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Autore: Reby80    14/06/2012    11 recensioni
Fanfiction su cosa potrebbe succedere dopo la quarta serie! Attenzione contiene SPOILER delle ultime puntate!
Genere: Angst, Erotico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Kate Beckett | Coppie: Kate Beckett/Richard Castel
Note: Lime | Avvertimenti: Spoiler! | Contesto: Quarta stagione, Nel futuro
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– Castle

La luce del giorno filtrava dalle tende della finestra direttamente sul viso dell’uomo che, sdraiato sul letto, fissava il soffitto bianco. 
Castle si passò le mani sugli occhi corrucciati quindi si guardò intorno, le lenzuola sfatte erano per terra, i suoi vestiti sparsi per tutta la stanza.
Sospirando si alzò, raccolse una maglietta e la infilò velocemente.  Si fermò un attimo appoggiando la mano sulla maniglia della porta con il viso pensieroso. Quindi uscì dalla stanza e si diresse verso la cucina del suo loft deserto.

La sera precedente

Rick Castle chiuse la porta della camera con più forza del necessario, facendo tremare la libreria accanto, quindi si voltò verso l’interno. Kate Beckett gli stringeva la mano e sorrideva.
Un attimo dopo il sorriso sparì dal viso della ragazza che si diresse verso il centro della stanza trascinando l’uomo in direzione del grande letto , ma Castle fece resistenza e in un attimo lei si ritrovò stretta a lui.
Castle la baciò leggermente. Kate aprì la bocca, ma lui si ritrasse, allora lei si avvicinò ancora e lui si ritrasse nuovamente, mentre le labbra di lui si increspavano nella sua tipica smorfia di presa in giro.
“Sei fortunato che non ho la pistola, Rick, o ti avrei già sparato”  gli disse lei solleticandogli l’orecchio.
“Mmmmh…preferirei le manette” disse lui che nel frattempo le si era avvicinato e le aveva posato le labbra sul collo, baciandolo tra una parola e l’altra.
Kate chiuse gli occhi e infilò le mani tra i capelli di Castle mentre lui continuava a sfiorarle  la pelle.
Lui cominciò a baciarla vicino all’orecchio e quando la sentì sussurrare il suo nome incoraggiandolo ad andare avanti, prese a mordicchiarle il collo sotto la nuca facendola gemere.  Le mani di Rick le strinsero la vita per poi appoggiarsi delicatamente sul fondoschiena.
“Sai Kate, da quanto desideravo toccarti così? Da quanto ti volevo? Quante volte ti ho immaginata qui, in camera mia…”
“Dimmelo Rick… dimmi quanto mi vuoi…” disse Kate in un tono appena udibile, con la voce che tremava.
Le mani dell’uomo si spostarono sul suo viso contornato dai capelli ancora bagnati di pioggia e le sue labbra si posarono finalmente su quelle di lei, baciandola piano, sfiorandola con la lingua finché lei non aprì la bocca. E mentre si baciavano sempre più appassionatamente, le mani di Castle le afferrarono i fianchi, stringendola ancora di più e spingendo leggermente con le anche contro di lei.
“Lo senti, Kate? Senti quanto ti voglio?”     
                                             
Fine flashback
 
 
– Beckett

Nella palestra vuota risuonava solo il suo respiro affannoso e il rumore del pugno contro il sacco. Kate aveva lo sguardo duro con le sopracciglia inclinate e i denti stretti. Si muoveva saltellando da un piede all’altro e i muscoli delle braccia guizzavano ad ogni movimento, gli occhi umidi, le guance bagnate. Kate diede un ultimo colpo, poi si lasciò scivolare a terra e si sfilò i guantoni, rimanendo con la testa tra le mani.

Qualche ora prima

“Ho dato le dimissioni”
A queste parole il corpo dell’uomo si irrigidì improvvisamente, la mano che le accarezzava i capelli si fermò. Rick alzò la testa cercando lo sguardo di Kate, ma la ragazza continuò a tenere il viso appoggiato al petto di lui.
“Cosa?”
“La Gates mi ha sospesa, non potevo accettarlo”
“Questo significa che possiamo stare a letto tutto il giorno?” Castle forzò un sorriso e aspettò la reazione di lei.
Kate si passò una mano sul viso, sbuffando.
Castle si sedette sul materasso, guardandola negli occhi e costringendola a fare altrettanto “Ed Esposito?”
“Sospeso anche lui”
Castle emise un lamento e Kate si voltò verso di lui.
“Cosa c’è?” chiese.
“Niente…perché?”
“Lo sai benissimo Castle…lo vedo dalla tua espressione. Cosa c’è? Ti ho deluso? Scommetto che dal momento che non sono più un detective non sono più interessante per te, anzi forse dovresti cercare un’altra musa!”
E con questo la ragazza si alzò dal letto.
“No, no, Kate, non ti lascerò fare questo!” Anche lui si era alzato e aveva aumentato il tono di voce.
Lei lo guardò con aria interrogativa.
Lui andò avanti “Non farai ricadere questo su di me, se hai dei problemi, se ti senti in colpa per Esposito proveremo a risolvere la situazione, ma non mi farai credere che è colpa mia, se hai deluso te stessa, non proiettarlo su di me” Castle deglutì, sul viso gli comparve un’espressione arrabbiata. “Sai benissimo che non mi rimangerò quello che ti ho detto ieri solo perché non hai il distintivo”
Castle si girò dandole le spalle e si  passò una mano tra i capelli “Tu non pensi mai agli altri, non è vero? Pensi solo a te stessa! Ti hanno sospeso, Kate, perché hai infranto le regole e tu hai deciso di dare le dimissioni! Tu che dovresti essere la miglior detective del distretto! Ma vuoi sapere una cosa?”
Castle si voltò, ora la guardava negli occhi “Tutto ciò che fai ha delle conseguenze sulle persone che ti stanno intorno! Non ti importa di nessuno? Di Esposito non ti importa? E di me? Ieri ti ho detto che ti amo, abbiamo fatto l’amore, ma non so ancora cosa provi! Hai avuto paura di morire, è per questo che sei qui? E Montgomery? Lui è”
“Non dirlo!” La ragazza gli si avvicinò, anche lei ora aveva l’espressione arrabbiata “Non dirlo Rick, non osare dire nulla di Montgomery o ti giuro che non mi rivedrai più”
Castle scosse la testa, sul viso aveva un’espressione rassegnata “ieri credevo di essermi innamorato della persona sbagliata, ma poi quando sei venuta qui…ho pensato…ho pensato che forse non era troppo tardi, ma avevo ragione, sei la persona sbagliata”
Kate rimase in silenzio per qualche istante, aprì la bocca come per dire qualcosa, ma invece si diresse all’ingresso e uscì dall’appartamento sbattendo la porta.

Fine flashback
  
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