa Cato!"
Mentre scappavo sentii Marvel che se la filava.
"Stupidi Insetti."
Sentivo anche Glimmer urlare, ma in quel momento non mi importava. Era così stupida che sarebbe morta, non aveva minimamente provato a scappare. Si era sdraiata e si era messa a piangere ed urlare come un marmocchio.
"Aiuto Cato!"
Il cranio stava per cedere per colpa di quell'enorme ragazzo dell'undici. Cato era lontano.
Potevo solo sperare che vincesse gli Hunger Games. Pensai alla serata in cui mi disse che non mi voleva uccidere.
Sorrisi, e morii sorridendo avendo esaudito il desiderio di Cato.
"Ca...to"
.:.Cato.:.


"Mi offro volonatrio come tributo!"
Subito dopo Clove si offriva. Ero soddisfatto. L'avevo osservata addestrarsi, era una brava assassina.
Sorrisi verso di lei, ma non sembrò notarlo.
Il suo sorriso era finto quanto il mio per il popolo della capitale. Tutta gente finta e molto insolita. Salutavamo mentre il treno era ancora in corsa. La lotta agli sponsor per noi favoriti era già cominciata.
"Sai, non voglio ucciderti, spero lo faccia Marvel o Glimmer al mio posto."
Perchè lo avevo detto? Cosa era lei per me? Un'amica, una sorellina più piccola o qualcosa di totalmente differente? Ma la sua risposta mi fece diventare ancora più rosso. Lei sapeva cosa eravamo noi due? Io non ne avevo idea. Non dicemmo altro.
La ragazza del sei mi guardava terrorizzata. Aveva le spalle contro una roccia, le mani sugli occhi per non guardare e urlava. Non mi faceva pietà. Un tributo come un'altro.Feci affondare la mia spada nella sua carne e sentii il colpo di cannone. Clove mi chiamava, corsi verso di lei senza avere il tempo di pulire l'amata compagna spada. "Sai trovare la dodici?"
Lui annuì.
"Lo portiamo con noi, Dove sono Marvel e Glimmer?" Ce ne andammo a cercarli, Clove in testa il dodici tra di noi e io in fondo.
Clove mi urlava di scappare, mi bastò aprire un'occhio per capire il motivo. Insetti del cavolo. Glimmer era rimasta in dietro. Peccato era carina, ma non glielo dissi mai, si sarebbe montata la testa.
"Clove"
Correvo ma non avrei mai fatto in tempo. Lei continuava ad urlare il mio nome, ero lontano.
"Cato!"
La sua voce che mi chiamava era sempre più debole. Poi non la sentii più.
Ora ero morto.
  
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