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Autore: WinryRockbell    15/06/2012    3 recensioni
Ebbene, Lea, una ragazza normalissima, si ritroverà nel mondo di Nanami Haruka dopo essere stata colpita da un lampo rosso. Cosa succederà? Gli altri lo scopriranno? Nascerà un nuovo amore?
Genere: Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Sono arrivata alla fine. La tredicesima e ultima puntata di un anime stupendo. Sono nella mia stanza davanti al computer, col volume al massimo per poter sentire al meglio quella canzone stupenda, la quale viene cantata da sei ragazzi molto, ma molto belli. Se in un’altra vita potessi rinascere vorrei essere Nanami Haruka.

Come se qualcuno avesse ascoltato il mio desiderio, un lampo rosso mi avvolge, cerco di coprirmi il volto con le mani ma la luce è troppo forte. Poi il buio.

Penso di essere morta. Per una scossa elettrica magari. Però sento che ho ancora le mani, i piedi, il mio corpo. Cerco di aprire gli occhi, ma la luce me lo impedisce. Mi metto a sedere e mi accorgo di essere su un letto, tastando qua e là. Riapro gli occhi e vedo che non sono in camera mia, né all’ospedale. Sono in una stanza, ma che ha qualcosa di strano. Già…è un cartone animato! Strabuzzo gli occhi e mi alzo velocemente. Le mie gambe cedono sotto il mio peso, e mi gira la testa. Mi accascio a terra cercando di riprendermi. Nello stesso momento sento la porta aprirsi e sento qualcuno, un ragazza di sicuro, gridarmi di stare attenta, e due braccia forti che mi aiutano ad alzarmi.

Alzo lo sguardo e incontro due occhi rosso fuoco che mi scrutano preoccupati. “Non è possibile” penso. Invece è proprio qui. Ittoki Otoya è davanti ai miei occhi. Continua a dire qualcosa, ma la sua voce mi rimbomba nella testa e non riesco a capire cosa stia dicendo. Mi prende in braccio e mi rimette a letto. Sono molto stanca e gli occhi mi si chiudono da soli. Prima di riaddormentarmi cerco di prendere la mano di Ittoki, e lui me la stringe forte sorridendomi. Poi il buio mi avvolge di nuovo.

Ancora lo stesso letto. Stessa luce che mi fa bruciare gli occhi. Apro gli occhi e vedo Ittoki seduto di fianco a me, e gli altri componenti degli Starish sparpagliati nella stanza. In questo momento capisco dove mi trovavo. Sono nella stanza di Haruka e Tomochika e quelli sono veramente gli Starish!

Avendo intuito dove mi trovo stringo forte i pugni cercando di alzarmi, e mi rendo conto che qualcuno mi tiene la destra. Ancora Ittoki.

Lui, accorgendosi che volevo alzarmi mi aiutò a mettermi a sedere con la schiena appoggiata ad un cuscino.

Lo fisso e mi esce un gridolino di gioia. Mi porto la mano libera alla bocca e arrossisco. Mi guardo intorno. Ci sono veramente tutti. E mi fissano. Perché mi fissano? Forse ho qualcosa in faccia?

Tomo-chan li spinge fuori dalla porta dicendo che devo cambiarmi e loro, imbarazzati, escono senza fare storie. Ittoki mi lascia la mano e mi sussurra un “Ci vediamo dopo”.

Dopo che anche lui è uscito, Tomo-chan mi travolge di raccomandazioni.

-Dovresti stare più attenta! Come ti è venuto in mente di alzarti? Lo sai che quando hai la febbre sei molto debole e non puoi neanche reggerti in piedi!- sospira rassegnata e mi tocca la fronte.

-La febbre è passata, ma per ora è meglio che resti a letto- Va a frugare nei cassetti vicino al letto, e mentre lei non guarda mi alzo e vado verso lo specchio appeso alla parete. Ciò che vedo mi fa rimanere di sasso. Ecco il motivo per cui tutti gli Starish mi fissavano e Tomo-chan mi parlava così spontaneamente. Sono Nanami Haruka. Cioè.. sono nel corpo di Nanami Haruka. Urlo e Tomo-chan si volta verso di me, guardando ripetutamente me e il letto. Poi si rimette in piedi e con le mani sui fianchi mi sgrida:-Haru-chan! Cosa ti ho detto prima!?

