Nel cuore della notte, Mike Dirnt si svegliò di soprassalto, a causa del piccolo Brixton che piangeva.
Maledicendo la sua ciabatta sinistra che si era infilata sotto al comodino, si avviò nella camera del pargoletto.
Sbadigliando vistosamente, aprì la porta e vide la testolina bionda del figlio che faceva capolino dal letto “p..papà?” “Si, sono io. Cosa c’è tesoro??” “Ho paura” “e di cosa? C’è qui il tuo papà” “ho paura” ripeté il bambino.  Il bassista aggrottò le sopracciglia, incuriosito. Una frase del genere gliela aveva ripetuta anche Estrelle.

“Se hai paura, puoi sempre dirmi cosa ti spaventa” Mike accarezzò i riccioli biondi del figlio, e asciugò con la punta delle dita le sue guance paffute dalle lacrime. Brixton allungò le braccia verso il padre, il quale lo afferrò e lo strinse al petto, cullandolo dolcemente.

Il bambino si aggrappò saldamente alle spalle del padre, poggiò il naso sul suo collo e chiuse gli occhioni ancora lucidi.
“papà..?” “Dimmi” “Ho paura” “Di cosa?” “N.. non lo so, so solo che ho paura.” “Uh.. okay.” “Resti con me?” Il bassista sorrise intenerito, e  gli baciò il capo.
“Certo che resto con te”

Brixton, tranquillizzato da quelle parole e dal caldo respiro regolare del padre, si addormentò quasi immediatamente.
Michael si sedette sul morbido divano, rimanendo sveglio a contemplare la sua piccola creatura che gli assomigliava così tanto.
Combattendo contro il sonno, il bassista californiano vegliò per ore sul figlioletto.

Il mattino arrivò puntuale e Mike poggiò un bacio sulla fronte del piccolo e lo mise nel suo lettino.
Si lavò, bevve un caffè e diede alla moglie ancora addormentata un rapido bacio a fior di labbra.

Una volta arrivato in studio fece un notevole sbadiglio e Trè sorrise divertito “Stanotte qualcuno ha fatto faville eh??” il bassista stiracchiandosi mormorò “In realtà non ho scopato, ma ho dovuto combattere contro qualcosa che spaventava Brixton. Sono rimasto sveglio a guardarlo dormire. E’ uguale a Britt, fa le stesse espressioni di quando è stanca”

Michael Ryan Pritchard non poteva saperlo, ma da quel momento la cosa che spaventava il suo bambino, era scomparsa.


 Angolo della scrittrice:
Sciao gente! Sono tornata dopo un periodo di ispirazione conclusa e castighi vari...
Ma ora sono qui! e sono pronta a conquistare il mondo!
Tornando alle cose "serie" questa storia è nata per caso mentre ascoltavo la musica, e mi piacerebbe sapere la vostra opinione a rigurado.
Grazie C:
Vostra The Edge