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Autore: dragon_queen    15/06/2012    1 recensioni
"Non ricordo quando iniziai a vedere i fantasmi, ma sono sicura che sia accaduto molto tempo fa. Forse il primo che vidi fu proprio quello della mia adorata nonna, un paio di giorni dopo il suo funerale. Avevo quattro o cinque anni, non ricordo bene.
Lei mi si era semplicemente avvicinata, mi aveva accarezzato i capelli castano cioccolato e poi, con un sorriso era scomparsa.
Dagli altri ero considerata strana, eccentrica, insomma, da evitare. Fu per questo motivo che, quando un ubriaco stroncò la mia vita investendomi, nessuno venne a piangere sulla mia tomba, ad eccezione di mio padre. Si, forse era lui l'unico per il quale mi dispiaceva davvero lasciare quello schifo di mondo.
Mentre ancora lo guardavo, rassicurandolo in silenzio che non l'avrei mai abbandonato, un fascio di luce mi attrasse a sé.
Da quel momento, iniziò la mia nuova vita..."
****************
Una ragazza obbligata a diventare shinigami e mandata a fare di stanza sulla terra dopo la perdita del suo migliore amico...
Un inaspettato nemico...
Un Grimmjow che sarà costretto a proteggere qualcosa di diverso dal suo orgoglio di guerriero...
Fatemi sapere se vi piace o anche il contrario...Un saluto
[COPERTINA INSERITA NEL PROLOGO XD]
Genere: Avventura, Azione, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Jaggerjack Grimmjow, Nnoitra Jilga, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: Lemon, OOC | Avvertimenti: nessuno
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Yoko dischiuse gli occhi, debolmente. Sentiva il pavimento sotto di sé percorso da violente scosse. Tentò di alzarsi, ma non ci riuscì. Ad un tratto avvertì una presenza al suo fianco. Si voltò lentamente e si ritrovò a fissare il volto di Daiki.

-Cosa succede?- chiese lei.

Quello non le rispose, ma si limitò a spostare lo sguardo verso un punto della stanza dove si stava consumando uno scontro.

Quando vide chi erano i due che combattevano: Aizen, trasformato in una strana creatura, e Grimmjow, il cui corpo era quasi interamente coperto di sangue e ferite.

-Quel pazzo ha assorbito la Stilla dal tuo corpo- disse lo spirito.

-Grimmjow...- sospirò lei.

Poi, rivolta a Daiki, con gli occhi lucidi, aggiunse:

-Dobbiamo salvarlo. Non posso permettere che si faccia annientare-

-Un modo ci sarebbe, ma è doloroso-

-Non importa-

-Non so come reagirà il tuo corpo-

-Ho detto che non importa-

-Sei una pazza-

-No, non lo sono-

 

L'espada non riusciva a prevedere o respingee nessuno degli attacchi nemici. Aizen era diventato più forte e più veloce. Non che prima sarebbe mai riuscito ad avere la meglio, ma era stato accecato dalla volontà di proteggere Yoko.

Ormai da un occhio non ci vedeva più, a causa del sangue che gli colava dalla testa, un braccio probabilmente era rotto e un paio di costole sicuramente incrinate.

A stento stava ancora in piedi, ma non voleva arrendersi.

-Grimmjow, sei stato un incosciente. Tutto per una shinigami- rise Aizen, una voce che ormai non gli apparteneva più.

-Sbaglio o anche tu ti sei fatto quella shinigami? Hai osato toccare qualcosa che è mio e te la farò pagare, anche se dovessi tornare a tormentarti come spirito- rispose quello, malgrado tutto, sorridendo.

-Sciocco. Quella ragazza possiede qualcosa di unico e non mi riferisco alla Stilla. È qualcosa insito in lei, un potere che la rende desiderabile come un oggetto raro-

-Non provare a parlare di lei in questo modo, non è un oggetto!!-

-Grimmjow, mi meraviglio. Da quando hai abbandonato il desiderio della carne per gettarti tra le braccia del sentimento?-

Già, da quando? Forse dal momento in cui l'aveva conosciuta? No, all'inizio era stato solo desiderio di competizione, poi attrazione meramente fisica. Quando tutto era cambiato?

Ma certo!! Era avvenuto quando l'aveva vista stesa in quel letto, immersa nella semioscurità, fragile ed inerme. In quell'istante in lui era nato il bisogno di tenerla al sicuro, di averla solo per se stesso, impedire a chiunque anche solo di toccarlo. E aveva fallito.

Aveva fallito nell'istante in cui le mani di quel mostro l'avevano toccata, nel momento in cui quelle dannate labbra avevano sfiorato il suo corpo.

Era arrabbiato, voleva fargliela pagare. Ma per la prima volta in vita sua si rese conto che non sarebbe mai stato all'altezza. Il desiderio di vendetta era tanto, ma solo con quello non poteva sperare di vincere.

Così, annientato nello spirito e nel corpo, si lasciò cadere in ginocchio, il capo basso e le braccia rilasciate lungo il corpo. Si era messo alla mercee del nemico.