Mi risistemo nel letto e aspetto che Tomo-chan mi dia i vestiti. Dal cassetto escono un paio di pantaloncini di jeans alquanto strappati e una maglietta gialla. E larga. E con Piyo-chan stampato sul davanti.

“Se la vedesse Natsuki penso che impazzirebbe” penso mettendola sul letto.

-Tu cambiati. Io vado a dire ai ragazzi che stai meglio. E guai a te se osi fare movimenti bruschi!- e chiude la porta. E’ molto autoritaria.

Mi cambio e aspetto il ritorno di Tomo-chan. Non ho nessun orologio con me, ma credo che siano passati almeno venti minuti, e decido di andare fuori. Davanti alla porta trovo Ittoki e Tokiya.

“Mamma quanto sono belli dal vivo” penso osservandoli.

-Nanami-san, tutto a posto?- dice Tokiya venendomi incontro. Annuisco distrattamente e allungo la mano verso il suo volto. Lui confuso, non si muove mentre segue la mia mano avvicinarsi. Poggio l’indice sulla sua fronte. E’ vero. Sia lui che Ittoki mi guardano stupiti. Mi accorgo delle loro facce o.o e cerco subito una scusa.

-Ehm…io…volevo vedere se avevi…la fronte calda! Si, la fronte calda!-cerco di sembrare il più convincente possibile, ma a quanto pare non so mentire molto bene. Ittoki si avvicina a me e poggia la fronte sulla mia. E’ tanto, tanto vicino.

-Non hai più l’influenza però ti comporti in modo strano..-dice pensieroso allontanandosi dal mio viso.

-Strano..ma no…che dici…- e gli do una leggera spinta sulla spalla. Penso immediatamente che non devono sapere che vengo da un’altra dimensione, altrimenti mi tratterebbero come un’estranea.

-Vedi? Tu non fai mai certe cose..- dice Ittoki indicando la spalla.

-Ehm.. forse. .è l’influenza di Tomo-chan..-balbetto-che mi fa fare certe cose..-dico ridacchiando nervosamente.

-Forse hai ragione..comunque, andiamo dagli altri. Sono tutti preoccupati da quando stamattina sei svenuta..-dice cominciando a camminare.

-Svenuta!?-urlo io.

-Si, svenuta. Da quel momento non ti sei più svegliata e avevi la febbre alta..-continua Tokiya mettendomi una giacca sulle spalle-quindi è meglio che ti copri.

Sussurro un “Grazie” e lui mi fa cenno con la testa, come ad aver capito. Infilo le braccia nelle maniche della giacca e percepisco un particolare profumo alla lavanda. Molto buono dovrei dire. Perfetto per Tokiya.

Arriviamo in una sala piena di divanetti e poltroncine con luci soffuse. Tutti sono seduti chi sul divano, chi nella poltrona o sul bracciolo di uno di questi.

- Haru-chan, come ti senti?- mi chiede premuroso Natsuki. Scorge sotto la giacca la sagoma di Piyo-chan e cerca di allargarla per vedere meglio il suo personaggio preferito. Sotto gli occhi increduli di tutti, anche i miei, mi allarga delicatamente la giacca.

- N-natsuki, ma che fai!?!?-urla Ittoki cercando di fermarlo.

Io, capendo che cosa voglia fare (di certo non è un pervertito) fermo Ittoki che lo sta prendendo per le braccia e gli dico di stare tranquillo.

Mi sbottono la giacca sotto gli sguardi stupiti degli altri ragazzi, e gli mostro la maglietta. Natsuki, estasiato, esclama prendendomi le mani:

-Sono proprio contento che tu l’abbia indossata! Sono fiero di te!-io, sconcertata, cerco di assecondarlo, annuendo sorridente.

