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Autore: Gigiachan    31/12/2006    6 recensioni
Questa FF è AU e OOC. I personaggi sono Ranma e Akane,il Sig. Genma e Nodoka. Moooooolto romantica!!!Poi non dite che non vi avevo avvertiti...
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: Alternate Universe (AU), OOC | Avvertimenti: nessuno
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-E’ finita allora…posso sapere almeno perché?-
Una ragazza dai begli occhi color cioccolato aspettava la risposta alla sua domanda con uno sguardo d’accusa nel viso…il giovane, di fronte a lei, aveva il volto rivolto altrove…gli occhi tristi…ma a lei non importava…non in quel momento…
-Siamo troppo diversi Akane…-
-Ranma, ma cosa stai dicendo??Cosa?Con tutto quello che abbiamo passato insieme?Con tutto ciò che c’è stato tra di noi??-
-Akane…queste sono parole giuste, ma dette alla persona sbagliata…noi non siamo fatti per stare insieme…siamo una coppia sbagliata…-
-Quindi tu saresti sbagliato per me…o sono io sbagliata per te?Ammettilo…non aver paura di ferirmi…perché lo hai già fatto…-
Il ragazzo si girò verso di lei…ma non riuscì a sostenere lo sguardo di quegli occhi carichi di rabbia e delusione…^^Akane…mi dispiace…ti amo tanto, davvero…ma ti farei solo soffrire…^^
-Ok!!Come vuoi….forse hai ragione…io non sono la persona giusta per te e…tu non lo sei per me…Va bene…sappi che questi mesi passati con te, sono stati i migliori della mia vita…ma, evidentemente, non è lo stesso per te…dovevo immaginarlo…probabilmente hai capito che Shan-poo o Ukyo…sono meglio di me, vero?-
Ranma guardò la donna che amava con tutto se stesso…quanta freddezza c’era nelle sue parole…non l’aveva mai sentita così…indifferente…
-Akane…non è così…lo sai che loro non contano niente per me!-
-Già…così come non conto niente io…poverette!Ora ho capito cosa provano!Bè addio…dai un bacio ai tuoi da parte mia…-
-Ma puoi venirli a trovare quando vuoi!!Solo perché tra noi non è funz…- la giovane lo interruppe.
-No…non mi servirebbe a niente venire a casa tua, anche se fosse solo per i tuoi…mi sembrerebbe una presa in giro, una bugia…-
-Akane…non volevo che le cose andassero così…- le fece lui in un sussurro…
-No, non volevi…ma è andata così…ciao Ranma…- con queste ultime parole, la ragazza si girò e iniziò a camminare senza una meta…cercando, in tutti i modi, di non pensare a lui…a lui che l’aveva lasciata senza una vera motivazione; a lui che, molto presto, si sarebbe buttato tra le braccia di qualche bella biondina con le gambe sotto il mento…a lui che l’aveva abbandonata…ora era sola…sola davvero…

-Ciao mamma, Ciao papà…- fece Ranma con voce atona…
La donna che stava leggendo il giornale, alzò il viso per osservare suo figlio…il suo bambino ormai diventato un uomo…e si chiese come mai avesse l’aria così triste…si girò verso il marito per capire dalla sua espressione se fosse arrivato a una qualche conclusione…ma lo vide intento a rimbambirsi davanti al televisore; così gli tirò un calcio sotto il tavolo!
-Ahi!!-
-Genma!Guarda Ranma…non trovi che sia triste?- gli fece la moglie in tono apprensivo…
-Oh Nodoka!!Ti preoccupi troppo!!Avrà solo avuta una giornata un po’ no…lascialo in pace!!Quando avrà bisogno d’aiuto, verrà a cercarci!-
-Sei il solito!!Cavolo!Non vedi che tuo figlio è proprio giù di morale?Non ha avuto una giornata no!!-
L’uomo guardava la moglie con un sorriso stampato sulla faccia che voleva dire “Non cambierai mai…”… la moglie lo interpretò allo stesso modo; così gli sorrise maliziosamente, lasciandosi alle spalle il recente e minuscolo litigio e si diresse nella camera del figlio…quando bussò alla porta, si sentì rispondere con un disinteressato avanti.
