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Autore: eveline90    14/06/2012    2 recensioni
Vedo una mano verso di me e, piacevolmente sorpresa, guardo il ragazzo che, sorridente, me la pone.
- Vuoi ballare con me? - mi chiede, fingendo una sicurezza che non ha fino in fondo.
- Sì! - gli rispondo, mentre la sua mano stringe la mia in una stretta dolce, ma possessiva. Balliamo e, nonostante sappia che due occhi mi stiano guardando con insistenza, non me ne curo, perché i miei sono impegnati a guardare il ragazzo che mi sta stringendo, che è lì con me, tra le mie braccia.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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                                    Turning Tables

 

Mi ritrovo qui, a guardarti con insistenza, mentre tu balli con lei, senza mai allontanare i tuoi occhi dai miei.

La tua è solo una provocazione, l'ennesima a cui io non intendo cedere, perché è da un po' che non faccio altro.

Sono stanca di questa guerra, perché, mentre io cerco di farla finire, tu non fai altro che alimentarla, ferendomi con le tue parole e ribaltando ogni situazione a tuo favore.

Dici che la colpa di questa sofferenza è solo mia, eppure sono io a star male ora, vedendoti ballare con lei e sussurrarle qualcosa all'orecchio. Sono ancora io a star male, ogni volta che ti prendi tutto di me, compreso il mio cuore, per poi tornare da lei, sparire e riapparire, quando e se senti che qualcosa ti manca. Dici che io non ti amo abbastanza, solo perché non le svelo la nostra relazione e vuoi che sia io a farlo, al posto tuo.

Potrei farlo, ma cederei ancora e ora sono stanca di vederti giocare con la mia vita e, soprattutto, con il mio cuore.

Dici che io, per te, sono l'unica, ma le tue sono solo bugie, perché tradisci anche me, dipingendomi come quella che non ti comprende e che non ti ama quanto la ami tu.

Non l'ho saputo da te, perché il coraggio non è mai stato il tuo forte; ma l'ho dovuto sapere da una delle tue tante amanti, che è venuta a parlarmi di come sia profondo il vostro amore e di come io sia di troppo tra di voi.

Dici che stai con lei perché lei ha bisogno di averti accanto; ma menti ancora, perché se lei sapesse di me e delle altre, dimenticherebbe il suo bisogno di te e ti caccerebbe via, dicendoti che lei merita di meglio e il suo meglio non sei tu.

Dici che tu perdi e io vinco, perché alla fine sei sempre tu a ritornare e non ti rendi conto che, tra me e te, la perdente sono stata sempre io. Legata a te da un amore che esiste solo per me, sopraffatta dalle tue bugie e dalle situazioni che sono sempre a tuo favore e, nonostante tutto, l'errore più grande sta nel farti entrare quando torni; allora, tu che sai sempre tutto, sai dirmi chi è il perdente e chi è il vincente??

Io merito di più di tutto questo; merito qualcuno che si svegli accanto a me e che stia con me in ogni momento, senza che io lo debba dividere con altre; merito di sentirmi amata come l'unica donna e non come una delle tante; tu non mi meriti e io voglio di più. Non sopporto più di stare sotto il tuo controllo e stasera ti lascerò, dicendo, così, addio a quello che più mi ferisce.
Abbasso gli occhi dai tuoi, per farti capire che non mi controlli più e questo ti spiazza immediatamente.

Vedo una mano verso di me e, piacevolmente sorpresa, guardo il ragazzo che, sorridente, me la pone.
- Vuoi ballare con me? - mi chiede, fingendo una sicurezza che non ha fino in fondo.
- Sì! - gli rispondo, mentre la sua mano stringe la mia in una stretta dolce, ma possessiva. Balliamo e, nonostante sappia che due occhi mi stiano guardando con insistenza, non me ne curo, perché i miei sono impegnati a guardare il ragazzo che mi sta stringendo, che è lì con me, tra le mie braccia.
- Ti ricordi di me? - mi chiede, sperando che io non l' abbia dimenticato.
- Sì, ricordo di averti visto in giro e conosco anche il tuo nome -
- E' vero, tu mi hai sempre visto, ma non mi hai mai guardato per davvero. I tuoi occhi sono sempre stati su di lui – mi dice con tristezza, indicandomi con un cenno del capo la coppia che avevo guardato fino a poco tempo fa.
-Lo sto facendo ora...ti sto guardando adesso e mi pento di non averlo fatto prima!! - gli dico, sorridendogli in modo spensierato, come non facevo da un bel po'.
- Voglio una possibilità, una sola possibilità, la stessa che ha avuto lui e spero che tu non me la voglia negare. - mi stava, quasi, pregando.
- Non riuscirei a negarti mai niente. Ti darò tutte le possibilità che vuoi, a patto che ti interessi averne solo con me - gli dico, perché la paura non è ancora passata, ma sento che lui è quello giusto, quello che può curarmi davvero.
- Non voglio altro e sto aspettando da così tanto questo momento che non me lo farei sfuggire per niente e nessuno al mondo – mi dice con sguardo rapito.
- Dovrai avere pazienza...avrò bisogno di tempo e non … -
- Non mi interessa...solo non guardare più lui, guarda solo me- mi dice, stringendomi più forte, senza mai smettere di guardarmi.
- Lo farò – gli dico con le lacrime agli occhi, questa volta, però , dalla felicità.

Lui la baciò, perché quella, per lui, era una promessa e aveva bisogno che anche lei la considerasse tale. Le emozioni che ha provato con quel bacio non le ha sapute mai descrivere, perché erano così tante da lasciarla senza parole. Qualcuno, in quel momento, sarebbe stato disposto a lasciare tutto, compresa la ragazza che ancora stringeva, perché era geloso di quello che vedeva, come non lo era mai stato in vita sua. Un pensiero, però, lo tranquillizzò: pensò che le porte sarebbero state, sempre e comunque, aperte per lui e non immaginava nemmeno lontanamente quanto si stesse sbagliando in quel momento. Non capiva che, per lui, non ci sarebbe stata più alcuna porta , perché quello era un nuovo inizio dove, per lui, non ci sarebbe stato più posto.

 

 

  
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