Seven years later 

(clicca sul titolo per capirci qualcosa di questa One-Shot. c:)

La dolce brezza che tira oggi a Los Angeles fa ondeggiare i miei capelli e mi distrae completamente da quello che ho intorno, finanche dal mio iPhone che sta squillando.
Rispondo.
- Amore! Dove sei? –
- Sono appena uscita dallo studio dell’editore, è tutto ok. Il libro uscirà il 18 Luglio. – Dico a Justin sorridente,
un po’ per come mi ha chiamata, un po’ per quello che è successo precedentemente.
- Al porto, fra dieci minuti! – Dice, poi chiude la telefonata. C’era casino, forse era la crew, al solito.
Guido fino al porto, esco dalla mia macchina e mi ritrovo sul marciapiede assolatissimo di una perfetta estate californiana, mi avvicino alla ringhiera e osservo il mare.
Quell’infinta distesa d’acqua mi ha sempre dato una calma inspiegabile, senso di “casa” e di libertà allo stesso tempo. Forse perché sono cresciuta in un paesino bagnato dal mare, forse perché è così e basta.
Mentre sono (di nuovo) assorta nei miei pensieri, qualcuno appoggia il viso sulla mia spalla e mi abbraccia da dietro. Bacio la guancia di quel qualcuno per poi girarmi ad abbracciarlo.
Mi allontano e lo osservo meglio.
Quello davanti a me è un Justin ventiquattrenne, biondo e con gli stessi occhi di sempre, solo più cresciuto.
Non ci vediamo da tanto tempo a causa dei troppi impegni, ma cerchiamo sempre di rimanere in contatto con telefonate, messaggi e videochiamate e di incontrarci appena possiamo,  anche se non è sempre semplice.
- Sei bellissima. – Mi dice sincero e spontaneo, come sempre,
con quegli occhi che parlano prima che la sua bocca a cuoricino si muova.
- Perché tutta questa dolcezza? Mi hai tradita forse? – Chiedo ridendo.
- Perché devi rovinare i miei momenti dolci? Cioè, i nostri, solo che sono io ad iniziarli. –
- Perché ti amo. – Gli sussurro. – Ti amo anch’io. – Risponde prima di baciarmi dolcemente.
Sento numerosi ‘click’ intorno a noi, ma Justin continua a stringermi a sé.
- Lyra! Justin! – Ci urlano poi i paparazzi. – State ancora insieme? –
- Sì, mi sembra ovvio. – Dice Justin prendendomi per mano e guidandomi per il marciapiede.
- Lyra, il tuo nuovo libro sta per uscire, il precedente è diventato un bestseller  in pochissimo … - Inizia uno degli intervistatori.– Complimenti, amore. – Mi sussurra Justin baciandomi una guancia.
- Ma complimenti a te, disco di platino in quanto? – Mi sorride, orgoglioso.
- Mentre tu, Justin, stai per iniziare il tuo tour. 
Praticamente siete una coppia super impegnata, come riuscite a vedervi? –  Conclude l’intervistatore.
- Grazie per tutti i complimenti, beh … - Guardo Justin.
- Quando abbiamo un attimo di respiro, ci incontriamo. – Conclude il biondo.
- Da quanto tempo state insieme? –
- Sette anni. – Rispondiamo.
- E ora vivete insieme? – Annuiamo.
- Beh, diciamo che sto vivendo solo io nella casa che abbiamo comprato,
visto che Justin non è stato mai in città. – Spiego ridacchiando.
- E ora, con il tour? Rimarrai ancora da sola? Sarà sicuramente più diff… - Justin lo interrompe.
- No, lei verrà con me. – Spiega.
- E la promozione del libro? – Chiede.
- Farò concerti in tante città in cui dovrà promuovere il libro e se le date saranno diverse, beh…
Va’ e poi torna. – Conclude Justin.
Prima che ci riempiano di domande, salutiamo e andiamo via.
Scendiamo in spiaggia e ci andiamo a sedere sulla sabbia, lontano da tutti.
- Non credevo ci fosse bisogno di chiederti di venire… - Inizia lui, grattandosi la testa.
E’ stupendo.
- Sì, insomma … Non ti lascio qui da sola, con tutti quei ragazzi che ti corrono dietro. Tu sei solo mia. –
- Ma quali ragazzi, Justin. – Dico dopo averlo baciato dolcemente.
Sbuffa. – Guarda che ci sono. – Mi informa.
- Solo che tu ami solo e unicamente me. – Conclude sorridendo.
- Ly, ti va di andare a casa? – Mi chiede. – Dopo ore e ore d’aereo più tutto il traffico … - Lo interrompo.    
- Ma sì, amore. Andiamo. – Ci alziamo e andiamo verso la mia macchina.
 
 
 
 





- Ti pare possibile che io non abbia mai dormito in questa casa? – Mi chiede ridendo.
- A quanto pare, sì. – Rispondo ridendo a mia volta. – Devo farti da guida? – Rido.
- Uhm … Possibile. – Mi risponde trascinando le sue valigie in casa.
Camminando davanti a lui lo porto al piano di sopra, per il corridoio.
- E’ questa camera nostra, giusto? – Mi chiede, aprendo una porta.
La spalanca e guarda all’interno. Rido.
Non sapevo con sicurezza quando sarebbe arrivato e non mi sono molto preoccupata di riordinare.
Il letto è sfatto, anche se quasi solo da un lato; la scrivania è sommersa da cavi di computer; il comodino dal mio lato del letto ha sopra la spina del mio carica batterie attaccato alla spina della corrente, una sveglia inusata e una abat-jour tutti amassati e, infine, sulla sedia della scrivania ci sono delle mie magliette e pantaloni.
Fa che non ci siano reggiseni, fa che non ci siano reggiseni.

- Ops. – Dico sorridendo mentre lui entra in camera. – E’ solo che sono uscita presto stamattina e poi … - Mi interrompe.
– Ehi, il disordine fa sembrare la casa vissuta e poi non mi importa. – Dice appoggiando la sua valigia davanti al letto.

E se c’era disordine quando ero sola, ora sarà un casino.
- Stavi scrivendo qualcosa in questi giorni? – Mi chiede, alludendo al Mac aperto sulla scrivania.
- Sì, sai ho pensato fosse carino scrivere una storia su di noi. Su come ci siamo conosciuti. – Rispondo imbarazzata.
- Mi piace come idea, hai già scelto un titolo? – Annuisco.
- ‘Cause you know, I’d walk in a thousand miles if I could just see you tonight. – Dico velocemente,
per poi farmi cullare dolcemente dalle braccia di Justin e dalle sue morbide labbra.













MY SPACE! :3


Ok, ora sono soddisfatta. :') Ho questa OS scritta nelle note dell'iPhone da prima che finissi la vera e propria storia, immaginate.
Ringrazio TUTTI quelli che hanno letto la mia FF, spero che anche questa OS vi sia piaciuta. :3
P.S. Se vi va, passate a leggere le mie due nuove storie. ;) 

Whit love,
Gra.

@___velius