Entrata nella camera, si guardò intorno…com’era passato il tempo…prima, la camera era di un tenero azzurro, piena di peluche e macchinine; ora, alle pareti, vi erano attaccati vari poster e di pupazzi non c’era la minima traccia…solo alcune macchine messe in fila su una piccola mensola ricordavano l’infanzia del bel giovane col codino che, seduto sul letto, sfogliava con poco interesse una rivista…
-Ciao mamma…hai bisogno di qualcosa?-
-Si, in verità…vorrei sapere se tu sei mio figlio o se sei un alieno molto triste che ha preso il suo posto…-
-Se ti rispondessi che sono un alieno, mi coccoleresti senza pensare che io sia un mammone?-
-Oh tesoro, vieni qua e dimmi cos’è successo…-
Il ragazzo si fece abbracciare dalla madre e, preso un po’ di coraggio, le disse:
-L’ho lasciata mamma…-
-Chi hai…oh!Ho capito…ehm…posso sapere il perché?-
-E’ quello che mi ha chiesto anche lei…mamma ho capito che siamo troppo diversi…io non sono il ragazzo giusto per lei…e non voglio vederla soffrire…non lei…-
La donna osservò il volto depresso del figlio…e se ne rattristò molto…^^Non è giusto che due ragazzi come loro soffrano…non se posso aiutarli…^^
-Sai Ranma…tuo padre non è la persona giusta per me…-
-Coosa?Ma mamma…-
-Aspetta tesoro, fammi finire…poi potrai dire la tua…ok?Allora…tuo padre non è la persona giusta per me…e questo l’avevo capito dopo un anno che stavamo insieme…odiavo la sua ossessione per i francobolli…Mi chiedevo come poteva spendere metà stipendio per un pezzo di carta grande quanto una moneta…detestavo quando cantava stonando sotto la doccia…ti giuro: la vita con lui per me era diventata insopportabile…così decisi di lasciarlo…-
Nodoka si divertiva a veder mutare il viso di Ranma dopo ogni piccola rivelazione…
-Lo lasciai un giorno al parco…il nostro parco…-continuò- quello in cui ci eravamo dati il primo bacio…E gli dissi praticamente le stesse cose che tu hai detto ad Akane…che lui era la persona sbagliata per me e che andare avanti con la nostra storia sarebbe stato inutile…Lui era rimasto indifferente a ciò che gli avevo rivelato…come se gli avessi suggerito di andare a prendere un gelato…mi continuò a guardare per un po’, poi mi diede le spalle, andò a casa, fece le valige e se ne andò dalla nostra abitazione e dalla mia vita…
Bè Ranma…ti dico solo che passai 2 mesi d’inferno!!All’inizio è stato bello…avevo di nuovo la mia libertà…nessun francobollo in giro per casa, niente canti stonati…ma, man mano che il tempo passava…mi resi conto che senza tuo padre…io non ero niente…capii che le cose che più mi davano fastidio di lui, erano quelle che mi mancavano di più…mi resi conto che ero una stupida e che avrei dovuto riconquistarlo in tutti i modi…Ma tuo padre mi battè sul tempo…
Ero sul divano, un giorno, a piangere su una nostra fotografia in cui lui mi dava un bacio sulla guancia, quando suonò il campanello…era lui…non mi fece neanche parlare…mi porse una scatolina di due colori, i nostri: bianco e verde…io l’aprii e, sorpresa delle sorprese, dentro vi era un francobollo!Devo ammettere che il mio primo pensiero fu di mangiarmelo e sbattere la porta in faccia a tuo padre, ma lui, leggendomi nel pensiero, mi disse di guardarlo bene prima di commettere qualsiasi pazzia…infatti, quello era un francobollo speciale…-
Arrivata a questo punto del suo racconto, Nodoka fu sopraffatta dai ricordi e dalla commozione…e singhiozzando, continuò –Sul francobollo c’era la foto mia e di tuo padre e sotto c’era scritto “Persona sbagliata, vuoi sposarmi?”…la cerimonia si svolse di lì a un mese…e ancora oggi io continuo a dire che tuo padre è la persona sbagliata…ma lui è la MIA persona sbagliata…senza la quale la mia vita non avrebbe senso…detesto quando canta sotto la doccia, quindi cerco di ridurne gli effetti andando a cantare con lui…e i francobolli…bè: quelli sono una cosa a parte…visto che ora sono un’appassionata anch’io di piccoli pezzettini di carta!!