-Vedi Grimmjow, sei solamente un illuso. Non potresti mai competere con me e la tua è stata la scelta più giusta. Non porre ulteriore indugio alla tua fine. Dopo che ho visto la tua facilità nel tradirmi, non posso certo lasciarti in vita- e lanciò il suo attacco.

Ma il raggio non lo colpì mai. D'improvviso l'espada avvertì il peso di qualcuno gettarsi su di lui, come per proteggerlo. Aprì un poco gli occhi e incontrò lo sguardo della sua Yoko.

-Cosa diavolo stai facendo?- ringhiò debolmente.

Lei gli sorrise.

-Quello che sono nata per fare. Sto salvando te e il mondo-

Grimmjow, con orrore, vide l'attacco di Aizen ancora attivo, bloccato dalla schiena di lei. Il kimono, in quel punto, si era stracciato. La potenza, a poco a poco, stava diminuendo, consumando il raggio.

Lei nascose la testa nell'incavo del suo collo e respirò pesantemente. Poi, ad un tratto, senza alzare la testa, gridò:

-Daiki!!-

Lo spirito, poco distante, iniziò a recitare l'incantesimo, mentre nella stanza si schiuse il grido di Aizen.

-Non può succedere adesso? Perchè sento il potere scorrere via da me? Non potete farmi questo!!-

Il reiatsu che si percepiva era impressionante, ma sembrava che d'un tratto stesse cambiando. Sulla schiena di Yoko, solcando la sua candida pelle, si andarono formando degli strani simboli, luminosi per un attimo, per poi divenire delle sorte di tatuaggi. Al centro del cerchio che questi formavano, un disegno mistico.

-Piccola, cosa stai facendo?-

-Sto riprendendo la Stilla dentro di me, stavolta imponendo però un sigillo che non verrà facilmente spezzato. Oltre al potere di Daiki, anche quello del mio spirito si sta fondendo con quello della Stilla-

-Ma ciò significa che...-

-Si Grimmjow, se il rito andrà a buon fine io sarò per sempre legata a Doroppu e lui a me-

-Ma sei impazzita?-

-No, non so mai stata così sicura di qualcosa come in questo momento. Non so come il mio corpo potrà reagire al rito, ma qualunque cosa accada sappi che per me è stato importante, contro ogni mia previsione, devo ammetterlo- e sorrise appena.

-Yoko, io...-

-Non c'è bisogno che ti sforzi di dirmi qualcosa che non senti solo per farmi stare meglio. Non mi interessa se per te non è lo stesso, io ci tenevo solo a fartelo sapere-

Una lacrime le scivolò sulla guancia. Un calore improvviso si propagò nel suo corpo e una sorta di spasmo la obbligò a lasciare andare l'espada.

Nel frattempo Aizen stava riprendendo il suo normale aspetto, ma, piano piano, il suo corpo si consumava.

-Non mi avete sconfitto, io tornerò!!- gridò colmo di rabbia, mentre di lui restava solo polvere.

Ormai la Stilla era completamente rientrata nel corpo della ragazza, la quale continuava a guardare il povero espada, rimasto a fissarla ai suoi piedi.

Daiki, qualche metro di distanza, si accasciò al suolo, vivo, ma esausto.

Lei era bellissima, circondata da un alone dorato.

-Yoko...- la chiamò lui e fece per avvicinarsi.

-Grimmjow, mi dispiace, ma è giunto il momento per me di andare. Ho bisogno di fare ritorno alla Soul Society, in un luogo che tu non potrai mai raggiungere, quindi non tentare di trovarmi. Dimenticami, è la cosa giusta da fare-

-Come puoi chiedermi questo? Ti rendi conto di quanto sei fottutamente egoista?!?- sbraitò lui e l'afferrò per un polso, facendola poi aderire al suo corpo.

Era calda, ma un tepore piacevole, il quale lo faceva quasi sentire vivo.

-Voglio che tu rimanga con me- disse, fissandola a pochi centimetri l'uno dall'altra.

Yoko sorrise ancora.

-Mi dispiace- rispose, accarezzandogli una guancia, sfiorando la maschera d'osso che portava sul viso.

Poi si protese verso di lui, avvicinando le loro labbra per l'ultima volta.

-Ti amo...- sospirò lui.

La ragazza rimase spiazzata da quella rivelazione. Dopodichè il suo corpo sparì in una nuvola di pagliuzze dorate. Anche Daiki se ne era andato.

L'espada rimase per un attimo a fissare il vuoto. Poi si portò una mano al buco da Hollow.

-Yoko, io non potrò dimenticarti. Metterò però da parte il mio cuore fino a quando non ti incontrerò, perchè so che un giorno ciò avverrà-






NdA E...cari quelli che mi seguono, siamo arrivati alla fine. Ma vogliamo davvero che il povero Grimmjow rimanga solo a soffrire come un cane? 
Se la vostra risposta è negativa, allora aspettate di leggere l'epilogo che sto preparando. A presto XD

  
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