-E’ finita allora…posso sapere almeno
perché?-
Una ragazza dai begli occhi color cioccolato aspettava la risposta alla
sua domanda con uno sguardo d’accusa nel viso…il
giovane, di fronte a lei, aveva il volto rivolto altrove…gli
occhi tristi…ma a lei non importava…non in quel
momento…
-Siamo troppo diversi Akane…-
-Ranma, ma cosa stai dicendo??Cosa?Con tutto quello che abbiamo passato
insieme?Con tutto ciò che c’è stato tra
di noi??-
-Akane…queste sono parole giuste, ma dette alla persona
sbagliata…noi non siamo fatti per stare
insieme…siamo una coppia sbagliata…-
-Quindi tu saresti sbagliato per me…o sono io sbagliata per
te?Ammettilo…non aver paura di
ferirmi…perché lo hai già
fatto…-
Il ragazzo si girò verso di lei…ma non
riuscì a sostenere lo sguardo di quegli occhi carichi di
rabbia e delusione…^^Akane…mi
dispiace…ti amo tanto, davvero…ma ti farei solo
soffrire…^^
-Ok!!Come vuoi….forse hai ragione…io non sono la
persona giusta per te e…tu non lo sei per me…Va
bene…sappi che questi mesi passati con te, sono stati i
migliori della mia vita…ma, evidentemente, non è
lo stesso per te…dovevo immaginarlo…probabilmente
hai capito che Shan-poo o Ukyo…sono meglio di me, vero?-
Ranma guardò la donna che amava con tutto se
stesso…quanta freddezza c’era nelle sue
parole…non l’aveva mai sentita
così…indifferente…
-Akane…non è così…lo sai
che loro non contano niente per me!-
-Già…così come non conto niente
io…poverette!Ora ho capito cosa provano!Bè
addio…dai un bacio ai tuoi da parte mia…-
-Ma puoi venirli a trovare quando vuoi!!Solo perché tra noi
non è funz…- la giovane lo interruppe.
-No…non mi servirebbe a niente venire a casa tua, anche se
fosse solo per i tuoi…mi sembrerebbe una presa in giro, una
bugia…-
-Akane…non volevo che le cose andassero
così…- le fece lui in un sussurro…
-No, non volevi…ma è andata
così…ciao Ranma…- con queste ultime
parole, la ragazza si girò e iniziò a camminare
senza una meta…cercando, in tutti i modi, di non pensare a
lui…a lui che l’aveva lasciata senza una vera
motivazione; a lui che, molto presto, si sarebbe buttato tra le braccia
di qualche bella biondina con le gambe sotto il mento…a lui
che l’aveva abbandonata…ora era
sola…sola davvero…
-Ciao mamma, Ciao papà…- fece Ranma con voce
atona…
La donna che stava leggendo il giornale, alzò il viso per
osservare suo figlio…il suo bambino ormai diventato un
uomo…e si chiese come mai avesse l’aria
così triste…si girò verso il marito
per capire dalla sua espressione se fosse arrivato a una qualche
conclusione…ma lo vide intento a rimbambirsi davanti al
televisore; così gli tirò un calcio sotto il
tavolo!
-Ahi!!-
-Genma!Guarda Ranma…non trovi che sia triste?- gli fece la
moglie in tono apprensivo…
-Oh Nodoka!!Ti preoccupi troppo!!Avrà solo avuta una
giornata un po’ no…lascialo in pace!!Quando
avrà bisogno d’aiuto, verrà a cercarci!-
-Sei il solito!!Cavolo!Non vedi che tuo figlio è proprio
giù di morale?Non ha avuto una giornata no!!-
L’uomo guardava la moglie con un sorriso stampato sulla
faccia che voleva dire “Non cambierai
mai…”… la moglie lo
interpretò allo stesso modo; così gli sorrise
maliziosamente, lasciandosi alle spalle il recente e minuscolo litigio
e si diresse nella camera del figlio…quando bussò
alla porta, si sentì rispondere con un disinteressato avanti.
