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Autore: Miss Loki_Riddle Gold    15/06/2012    4 recensioni
Questa storia proviene da un sogno molto, ma molto strano. Dato che, però, non mi si levava di mente ho deciso di pubblicarla. Racconta la storia di una Beatlesiana quando le viene tolto ciò che ama di più al mondo: i Beatles!
Spero vi piacerà!
Genere: Comico, Demenziale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: George Harrison, John Lennon , Nuovo personaggio, Paul McCartney , Ringo Starr
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Ci sono quattro giovani ragazzi mascherati. Hanno una specie di passa montagna di lana nero che non permette agli altri di vedere loro il volto. Sono anche abbigliati, di nero. L'unica cosa che si potrebbe notare, se si facesse molta attenzione, sarebbero gli occhi. Tutti e quattro stanno facendo attenzione a non essere visti da una macchina parcheggiata a qualche metro da loro... ma i proprietari di quell'auto, che già si trovano lì, sembrano non essere nemmeno un po' interessati a loro.
- Sssssh! Fate silenzio!- mormora uno da dietro di una di queste coperture.
- sì... tranquillo, non si accorgeranno di nulla! Ci divertiremo, ragazzi!- risponde un altro, appostandosi dietro una colonna e facendo segno agli altri tre di fare lo stesso.
Il loro sguardo è posato su un grande portone di vetro, circondato da metallo giallognolo.
All'interno c'è una grande scalinata che porta ad una stanza dove si possono notare due porte di legno da un lato ed un'altra porta, questa volta bianca, di non si sa bene quale ignoto materiale che si apre proprio in quel momento.
- Oh, per fortuna che abbiamo l'ascensore!-Fa una bionda signora di mezza età.
- Sì, mamma! E pensare che tu non volevi usarla... poi mi spiegherai come avremmo potuto trasportare tutte queste valigie!- Sbuffa una giovincella castana, che indossa una maglietta bianca dei Beatles.
- Gaia, non dovevi lasciare a casa quella maglietta?- chiede la donna, accorgendosi solo allora che cosa indossa la figlia.
- Mai, non lascerò mai a casa i miei adorati!- sbotta l'altra, facendo sussultare la donna.
I quattro ragazzi non si muovono, mentre un sorriso furbo compare sulle loro labbra invisibili.
- Ecco che stanno uscendo...- dice uno all'orecchio di quello più vicino.
- Ssssh! Se no ci scoprono...- è la risposta
Si spostano solo quando le due donne passano loro vicino, per non farsi notare.
- Finalmente siete arrivate!- Borbotta un uomo poco più anziano della donna.
- Mi spiace, papà... ma lo sai come è fatta la mamma!- mormora come se fosse una scusa la ragazzina, mentre aiuta a mettere le ultime valigie nel portapacchi.
- Sì, certo che la conosco è mia moglie... allora è tutto a posto? Possiamo partire?- fa l'uomo pochi minuti dopo, prima di mettere in moto l'auto.
- Poi mi spiegherai perché dobbiamo portare via così tante valigie se è solo per una serata...-
- Beh, perché così domani partiamo che è già tutto pronto.- replica la donna.
- Io non ti capisco, mamma.- E' proprio con queste disquisizioni che la famiglia parte, per una serata fra amici, mentre i quattro ragazzi entrano in quell'edificio senza essere notati.
- Bene, ci siamo quasi...- dice uno di loro, a volume di voce normale.
-C'è la telecamera, qui...- Dice un altro.
- Sì, ce n'eravamo accorti!- Ghignano gli altri, prima di aggiungere:- Ma tanto, non funziona...-
Prendono l'ascensore e digitano il piano, che a noi resterà ignoto. Mentre sono lì si guardavano allo specchio e ridono nel vedere come si sono combinati.
La voce automatica che si trova nell'ascensore dice che sono arrivati, così i quattro giovani scendono.
Tirano fuori un mazzo di chiave, prima di entrare nella casa della famiglia che se n'è appena andata.
Appena la porta si apre notano che è stata riempita di oggetti vari, lasciati lì per le vacanze.
Una statuetta fa la sue bella vista fra i vari vasi. Se si guarda con più attenzione si potrebbe notare che è la riproduzione di George Harryson in Help, e che persino ai vasi è stato fatto il collage da varie immagini dei Beatles.
