Ma spesso si nascondeva dietro una maschera, e la sua vera identità usciva solo di rado.
Lei odiava stare sola, i suoi genitori le avevano addirittura preso un criceto. Ma a lei non importava. Certo, gli voleva bene, ma un animaletto non poteva colmare il suo vuoto.

Lei non era cattiva, e non lo sarebbe mai stata.
Non voleva fare del male a nessuno.
Lei era brava.

Se li era tinti i suoi capelli. Perché? Per sembrare più forte, più audace, più simpatica?
Lo credeva.
Quando era arrabbiata usciva la sua parte peggiore.
Ma solo quelle rare volte. E spesso non le piaceva.

Non le sembrava giusto.
Non le sembrava appropriato.

Ma adesso doveva trovare qualcuno. Qualcuno che poteva farla sentire protetta e non più da sola.
Ma nessuno le andava bene, perché lei non riusciva a fidarsi?
Troppi raggiri aveva subito, troppi inganni aveva represso buttandoli giu da un dirupo costruito con il rimorso.

Poi arrivò lui.
Mike.

Lei non sapeva se fidarsi. Non sapeva se lui faceva sul serio.
Erano ancora troppo giovani per decidere. E il fiume non scorre mai nel senso in cui vogliamo noi.

Lui era strano. Ma a lei non dispiaceva.
Solo che era combattuta. Una volta gli appariva davanti il ragazzo perfetto, e un attimo dopo si rivelava un mostro.
Loro lo chiamavano Vito.

Zoey odiava Vito.

Zoey amava Mike.

Zoey era confusa, forse troppo.
Poi subentrò Scott.
E da li quasi tutto cambiò.

Mike odiava Scott. E Scott odiava Mike.
Ma per vincere il gioco doveva far separare l'allegra coppietta.
E ci riuscì.

La parte più nascosta della ragazza dai codini ramati si liberò dalla sua gabbia.
Zoey odiava Scott, ora più che mai.
Mike se ne era andato, e a lei questo non piaceva.

Lei non doveva essere più sola, finalmente aveva trovato qualcuno, qualcuno che valeva 5.

E alla fine, se questa è la fine...
Zoey non fu più sola.