Entrata nella camera, si guardò
intorno…com’era passato il tempo…prima,
la camera era di un tenero azzurro, piena di peluche e macchinine; ora,
alle pareti, vi erano attaccati vari poster e di pupazzi non
c’era la minima traccia…solo alcune macchine messe
in fila su una piccola mensola ricordavano l’infanzia del bel
giovane col codino che, seduto sul letto, sfogliava con poco interesse
una rivista…
-Ciao mamma…hai bisogno di qualcosa?-
-Si, in verità…vorrei sapere se tu sei mio figlio
o se sei un alieno molto triste che ha preso il suo posto…-
-Se ti rispondessi che sono un alieno, mi coccoleresti senza pensare
che io sia un mammone?-
-Oh tesoro, vieni qua e dimmi cos’è
successo…-
Il ragazzo si fece abbracciare dalla madre e, preso un po’ di
coraggio, le disse:
-L’ho lasciata mamma…-
-Chi hai…oh!Ho capito…ehm…posso sapere
il perché?-
-E’ quello che mi ha chiesto anche lei…mamma ho
capito che siamo troppo diversi…io non sono il ragazzo
giusto per lei…e non voglio vederla soffrire…non
lei…-
La donna osservò il volto depresso del figlio…e
se ne rattristò molto…^^Non è giusto
che due ragazzi come loro soffrano…non se posso
aiutarli…^^
-Sai Ranma…tuo padre non è la persona giusta per
me…-
-Coosa?Ma mamma…-
-Aspetta tesoro, fammi finire…poi potrai dire la
tua…ok?Allora…tuo padre non è la
persona giusta per me…e questo l’avevo capito dopo
un anno che stavamo insieme…odiavo la sua ossessione per i
francobolli…Mi chiedevo come poteva spendere metà
stipendio per un pezzo di carta grande quanto una
moneta…detestavo quando cantava stonando sotto la
doccia…ti giuro: la vita con lui per me era diventata
insopportabile…così decisi di
lasciarlo…-
Nodoka si divertiva a veder mutare il viso di Ranma dopo ogni piccola
rivelazione…
-Lo lasciai un giorno al parco…il nostro
parco…-continuò- quello in cui ci eravamo dati il
primo bacio…E gli dissi praticamente le stesse cose che tu
hai detto ad Akane…che lui era la persona sbagliata per me e
che andare avanti con la nostra storia sarebbe stato
inutile…Lui era rimasto indifferente a ciò che
gli avevo rivelato…come se gli avessi suggerito di andare a
prendere un gelato…mi continuò a guardare per un
po’, poi mi diede le spalle, andò a casa, fece le
valige e se ne andò dalla nostra abitazione e dalla mia
vita…
Bè Ranma…ti dico solo che passai 2 mesi
d’inferno!!All’inizio è stato
bello…avevo di nuovo la mia
libertà…nessun francobollo in giro per casa,
niente canti stonati…ma, man mano che il tempo
passava…mi resi conto che senza tuo padre…io non
ero niente…capii che le cose che più mi davano
fastidio di lui, erano quelle che mi mancavano di
più…mi resi conto che ero una stupida e che avrei
dovuto riconquistarlo in tutti i modi…Ma tuo padre mi
battè sul tempo…
Ero sul divano, un giorno, a piangere su una nostra fotografia in cui
lui mi dava un bacio sulla guancia, quando suonò il
campanello…era lui…non mi fece neanche
parlare…mi porse una scatolina di due colori, i nostri:
bianco e verde…io l’aprii e, sorpresa delle
sorprese, dentro vi era un francobollo!Devo ammettere che il mio primo
pensiero fu di mangiarmelo e sbattere la porta in faccia a tuo padre,
ma lui, leggendomi nel pensiero, mi disse di guardarlo bene prima di
commettere qualsiasi pazzia…infatti, quello era un
francobollo speciale…-
Arrivata a questo punto del suo racconto, Nodoka fu sopraffatta dai
ricordi e dalla commozione…e singhiozzando,
continuò –Sul francobollo c’era la foto
mia e di tuo padre e sotto c’era scritto “Persona
sbagliata, vuoi sposarmi?”…la cerimonia si svolse
di lì a un mese…e ancora oggi io continuo a dire
che tuo padre è la persona sbagliata…ma lui
è la MIA persona sbagliata…senza la quale la mia
vita non avrebbe senso…detesto quando canta sotto la doccia,
quindi cerco di ridurne gli effetti andando a cantare con
lui…e i francobolli…bè: quelli sono
una cosa a parte…visto che ora sono
un’appassionata anch’io di piccoli pezzettini di
carta!!