Ranma…tutto questo non so se ti ha aiutato…forse ha risposto a qualche domanda oppure ti ha incasinato ancora di più…ora spetta a te decidere che cosa fare…-
Ranma era rimasto sconvolto dalle rivelazioni della madre…
-Ho fatto l’errore più grande della mia vita!!Ma come ho fatto!?-
-Tesoro…l’amore che provi per lei ti ha spaventato…vero?Ranma non devi avere paura di ciò che provi…ammettere i tuoi sentimenti è un segno di forza, non di debolezza…se ciò che ti scorre dentro è vero, puro…non te ne devi mai vergognare…e soprattutto non devi allontanare le persone che ti amano veramente…-
-Sono uno stupido vero?- fece il ragazzo con la testa bassa, le lacrime agli occhi…
-Oh si, figlio mio…ma forse sei ancora in tempo…-
Ranma guardò sua madre negli occhi, animato da una nuova speranza e, dopo averle dato un bacio e sussurratole un grazie, uscì di casa, prese il motorino e si diresse verso casa di lei, senza neanche guardare dove andava…^^Akane, aspettami!!Ti prego…sto arrivando…^^
Ma………..


Ranma vedeva tutto nero…non sentiva niente…attorno a lui regnava il nulla…la testa gli martellava, il cuore batteva così piano che sembrava volesse fermarsi…poi sentì una voce…una voce bellissima…quella di lei…che lo chiamava, che gli diceva di andare verso di lei…ma più le si avvicinava, più sentiva dolore…voleva urlarle che non ci riusciva, che faceva troppo male…ma dalla sua bocca non usciva niente…nessun suono…sentiva solo il dolore che lo attanagliava e la splendida voce di Akane…^^Ce la devo fare!^^ continuava a ripetersi…poi la luce lo avvolse e il suo mondo ritornò buio…

-Si sta svegliando, Nodoka!!Guarda!!-
Ranma, con fatica, aprì gli occhi…la prima persona che vide fu suo padre, che gli stringeva la mano e gli sorrideva con le lacrime agli occhi…
La testa gli pulsava, ma si sentiva meglio…meglio di prima…meglio di quando c’era solo buio…un brivido gli percorse la schiena…guardò alla sua destra e vide sua madre che piangeva per la gioia di vedere suo figlio sano e salvo…
-Dove sono?Cos’è successo?- fece Ranma, sentendosi a disagio…
-Sei in ospedale, tesoro…hai avuto un incidente in moto…-
-Ah…- il ragazzo, con fatica, si tirò su a sedere…e incontrò i suoi occhi…Akane era lì…con il viso pallido, lo sguardo che si perdeva nel suo…i suoi occhi erano colmi di lacrime, ma comunque freddi…Per la seconda volta in pochi minuti, Ranma sentì quel brivido scorrergli lungo la schiena…
La madre, avendo capito tutto, disse al marito di andare a prendere da mangiare per il loro affamato figlio…(N: Amore vieni!Ranma avrà fame!Andiamogli a prendere qualcosa! G: Ma io voglio stare con lui!!Dopo mangerà!! N: GENMA!!!!Muoviti!! G: Ok, ok!)lasciando così i due giovani da soli…soli per potersi spiegare e chiarire…nessuno dei due parlò per almeno un quarto d’ora…poi lei si alzò, gli si avvicinò…e, dopo averlo guardato, gli tirò una sberla…
Ranma si toccò la guancia in fiamme e si domandò il perché di quel gesto…
-Non farmi mai più preoccupare così!!Mi hai capita?Altrimenti ti ammazzo!!-