Mi fanno sedere sulla poltroncina. Mi fissano di nuovo. Ittoki quasi sorride.

- C-che c’è?-dico io arrossendo.

-Sei più carina del solito, agnellino-esclama Ren ammiccando. Tokiya e Masato lo guardano male, ma io rispondo con un lieve “Grazie”.

- Nanami-san- comincia Tokiya, ma io lo interrompo.

-“Nanami-san”? Puoi chiamarmi Haruka. Anzi, tutti dovete chiamarmi Haruka! Ok?- tutti annuiscono.

-Ehm, Haruka..-riprende-stasera c'è il debutto..se non ti senti bene lo potremmo anche rimandare.

-Infatti, non vogliamo che tu te lo perda!Se stai male devi restare al dormitorio!-esclama Shou.

-Vi ringrazio, ma mi sento benissimo!- Mi alzo-Mai sentita meglio! Stasera andrete sul palcoscenico e farete vedere a tutti quanto siete bravi!

Il loro sguardo è indecifrabile. Ittoki, Shou e Natsuki sorridono appena, ma Tokiya, Ren e Masato sono sconvolti.

"Accidenti, devo darmi una regolata!"penso rimettendomi seduta sulla poltrona.

-Ehm..Haru-chan..da quando sei così vivace?-chiede Natsuki.

-Io vivace? No..assolutamente...-le mie mani sono diventate il punto più interessante in quella stanza.

I ragazzi si guardano l’un l’altro perplessi. A rompere il silenzio è Masato.

-Allora, stasera verrai anche tu?- dice rivolgendosi a me.

-S-si, certo.-rispondo annuendo.

Questa situazione mi sta mettendo a disagio. Non riesco a stare calma con 6 modelli/cantanti nella stessa stanza. Devo confidarmi con qualcuno di loro. Altrimenti impazzisco! Certo, certo.. a parlare è facile! A chi devo svelare il mio segreto?

Dopo un lungo silenzio imbarazzante, mi decido. L’avrei detto a Shou. E’ di sicuro il più “affidabile” di tutti. Prima avevo pensato anche a Tokiya, ma se già mi tratta quasi con freddezza quando pensa che sia Haruka, non oso immaginarmi cosa avrebbe fatto se avesse saputo il mio segreto. E poi devo pur trovare un modo per tornare nel mio mondo.

Mi alzo con decisione e mi direggo verso Shou a passo spedito. Gli afferro la mano e lo trascino fuori dalla stanza. Lui si lascia trasportare, ma il suo sguardo emana grande preoccupazione. Mi fermo lungo il corridoio e mi volto verso di lui.

-Qualcosa non va, Haruka?- mi domanda.

Prendo un respiro profondo per calmarmi. Come posso dirglielo? “Ciao, io non sono la tua bella compositrice Haruka, sono solo una ragazza di un’altra dimensione che è entrata nel suo corpo”? Altro respiro profondo. Ora.

-Devo dirti una cosa.-comincio guardandolo negli occhi. E che occhi! Potrebbero far svenire qualunque ragazza all’istante.

-Dimmi pure- risponde rassicurante.

Altro respiro profondo. (Ma quanto respiro!? XD NdMe) Oh mamma! Non avrei mai pensato che sarebbe stato così difficile!

-Io non.. non sono Haruka.

Lui mi guarda stranito. Ovviamente.

-Io non sono lei. Vengo da un’altra dimensione. Un lampo rosso mi ha colpita e mi ha portata qui. Il punto è: io non sono Haruka. Sono Lea, piacere di conoscerti.-concludo porgendogli la mano.

Shou guarda frastornato la mia mano, e comincia a ridere.

-H-haru-chan, certo che non ti facevo così spiritosa! Ahahah!- continua a ridere tenendosi la pancia.

Cosa? Lo ha preso per uno scherzo? Beh, come biasimarlo. Non è tanto facile da credere quello che gli ho appena detto. Così decido di usare le maniere forti. E la voce.