Ranma…tutto questo non so se ti ha aiutato…forse
ha risposto a qualche domanda oppure ti ha incasinato ancora di
più…ora spetta a te decidere che cosa
fare…-
Ranma era rimasto sconvolto dalle rivelazioni della madre…
-Ho fatto l’errore più grande della mia vita!!Ma
come ho fatto!?-
-Tesoro…l’amore che provi per lei ti ha
spaventato…vero?Ranma non devi avere paura di ciò
che provi…ammettere i tuoi sentimenti è un segno
di forza, non di debolezza…se ciò che ti scorre
dentro è vero, puro…non te ne devi mai
vergognare…e soprattutto non devi allontanare le persone che
ti amano veramente…-
-Sono uno stupido vero?- fece il ragazzo con la testa bassa, le lacrime
agli occhi…
-Oh si, figlio mio…ma forse sei ancora in tempo…-
Ranma guardò sua madre negli occhi, animato da una nuova
speranza e, dopo averle dato un bacio e sussurratole un grazie,
uscì di casa, prese il motorino e si diresse verso casa di
lei, senza neanche guardare dove andava…^^Akane,
aspettami!!Ti prego…sto arrivando…^^
Ma………..
Ranma vedeva tutto nero…non sentiva
niente…attorno a lui regnava il nulla…la testa
gli martellava, il cuore batteva così piano che sembrava
volesse fermarsi…poi sentì una
voce…una voce bellissima…quella di
lei…che lo chiamava, che gli diceva di andare verso di
lei…ma più le si avvicinava, più
sentiva dolore…voleva urlarle che non ci riusciva, che
faceva troppo male…ma dalla sua bocca non usciva
niente…nessun suono…sentiva solo il dolore che lo
attanagliava e la splendida voce di Akane…^^Ce la devo
fare!^^ continuava a ripetersi…poi la luce lo avvolse e il
suo mondo ritornò buio…
-Si sta svegliando, Nodoka!!Guarda!!-
Ranma, con fatica, aprì gli occhi…la prima
persona che vide fu suo padre, che gli stringeva la mano e gli
sorrideva con le lacrime agli occhi…
La testa gli pulsava, ma si sentiva meglio…meglio di
prima…meglio di quando c’era solo
buio…un brivido gli percorse la
schiena…guardò alla sua destra e vide sua madre
che piangeva per la gioia di vedere suo figlio sano e salvo…
-Dove sono?Cos’è successo?- fece Ranma, sentendosi
a disagio…
-Sei in ospedale, tesoro…hai avuto un incidente in
moto…-
-Ah…- il ragazzo, con fatica, si tirò su a
sedere…e incontrò i suoi occhi…Akane
era lì…con il viso pallido, lo sguardo che si
perdeva nel suo…i suoi occhi erano colmi di lacrime, ma
comunque freddi…Per la seconda volta in pochi minuti, Ranma
sentì quel brivido scorrergli lungo la schiena…
La madre, avendo capito tutto, disse al marito di andare a prendere da
mangiare per il loro affamato figlio…(N: Amore vieni!Ranma
avrà fame!Andiamogli a prendere qualcosa! G: Ma io voglio
stare con lui!!Dopo mangerà!! N: GENMA!!!!Muoviti!! G: Ok,
ok!)lasciando così i due giovani da soli…soli per
potersi spiegare e chiarire…nessuno dei due parlò
per almeno un quarto d’ora…poi lei si
alzò, gli si avvicinò…e, dopo averlo
guardato, gli tirò una sberla…
Ranma si toccò la guancia in fiamme e si domandò
il perché di quel gesto…
-Non farmi mai più preoccupare così!!Mi hai