Ranma iniziò a ridere come un bambino…quanto gli era mancata!!Come aveva anche solo pensato di poter rinunciare a lei??Era davvero pazzo…
-Akane…io…- la ragazza non gli permise di finire…gli si gettò addosso, abbracciandolo con tutte le sue forze, come se non volesse staccarsi mai più…
-No ti prego, non dire niente…Oddio…quanto paura ho avuto…- disse tra i singhiozzi- ho temuto di non vedere più i tuoi occhi, di non sentire più la tua voce…Eh no caro mio!!Mi dispiace…ma io senza di te non vivo…non mi importa quello che dirai!!Ma devi stare a sentirmi!!Tu non mi puoi lasciare…non puoi…io e te siamo fatti per stare insieme…se c’è qualcosa di me che ti da fastidio, cercherò di cambiare…ma ti prego…io non riesco a immaginare la mia vita senza di te…io ti amo…sei stato il mio primo uomo…l’unico che abbia mai amato…e io non voglio lasciarti andare via…-
-Akane…-
-No fammi finire…lo so che per te non è lo stesso…e non ti chiedo di accettarmi subito…ma di darmi almeno una seconda possibilità…-
-Akane…-
-Aspetta…lo so che ci sono ragazze migliori di me che fanno a gara per averti…ma ti prego di dare a me una seconda possibilità…-
-Ti amo…-
-Per fav…c-cosa hai detto?-
-Hai capito bene…sono stato uno stupido…quando ho avuto l’incidente, stavo venendo da te per dirti che lasciandoti, avevo fatto la cosa più stupida della mia vita…perché io senza di te sono niente…perché tu sei il mio completamento…ti amo Akane…ti amo da così tanto tempo…ti amo anche da prima che ci conoscessimo…puoi perdonarmi? Tu non sei la persona sbagliata…tu sei la persona più giusta che esista…e non intendo perderti perché ho paura…-
-Ranma…ripetilo…- gli fece lei, singhiozzando a più non posso…
-Cosa?-
-Che mi ami…ripetilo ancora e ancora…e non smettere mai di dirmelo…-
-Ti amo…- lui le si avvicinò e le diede un lungo bacio…assaporò di nuovo il gusto delle sue labbra che sapevano di lacrime…quanto gli era mancata…gli sembrava di non vederla da una vita…
-Akane…vorresti passare la tua vita con me?Vorresti invecchiare con me, ritrovarti in una notte d’inverno, davanti al camino, con un vecchio stupido, ma disperatamente innamorato di te?...Mia dolce Akane…vorresti diventare la mia signora?-
-Oh Ranma…non chiedo di meglio…- e suggellarono la loro promessa con un altro lunghissimo bacio…un bacio che in quel giorno valse più di altre parole, più di altri chiarimenti…un bacio solo loro…

Il matrimonio si svolse dopo 3 settimane…Akane era una sposa bellissima…il bianco le donava…e poi il suo viso era felicità allo stato puro…e Ranma aveva uno sguardo così innamorato, da farle vacillare le gambe per tutta la cerimonia…in quel giorno di festa, si erano riunite in chiesa più di 200 persone, ma, in realtà, esistevano solo loro due…loro due che si amavano…loro due che si volevano…loro due insieme…nella buona e nella cattiva sorte, in ricchezza e in povertà…
E neanche la morte li potrà separare…neanche la morte…perché il loro amore era vero, era puro…era la vita stessa…


  
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