-Gerard, Mikey, su! Non vorrete tardare proprio oggi, spero! Fantastico. Dirà così tutte le mattine dei prossimi nove mesi. Spero solo che quest’anno cambi qualcosa. Con Gee nella stessa scuola, forse Billie e i suoi smetteranno di…beh, devo essere allegro oggi. Mi infilo un jeans e andiamo. Sulla strada, cerco di trovare un modo per parlare a mio fratello, ma lo fa prima lui. –Mikey, devo farti un discorsetto. -Sì?-Vedi…negli ultimi anni le cose sono un po’ cambiate. Te ne renderai conto, e sei pregato di tacere con la mamma. Due regole: tenta di passare inosservato finché non te lo dico io e ricorda sempre di essere un Way. –Cosa dovrei nascondere alla mamma? Gerard, io…-Ssh…Siamo arrivati a casa di Ray. Avrò visto quel ragazzo si e no dieci volte, in tre anni, ma mi sta simpatico. Lo vedo scendere. Una maglietta nera e un jeans. Esattamente come mio fratello. Esattamente come me, dato che nostra madre non ha intenzione di capire che a volte potrei anche avere addosso qualcosa che non abbia già avuto Gee. Mentre penso a cosa possa esserci di così strano nell’adolescenza di mio fratello, siamo arrivati al cancello della Emily Dickinson High School. –Senti adesso voi matricole dovete andare lì, ci vediamo Mikey…-Mi indica una specie di zona accoglienza, c’è già qualche altro studente. -Ok Gee, ci vediamo all’intervallo-Non chiamarmi Gee e…buona fortuna, fratellino. Ok, adesso sono definitivamente solo. Ho bisogno del mio iPod…infilo le cuffiette e il mondo sparisce lentamente dietro le note di David Bowie. –Spilungone, attento quando cammini! Wow. Manco cinque minuti qua dentro e già faccio danno. –Scusa, non volevo, davvero…-Tranquillo, sono nervoso anch’io…Comunque piacere, Frank. Frank Iero- dice il ragazzo davanti a me, sfoderando un sorriso a 32 denti e mettendo in luce un piercing -Piacere mio,  Mikey Way. Credo che questo nanetto che ho di fronte si rivelerà interessante.  
 
 
Ma quanto ci mette Gerard? Spero non sia in ritardo per colpa del fratello…Anzi, è impossibile, quel ragazzino è un secchione, non arriverebbe mai in ritardo il primo giorno di superiori. Simpatico, però. –Ray, sono arrivati i tuoi amichetti! Ma perché mia madre deve sempre essere così imbarazzante? Mentre scendo le scale, penso a quello che faremo oggi io e Gerard. Osserveremo le matricole…Sarà divertente. Devo ricordarmi di evitare la Dirnt, dopo quello che è successo col figlio, appena mi vede mi sospende. Non faccio in tempo a fare un quadro preciso di cosa dovrò fare oggi, che siamo già arrivati. Gerard saluta il fratello, e conoscendolo capisco quanto gli voglia bene. Sembra un duro, Gee (odia essere chiamato così), e sotto molti aspetti effettivamente lo è, ma sotto sotto è un ragazzo d’oro. Molto sotto. Ehi, un momento: chi è quello splendore che scende da quel SUV? Sarà un anno interessante…