capita?Altrimenti ti ammazzo!!-
Ranma iniziò a ridere come un bambino…quanto gli
era mancata!!Come aveva anche solo pensato di poter rinunciare a
lei??Era davvero pazzo…
-Akane…io…- la ragazza non gli permise di
finire…gli si gettò addosso, abbracciandolo con
tutte le sue forze, come se non volesse staccarsi mai
più…
-No ti prego, non dire niente…Oddio…quanto paura
ho avuto…- disse tra i singhiozzi- ho temuto di non vedere
più i tuoi occhi, di non sentire più la tua
voce…Eh no caro mio!!Mi dispiace…ma io senza di
te non vivo…non mi importa quello che dirai!!Ma devi stare a
sentirmi!!Tu non mi puoi lasciare…non puoi…io e
te siamo fatti per stare insieme…se c’è
qualcosa di me che ti da fastidio, cercherò di
cambiare…ma ti prego…io non riesco a immaginare
la mia vita senza di te…io ti amo…sei stato il
mio primo uomo…l’unico che abbia mai
amato…e io non voglio lasciarti andare via…-
-Akane…-
-No fammi finire…lo so che per te non è lo
stesso…e non ti chiedo di accettarmi subito…ma di
darmi almeno una seconda possibilità…-
-Akane…-
-Aspetta…lo so che ci sono ragazze migliori di me che fanno
a gara per averti…ma ti prego di dare a me una seconda
possibilità…-
-Ti amo…-
-Per fav…c-cosa hai detto?-
-Hai capito bene…sono stato uno stupido…quando ho
avuto l’incidente, stavo venendo da te per dirti che
lasciandoti, avevo fatto la cosa più stupida della mia
vita…perché io senza di te sono
niente…perché tu sei il mio
completamento…ti amo Akane…ti amo da
così tanto tempo…ti amo anche da prima che ci
conoscessimo…puoi perdonarmi? Tu non sei la persona
sbagliata…tu sei la persona più giusta che
esista…e non intendo perderti perché ho
paura…-
-Ranma…ripetilo…- gli fece lei, singhiozzando a
più non posso…
-Cosa?-
-Che mi ami…ripetilo ancora e ancora…e non
smettere mai di dirmelo…-
-Ti amo…- lui le si avvicinò e le diede un lungo
bacio…assaporò di nuovo il gusto delle sue labbra
che sapevano di lacrime…quanto gli era
mancata…gli sembrava di non vederla da una vita…
-Akane…vorresti passare la tua vita con me?Vorresti
invecchiare con me, ritrovarti in una notte d’inverno,
davanti al camino, con un vecchio stupido, ma disperatamente innamorato
di te?...Mia dolce Akane…vorresti diventare la mia signora?-
-Oh Ranma…non chiedo di meglio…- e suggellarono
la loro promessa con un altro lunghissimo bacio…un bacio che
in quel giorno valse più di altre parole, più di
altri chiarimenti…un bacio solo loro…
Il matrimonio si svolse dopo 3 settimane…Akane era una sposa
bellissima…il bianco le donava…e poi il suo viso
era felicità allo stato puro…e Ranma aveva uno
sguardo così innamorato, da farle vacillare le gambe per
tutta la cerimonia…in quel giorno di festa, si erano riunite
in chiesa più di 200 persone, ma, in realtà,
esistevano solo loro due…loro due che si
amavano…loro due che si volevano…loro due
insieme…nella buona e nella cattiva sorte, in ricchezza e in
povertà…
E neanche la morte li potrà separare…neanche la
morte…perché il loro amore era vero, era
puro…era la vita stessa…