La sveglia suona alle 8.30, il tempo di prepararmi per andare dal dottore con Gin per un controllo; passando davanti alla Falconieri la testa si colmò degli istanti più belli della mia vita da quando ho conosciuto Babi, ma l’attimo fu cosi veloce che arrivato dinanzi alla porta principale vidi Gin che mi sorrideva e mi aspettava con ansia.
La visita era andata molto bene quasi da farmi dimenticare la donna dei miei sogni, però nella mia testa c’era una domanda alla quale non mi sapevo dar risposta-
“E se il bambino fosse stato di Babi?”,ma la realtà non era quella e quindi non dovevo far altro che essere felice con lei perché il figlio è di entrambi.
Tornato a casa Paolo mi aveva lasciato sul tavolo la mia posta e tra le mille lettere banali ce n’era una che me l’aveva spedita Babi, nella quale c’era scritto che mi dava appuntamento al castello sulla spiaggia senza soffermarsi sui particolari.
Ero in doccia e pensavo a cosa volesse dirmi all’appuntamento, se sarei dovuto andare e soprattutto se avrei dovuto farne parola con Gin. Sapevo che Paolo non era il re di questo genere di situazioni, ma era anche l’unica risposta ai miei problemi e il consiglio che mi diede fu di dover andare all’appuntamento senza dir niente a Gin anche perchè non sapevo cosa mi sarebbe aspettato.
Erano passati due giorni dalla lettera e ogni volta che uscivo con Gin stavo sempre con la testa tra le nuvole e la voglia di raccontarle tutto era forte, ma non quanto quell’ incontro e con ciò preferì non dirle niente, ne ora ne dopo l’appuntamento.
Non mi ero mai sentito così in dubbio, ero sempre stato convinto e sicuro sulle mie scelte e non pensavo che proprio ora si scagliasse su di me questo muro di problemi; ho sempre potuto avere tutte le donne che mi passavano per la testa senza farmi dilemmi e adesso sono indeciso!