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Autore: L Haru    12/06/2012    2 recensioni
Capitan America non ha mai odiato ne amato la sua divisa, nonostante abbia sempre rispettato quel simbolo che è la bandiera americana.
Ma qualcuno, al contrario di lui, trova che quei colori davvero non gli donino.
IronMan/CapitanAmerica. one-shot demenziale ;D Buona lettura!
Genere: Comico, Demenziale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Una piccola one shot, decisamente stupida, sul vecchietto e l'Idiota. Dicasi Captain America e Tony Stark (as Iron Man, guys!)
That's all, hope you'll enjoy!
Spero vi piaccia, recensite ;D



Steven non aveva mai ritenuto nessun colore più.. virile di altri. Non aveva mai guardato in modo diverso il rosso, il giallo, il blu o il viola, li aveva sempre ritenuti allo stesso livello.
Ma il rosa.
Il rosa no. Quello no.
Tutto, ma il rosa, no.
Guardò malinconico la sua tuta, che da blu, bianca e rossa, era diventata rosa, rosa scuro, e fucsia violento, e mentre, ben oltre l'ora di cena, si recava a casa Stark, ripensò alla scena che gli si era proposta davanti poche ore prima.
"Ehi, Clint, sai se la lavatrice ha finito di girare?" ebbene si signori, anche i Vendicatori si fanno il bucato, e allo stesso modo hanno le mani troppo bucate per permettersi un appartamento ciascuno: quindi vivono tutti insieme. Tutti meno Tony Stark, ovviamente.
"Mhn, Bruce sta stendendo i panni in balcone"
Il Capitano si recò quindi ad aiutare l'omone verde a sistemare i vestiti, e allora lo vide sollevare quella che aveva tutta la forma della sua tuta.
Mannò, doveva essere un vestito di Natasha, anche se non l'aveva mai vista indossare il rosa...
"Bruce, che è quella roba?"
Lo scenziato si voltò guardando in alto verso il capitano, con uno sguardo confuso gli mostrò la sua divisa, compeltamente rosa.
...
Con scritto "Tony è stato qui" su una chiappa. In rosso ciliegia, per altro.
...
Lo avrebbe ucciso.


Tornando al presente...
"TONY, APRI QUESTA MALEDETTA PORTA!"
Stark stava lavorando. Aveva la fiamma ossidrica e la teneva stretta con una mano ben guantata, mentre con l'altra si asciugava la fronte velata di sudore, la maschera sollevata sopra i capelli, e la canottiera nera, aderente, che mostrava il suo cuore.
Steve l'aveva sempre visto così, quell'aggeggio. Come il suo cuore. E l'aveva sempre affascinato.

Stark si era sempre mostrato come un duro, cinico uomo di scienza, senza cuore ne dolcezza, eppure il suo cuore era li, tutti potevano vederlo, ma nessuno sembrava tenerlo in considerazione.
"Questa, che diavolo significa?" Ringhiò, tornando a concentrarsi sulla questione riguardo a cui era venuto a discutere, e non a quanto sexy fosse Stark.
"Oh, quella. Credo che il rosa ti doni di più, Capitano" e poi il solito ghigno bastardo. E terribilmente sexy.
.. non poteva venirgli duro ora, no, no e ancora no. Controlati, Steven!
"Forza forza Stevie, non fare quella faccetta o i bimbi d'america si spaventeranno"
Rogers strinse nel pugno la tuta, già pronto a suonargliele di santa ragione, quando quello si spostò dalla porta, in un invito a entrare, e si diresse in cucina.
"Jarvis prendi"
Massì, in fondo è da tutti lanciarsi alle spalle una fiamma ossidrica aspettando che il proprio computer la prenda. Non che Jarvis avesse fallito.
I guanti e la maschera vennero invece abbandonati su un ripiano della cucina, mentre Tony versava in due bicchieri dello champagne.
Non si aspettava davvero che il biondino arrivasse a tanto. Non l'aveva mai visto così su di giri, e la cosa lo divertiva, molto.
"Champagne, Capitano?"

Fu la goccia che fece trabboccare il vaso, Rogers battè il pugno chiuso sul ripiano della cucina, infuriato nel non essere preso sul serio, ed emise quello che sembra il ringhio di un leone feroce dal fondo della gola.
"Sistema quella fottuta tuta."
"E cosa sono, la bella lavenderina? Anche se tu in effetti squattrinato come sei potresti somigliare a uno dei poveret-"
Un bel pugno ben assestato e anche Tony Stark può essere azzittito.

Ah, grazie Dio, per queste piccole gioie!
Se le diedero di santa ragione, per un po', e alla fine si ritrovarono ansimanti, vicini, sudati, Tony con le costole che facevano un male bestiale, e il Capitano con il labbro spaccato.
E si saltarono letteralmente addosso.
Si baciarono con tanta foga da soffoccare, come se stessero ancora combattendo, e Tony spinse Steven verso la camera da letto, sbattendolo in malo modo sul letto.
"Non sei un verginello, vecchietto?"
"Dio ma chiuditi quella bocca" Ringhiò il biondo, sbattendo Stark sotto di se e baciandolo di nuovo, con foga, mentre freneticamente lo spogliava, e veniva spogliato dall'altro.

Qualche tempo dopo, la routine era cambiata.

Nell'appartamento degli Avangers la quiete regnava sovrana, come anche prima del resto, ma al contrario, a casa Stark era presente un nuovo elemento, che rendeva meno utile Jarvis, talvolta.
Quando Steven si svegliava, verso le sei, Tony era già chiuso nel suo laboratorio a saldare, programmare e macchinare con i suoi affari e lui, pacato, preparava per se e per l'Idiota la colazione. Lo chiamava verso le sette, mangiavano insieme qualcosa, e poi puntualmente si litigavano la doccia, finendo per farla insieme, e sopratutto per farci altro, in quella doccia.
E il resto è storia.

   
 
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