You're my hallelujah
“Le tue origini Rachel ? “ mi chiese la professoressa di Chimica .
Odio questa domanda .
Potrei stare a parlare delle mie origini per ore . Sono nata qui , ad Atlanta . Ma mia madre è italiana e mio padre americano . Il loro lavoro li ha portati a trasferirsi ad Atlanta dopo il matrimonio e li bhe , sono nata io . Rachel .
Sono una ragazza bassa , capelli castani , lievemente mossi , occhi castani . Sono molto magra . Ho sempre mangiato poco . Frequento il primo anno del liceo scientifico qui in città . Non sono affatto la tipica ragazza cheerleader, anzi . Ho pochi amici , mi fido di pochi . Sono sempre stata una ragazza solare , ma ultimamente una serie di problemi mi hanno portato a non esserlo più cosi tanto . Comunque c’è sempre qualcosa che mi tira su : la musica. Sono figlia unica ma ho un cane e un gatto .
Ultimo giorno di scuola...
7.00 a.m .
Mi alzo .
L’unica cosa che mi da la forza di alzarmi da questo fottuto letto è che è l’ultimo giorno di scuola . Mi siedo al tavolo ma non riesco a mangiare nulla , come al solito . “ Buon giorno tesoro “ dice mia mamma con la sua solita dolcezza . Il nostro rapporto non è dei migliori . Litighiamo sempre , ma le devo tutto : mi è sempre vicina .
Mi papà mi accompagna fin a scuola . “ Vai tesoro , ce la fai “ .
Ho avuto una serie di problemi e andare a scuola era abbastanza difficile . Mi siedo al banco e la professoressa di fisica entra e ci fa fare quello che vogliamo . Mi si avvicinano i miei amici e tutti indaffarati preparano i programmi per l’estate . La mia mente è un po assente e in parte presente .
Troppi pensieri mi tempestano : paure , ansie , dubbi e Justin . Justin chi ? Justin , Bieber il mio idolo .
Suona . Finalmente quella cazzo di campanella squilla . Esco e mi avvio verso casa . Abito in una piccola villa alla fine di un viale molto “ verde “ , cosa strana essendo al Atlanta .
Mangio , parlo con i miei , aggiorno twitter . “ ESCO MAMMA “ urlai.
Misi dei semplici Jeans una maglietta scura . Presi il telefono , l’ipod e, le cuffie e uscii .
Non avevo una meta ma mi piace sempre “ gironzolare “ per il mio isolato .
Cammino concentrata sulla musica ma anche su ciò che vedo .
Incontro sempre i soliti vicini : Derek con il suo cane , Destiny e dei signori anziani che si godono il sole e il venticello di inizio giugno.
Dieci minuti dopo giro l’angolo e noto un piccolo gruppo di persone : tre ragazzi fanno skateboard ( cosa che amo fare , ma non faccio spesso ) poi due donne che parlano tra di loro . Non li avevo mai visti nei paraggi e la cosa mi incuriosiva parecchio , lo ammetto . Li guardo , ma uno di loro mi colpisce per i suoi splendidi capelli biondi . Generalmente alcuni mi trovano bella altri mi insultano perché sono bassa , io mi faccio schifo . Zero autostima .
Cammino e noto che due ragazzi danno un colpo a quello dai “ bei capelli “ che mi fissa . Lo guardo , lui mi sorride , io ricambio .
Mi riporto la frangia sul viso , metto le cuffie e continuo a camminare . Mi giro , mi risorrise e io pure . Mi sentivo strana . Molto strana .
Ci vollero soltanto pochi minuti per tornare a casa .
La nausea cominciò a salire , avevo le farfalle nello stomaco . “ Rachel , non farti illusioni , non ti cagherà mai “ pensai . Lo so è sempre cosi . I ragazzi mi trattano bene magari per un po ma poi finiscono sempre per deludermi .
Ve l’ho detto , mi fido di poche persone .
Anyway , saltellai stranamente allegra fino a casa . Mi incuriosiva quel ragazzo , volevo sapere di più di lui . Anche se penso veramente che non ci sarei mai riuscita , insomma io ? Faccio schifo .