Lo prendo per le spalle e comincio a urlare. (Poverino però u.u NdTomo-chan Silenzio tu XD NdMe)

-Lo capisci che non è uno scherzo!?!? E’ tutto vero! Secondo te Haruka si comporterebbe mai così con te o con gli altri ragazzi?-lo lascio andare e abbasso il tono della voce, visto che sono spuntati dalla porta in fondo al corridoio Ittoki e Natsuki.

-Tutto bene?-dice Ittoki.

-Abbiamo sentito urlare … - dice infine Natsuki.

-Tranquilli, non è successo niente. Tornate pure dentro.- dico io assumendo la faccia da angioletto. Poi guardo Shou.

-Mi credi?- gli chiedo sorridente. Forse ho esagerato un po’, ma sono stata costretta a farlo; così mi avrebbe presa sul serio. Intanto lui mi guarda con una faccia indescrivibile.

-Q-quindi tu non … sei..Haruka … sei..?- non si ricorda il mio nome. Nessuno si ricorda mai il mio nome. Alquanto particolare dovrei dire. Colpa di mia mamma: era innamorata del nome Leandra. Io mi faccio chiamare “Lea” perché mi piace di più, ma il mio nome è Leandra. Di dirlo a Shou non se ne parla. Già non si ricorda Lea.. Leandra è troppo per lui!

-Lea.. mi chiamo Lea- lo aiuto io.

-O-ok..- balbetta.

-Non dirlo agli altri ok? L’ho detto a te perché mi fido. Se lo scoprissero scoppierebbe un pandemonio! – Scoppiamo a ridere. Per fortuna ha capito.

-Però quando siamo con gli altri devo comportarmi normalmente? Cioè, come se tu fossi veramente Haruka?

-Certo! Devi comportarti assolutamente come al solito, solo che non devi stupirti troppo se faccio cose strane!- gli confido. Lui mi osserva senza capire.

Mi avvicino al suo orecchio e gli sussurro:-Sai..io non sono come Haruka.

Mi allontano e comincio a dirigermi verso la stanza in cui si trovano gli altri ragazzi. Lui mi segue e mi raggiunge.

-Ehm… Non devo parlarne agli altri, giusto?

-Giusto!- gli rispondo io. Rientriamo in stanza e tutti ci guardano allibiti.

-Tranquilli- li rassicuro –non è successo niente! Gli ho solo dato dei consigli, vero Shou?

Shou nota il mio impercettibile occhiolino e subito parla:

-Si si! Consigli! Dei consigli!

Gli Starish ci scrutano con sguardi assassini. Io mi azzardo a dire che possiamo andare a provare. Shou mi guarda preoccupato, ma non capisco subito il perché.

Faccio uscire per prima i ragazzi, e Shou per ultimo chiude la  porta. Mentre camminiamo mi affianca, e mi dice all’orecchio:

-Ehi, ma tu sai suonare?

Suonare? Io? Ma quando mai! Ecco perché mi ha lanciato quello sguardo. Devo inventarmi qualcosa.

Come una deficiente, mi accascio a terra.

Shou, probabilmente capendo il mio piano, quasi urla con una voce preoccupata così finta che tutti avrebbero potuto accorgersene. Ma non loro.

-Oh, Haruka, tutto bene?- mi aiuta ad alzarmi.

-No … mi fa male il polso… Ahi- comincio a piagnucolare.

-Ragazzi, la porto dall’infermiera, voi intanto andate in sala prove.

Mi mette un braccio intorno alle spalle, il che mi fa sussultare, e ci incamminammo per le scale inferiori. Quando siamo abbastanza distanti dagli altri, Shou molla la presa.

-Sei un pessimo attore, lo sai?- lo prendo in giro.

-Dici?- risponde lui ridendo.

Cominciamo a camminare e a girovagare per la scuola, fino a quando non ci ritroviamo nel giardino. Ci sediamo sul bordo della fontana, e Shou comincia a cantare “Mirai Chizu”. Mi unisco a lui, che mi guarda stupito. A quanto pare Haruka non cantava molto spesso; invece io canto continuamente!

Quando finiamo, ragioniamo su come sarei potuta tornare nel mio mondo.

  
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