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Autore: Licht4    14/06/2012    1 recensioni
La mia prima fan fiction sul videogioco "Silent Hill-Shattered Memories".
Non ho cambiato nulla riguardo alla trama o ai personaggi,ma ho solamente trasformato gli avvenimenti iniziali del gioco in parole.
Mi raccomando,commentate,devo capire come scrivo,e se piace ciò che scrivo! :)
Genere: Horror, Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Harry Mason
Note: nessuna | Avvertimenti: Incompiuta
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“Tum,tum,tum”

Buio. Non sentiva più nulla,solo un freddo massacrante che lo circondava,annientandolo. “E' questa la morte?”. Impiegò un po' per riprendere i sensi. La sensazione di gelo non lo aveva abbandonato. Fu scosso da un brivido. Tentò di aprire gli occhi con fatica,cercò di ritornare ad uno stato di lucidità. “Diamine,ma...” Aprì gli occhi,tremante,sentendoì brividi dappertutto e notò  tutto attorno un sottile velo bianco. Era accasciato a terra,su una superficie ghiacciata. Cercò di mettersi seduto,ma un dolore acuto lo travolse,facendolo  trasalire. Pareva che qualcosa gli trafiggesse le carni,come una fredda lama che con violenza penetra nella pelle.  Rivoli bagnati colarono dal suo viso. Si guardò attorno,il cuore che gli risonava nel petto.
Ad un tratto ricordò... Era tutto così confuso,così appannato... Una brusca frenata e l'auto che girava su se stessa,come impazzita. Aveva tentato in tutti i modi di rimetterla in carreggiata,ma invano. L'auto era scivolata... e la caduta inevitabile.
S'alzò in piedi,gemendo e trascinando con fatica le gambe doloranti,avvicinandosi al suo veicolo. L'auto,o meglio,quel che ne restava,era ferma a pochi passi da lui. Una portiera si era staccata,ed era immersa nella neve. Tutt'intorno, ritagli di vetro luccicante erano sparsi ovunque. Era una vecchia auto,era ovvio che non sarebbe mai sopravvisuta ad una caduta simile! S'avvicinò ad essa sospirando e si chinò,tentando di guardare allì'interno del veicolo. Una torcia elettrica era adagiata sul sedile posteriore. Alcune cartine stradali erano sparse a terra,assieme ad.....”Un peluche??”. Lo prese sbarrando gli occhi..Il cuore gli battè fortissimo quando comprese...”Oh,Dio,fa che non sia vero! Cheryl!” Gettò il peluche a terra con violenza,prese la torcia e si precipitò all'esterno correndo. “Cheryl,Cheryl!!” No,non poteva essere! Ansimante,si fece strada tra i cumuli di neve,la fedele torcia accesa ad illuminare il buio spazio circostante. La sua unica fonte di luce. “Mio Dio,peggio di così..Prima l'incidente,ora mia figlia che è sparita..cos'altro ancora dovrò subire??” si lamentò tra sé. Calde lacrime gli salirono agli occhi.

Ehi,Cheryl,ti va di fare un bel giretto in macchina con papino? Così andiamo in quella città,Silent Hill,di cui tanto ti avevo parlato?”. La bambina sorrise:”Oh,papy,sarrebbe assolutamente fantastico!” eslcamò,gli occhi illuminati di gioia.
Le lacrime gli bagnavano il volto,amare come non mai. Un dolore più acuto stavolta lo trafisse,una feroce pugnalata allo stomaco. Si sentì mancare,strinse con forza la torcia e continuò imperterrito la ricerca. “Cheryl!” urlò.
Urlò ed urlò più volte,ma nessuno poteva udirlo,in quel luogo dimenticato da tutti. Lo circondava il bosco,i cui alberi emergevano come fantasmi,i rami ed il tronco contorti a formare strazianti figure. Il vento ululava tra quegli alberi e la luna,beffarda,lo guardava, pallida ed impassibile.
Fiocchi bagnati cadevano dal cielo,volteggiando a mezz'aria in un'ammaliante danza,per poi tuffarsi rapidi a terra. Nevicava,ed Harry doveva sbrigarsi..Oltre ad essere notte fonda,si gelava. Non avrebbe potuto resistere ancora per molto all'aperto. Tentò di ricordare dove fosse collocata precisamente la cittadina più vicina, ricordava qualcosa a proposito di una certa Silent Hill. “Cavolo,le cartine stradali!!” sussurrò a mezza voce. Una nuvola di vapore uscì dalla sua bocca. Il peggio del peggio. Un freddo cane,notte fonda,Cheryl scomparsa nel nulla...e lui non sapeva più come arrivare a Silent Hill!! Probabilmente Cheryl si era diretta lì,forse per cercare aiuto...
La neve cadeva lentamente,riempiendo ulteriormente la strada,rendendola inesistente. Harry camminò a passo veloce,fortunatamente la gamba non gli doleva più. Ma il dolore fisico di prima non era niente in confronto a quello che provava adesso. Era come se un sadico torturatore gli pugnalasse continuamente lo stomaco,affondando la lama nelle carni. Ogni centimetro del suo corpo tremava,e non solo per il freddo pungente. Ciò che provava ora...era un dolore troppo intenso da poter sopportare a lungo. Perché Cheryl era la sua vita,senza di lei lui non era nulla. Ripensava a quei capelli castani,a quei suoi occhietti così luminosi e vivaci,a quel suo sguardo così furbetto che lei aveva sempre. “Basta Harry,basta pensare e vai avanti!!” esclamò tra sé. Alzò lo sguardo,vide una sagoma nell'oscurità. Illuminando con la torcia notò una tabella in legno,che recava una scritta “Silent Hill”.
“Silent Hill...e così ci sono arrivato...” Harry sorrise. Qualcuno lì lo avrebbe aiutato,sarebbe andato tutto per il meglio. Avrebbe ritrovato la sua piccola Cheryl,l'avrebbe abbracciata e a casa si sarebbero fatti quattro risate di quella loro avventura nei ghiacci di una tetra cittadina desolata.

 

  
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