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Autore: four    13/06/2012    5 recensioni
Fece fare un giro al tamburo della rivoltella, dopodiché chiuse l'arma da fuoco, la puntò alla testa e premette il grilletto, sotto gli sguardi attenti e ansiosi degli altri giocatori.
Genere: Drammatico, Malinconico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Russian roulette

Sudava.

Sudava e tremava.
I suoi capelli color grano erano ormai zuppi.
Le goccioline di sudore gli grondavano dalla fronte.
Le mani, poggiate sui jeans, non stavano ferme.
Era agitato.
Aveva paura, il suo cuore batteva all'impazzata. Aveva paura, ma non si arrendeva, ormai non aveva più nulla da perdere: la ragazza che amava era partita, perché i suoi genitori non le permettevano di stare con uno come lui.
Per lui, lei era la sua ancora di salvezza.
Lo tirava su di morale anche quando nessuno ne sarebbe stato capace. Lo faceva ridere, lo faceva distrarre dai suoi problemi.
Per lui, lei era il suo tutto. Erano ormai passati quattordici mesi da quando lei se ne andò e in questi interminabili quattordici mesi, i più brutti della sua vita, non si sentirono neppure per telefono. Non era mai piaciuto ai genitori della ragazza, ma non pensava fossero capaci di fare questo a lui. A loro, perché anche la ragazza amava Justin in una maniera incredibile.

Il padre di Justin, da quando sua moglie, Pattie, era morta, si ubriacava ogni notte e picchiava il figlio. Pensava che lui fosse la rovina di tutto, pensava che lui fosse la causa della morte della moglie.
Aveva passato più notti in carcere per guida in stato di ebrezza, ma se ne fregava. Al padre, se così si poteva definire, non importava minimamente del figlio.
Non importava del fatto che soffrisse costantemente anche lui. Del fatto che non aveva più amici da quando la mamma era andata via. Adesso la voleva raggiungere, almeno lì sarebbe stato bene. Pensava.

Anche se avesse voluto, ormai era troppo tardi per tirarsi indietro. Aveva accettato la sfida, e sperava con tutto se stesso che gli capitasse il proiettile per mettere fine alla sua stupida ed inutile vita.
Non avrebbe mai avuto il coraggio di suicidarsi, così prese al volo l'occasione che gli capitò. Pensava che se gli fosse capitato il proiettile, non era un vero suicidio. Era solo sfortuna agli occhi degli altri, ma per lui era ciò che desiderava.
Non sopportava più quel dolore, il più grande dolore che si può provare. Era solo. Non sarebbe importato a nessuno se fosse vivo o morto.
Fece fare un giro al tamburo della rivoltella, dopodiché chiuse l'arma da fuoco, la puntò alla testa e premette il grilletto, sotto gli sguardi attenti e ansiosi degli altri giocatori.

Nero.
Era ciò che voleva, e finalmente, dopo tanti anni, si sentì bene. Stava in pace con se stesso.



Ciao!
Sono consapevole del fatto che sia una cosa orribile e induce alla depressione, ma sono stata ispirata da Russian Roulette di Rihanna e siccome non ho nulla da fare, ho deciso di sputtanarmi nuovamente lol
Se volete lasciate una recensione, ne sarò felicissima (:

Ronnie - @hesmystrength
   
 
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