“LA CITTA’ DEGLI ANGELI”

A volte si diventa diavoli perchè hanno umiliato l'angelo che eri.....

capitolo 1: "Il sogno"

La temperatura era molto fredda e pungente; dei grossi nuvoloni grigi coprivano il meraviglioso manto celeste rendendolo di un triste colore plumbeo. Il sole sembrava non volesse uscire allo scoperto per dare spazio ai piccoli fiocchi di neve che instancabili cadevano ad uno ad uno dal cielo andandosi a posare lievemente al suolo rendendo l’atmosfera ancora più gelida. In mezzo a quella immensa coltre bianca, un ragazzo giaceva inerme, senza dare nessun segno di vita e senza nemmeno sapere come egli avesse fatto a giungere in quel luogo così solitario e grottesco. Stanco e allo stremo delle forze il ragazzo cercava di rialzarsi facendosi pressione con entrambe le mani e quando finalmente riuscì nel suo intento, proseguì il cammino sentendo la neve soffice sgretolarsi sotto ai suoi piedi. Dove diavolo si trovasse, questo lui non lo sapeva e disperato squadrava ogni angolo della strada nella speranza di riuscire a scorgere delle presenze o qualche cosa di famigliare. Camminava a fatica tenendosi il colletto della giacca alzato fino alla gola cercando di ritrovare almeno un po’ di calore, dato che la neve non ne voleva sapere di concedere un po’ di tregua. Improvvisamente una forte luce abbagliante spuntata da chissà dove andò a colpire il corpo di quel povero ragazzo, il quale chiudendo rapidamente i suoi occhi blu cobalto si accasciò al suolo sprofondando la testa nella neve per non rimanerne abbagliato. Il ragazzo gelato fino alle viscere fu costretto a rimanere in quella posizione ancora per un certo tempo, fino a quando la voce pacata e gentile di un altro uomo lo distolse dal suo instabile torpore.
“Seiya, Seiya…” lo chiamava quell’uomo.

“Ma chi sei? Che cosa vuoi?” Urlò Seiya furibondo rialzandosi di scatto e trovandosi di fronte un bel giovane alto, con i capelli neri corvini e gli occhi azzurri, ma ciò che rendeva quello sconosciuto ancora più strano era che indossava una divisa da soldato e aveva una spada al fianco della sua cintura di cuoio.

“ Perché mi perseguiti?” Continuò Seiya ormai spazientito di non ottenere nessuna risposta da parte di quell’uomo. Tuttavia lo sconosciuto non soddisfò subito la curiosità insaziabile di Seiya e dopo un attimo di silenzio rispose molto dolcemente:

“ Io sono il principe Endymion ed ho bisogno del tuo aiuto Seiya, ci sono dei malvagi che vogliono distruggere la mia città per governare come dei potenti sul trono. Io da solo non posso farcela, ho scelto te perché sei un ragazzo molto forte e coraggioso e sono sicuro che almeno tu ce la puoi fare.”

“ Ma che cosa stai dicendo? Io non capisco!” Urlò Seiya stringendo i suoi capelli scuri tra le mani.

“ Sto parlando della città degli angeli.” Rispose Endymion senza scomporsi “ per prima cosa devi trovare il prescelto che potrà custodire il grande libro della vita!”

“ E come faccio io a trovare questo presunto prescelto? E dove si trova questa città degli angeli di cui vai tanto blaterando?”

Endymion sorrise nuovamente e prendendogli la mano gli disse:

“ Quando l’arcangelo della giustizia davanti ai tuoi occhi avrai, nella città degli angeli tu sarai.”

“ Cosa?” Esclamò Seiya alquanto stupito.

“ Ti prego”  implorò Endymion  “ tu sei l’unico che può intraprendere questa audace impresa, non negarmi il tuo aiuto Seiya!”

Detto questo, la fisionomia di Endymion cominciò a farsi sempre più trasparente fino a scomparire del tutto, con grande disappunto da parte di Seiya che lo scongiurava di rimanere e dargli delle informazioni più dettagliate.

“NOOOO ASPETTA!”

Seiya si alzò di scatto dal letto e con la fronte grondante di sudore balzò giù sbattendo i pugni contro al muro e prendendo a calci tutto ciò che vi trovava davanti. Era da più di un mese che faceva sempre lo stesso sogno e non riusciva a capire il perché Endymion lo ossessionasse in continuazione pregandolo di recarsi in una città di cui lui non ne conosceva nemmeno l’esistenza. Dopo essersi calmato, si sedette sul letto affondandosi il viso nelle mani, in quel momento si rendeva conto che se voleva stare tranquillo doveva fare delle indagini approfondite e soltanto una persona avrebbe potuto aiutarlo. Mentre pensava queste cose, il tocco di una mano che bussava alla porta della sua stanza lo distrasse dai suoi pensieri e Seiya sbuffando rispose: “Avanti.”

“Hey fratellone anche oggi ti sei svegliato con la luna di traverso?”  Ridacchiò un ragazzo con un lungo codino argentato scostando lievemente la porta.

“ Che vuoi Yaten?”

“ La colazione è pronta, sbrigati a scendere, altrimenti non troverai più le tue fette biscottate!” Rispose l’argenteo facendogli la linguaccia.

“ Scendo subito, a proposito dov’è Taiki? Ho bisogno di parlare con lui, è urgente.”

“ Mi dispiace ma Taiki è già uscito con Amy, se gli vuoi parlare devi andare nel suo ufficio.”

Quando Yaten richiuse la porta, Seiya si rialzò dalla sua postazione stiracchiandosi e facendo un largo sbadiglio, cercava in tutti i modi di non ripensare al suo sogno ma la voce di Endymion gli riecheggiava nelle orecchie: “Quando l’arcangelo della giustizia davanti ai tuoi occhi avrai, nella città degli angeli tu sarai!”