Una matriosca è appoggiata su una mensola e rappresenta tutti coloro che sono stati per un certo periodo appartenenti a quel gruppo.
Sulla stessa mensola, poi, ci sono le miniature dei loro vari strumenti.
Se si andasse in camera della ragazza, poi, si noterebbe che possiede un angolo tutto suo riguardante le immagini dei Beatles o delle caricature dei quattro musicisti.
Persino le lenzuola rappresentano i quattro mitici inglesi.
- Iniziamo a raccogliere il tutto!- Fa uno di loro.
- Ok, fate voi che ho fame!- Fa un altro, prima di dirigersi in cucina, dove inizia a cercare dei biscotti.
I tre rimanenti, raccolgono tutti gli oggetti riguardanti il gruppo Liverpooliano e lo infilano in due sporte di plastica piuttosto grandi.
- Ragazzi, la giovane ha una cotta per Ringo!- dice quello che si trova in cucina, probabilmente perché aprendo i vari mobili e le varie scansie non ha trovato altro che Ringo sparsi un po' ovunque.
Uno di loro si fermò, come immobilizzato, mentre gli altri scoppiano a ridere.
"No", "E' impossibile!", "Non può essere!" si può distinguere fra le risate.
- Ma io stavo parlando dei biscotti...-
Click! Click! Click!
Qualcuno sta aprendo la porta con delle chiavi, perché il pomello di questa sta girando in senso anti-orario, facendo un po' di rumore.
Tutti e quattro si fermano, sorpresi di essere stati beccati con le mani nel sacco.
- CHE STA SUCCEDENDO, QUI???- Grida la voce femminile della ragazza, che probabilmente ha semplicemente dimenticato qualcosa.
- VOI, CHI SIETE???- Continua, con quella voce che potrebbe sembrare petulante.
- Oh, oh!- sussurra un ragazzo, vedendo che lo sguardo della giovane si è posato nel posto dove prima si trovavano le miniature degli strumenti.
La giovane resta ferma. Poi nota le sporte e senza dire niente si avvicina, vorrebbe riprendersi gli oggetti; ma uno dei ragazzi è più veloce ed, infatti, le punta una pistola d'acqua alla testa.
- Lascia perdere quelle sporte e vattene, se no ti sparo!- Dice, sorridendole.
- No, mai, i miei Beatles!- Piagnucola Gaia, la ragazza. Per un attimo pare aver paura della pistola, che non può vedere.
Poi, ragiona: se io do un calcio all'indietro, magari lo colpisco... e dato che provar non nuoce..., pensa e così decide di agire.
Manda un calcio all'indietro con la speranza di essere riuscita a colpire il proprio avversario.
- Ahccch!- Il giovane si è piegato in quattro portandosi entrambi le mani in mezzo alle gambe, mentre gli altri hanno la decenza di levarsi il passamontagna.
- Wow! E' la prima volta che una donna da un calcio nelle palle a Paul McCartney!- John Lennon fa i propri complimenti a Gaia, la quale si sente morire... cioè per salvare i Beatles dai ladri ha ucciso un Beatle.
- Allora, andate immediatamente a rimettere a posto le cose che avete appena tirato fuori!- Dice la giovane con voce falsamente sicura.
- Non posso mangiare?- domanda con aria da cucciolo bastonato George, guardando tristemente la giovane.
- Certo che sì... tutto quello che vuoi tranne i MIEI Ringo!- è la risposta.
- Ma non c'è altro...-
- Ok, mangia quello ma, nel frattempo aiuta Lennon a mettere tutto in ordine! McCartney non ti posso aver fatto così tanto male, quindi ora ti alzi e aiuti gli altri!- Sbotta la giovane, vedendo il ragazzo ancora piegato in quattro.
- Aio! Credevo che saresti stata buona... che avresti voluto baciarmi o qualcosa del genere, per farti perdonare, ed invece... Ok, ok! Mi alzo... Vieni, Ringo, andiamo ad aiutare gli altri!- Borbotta Paul, con le lacrime agli occhi.
- Ringo, resta pure! Hai sete, caro? Hai fame? Hai voglia di guardarti un po' di TV? Oh, ma che ci fai ancora in piedi? Siediti pure sul divano... Hai voglia di qualcosa?- Inizia a chiedere come un vecchio disco che si è incantato la ragazza, senza accorgersi che l'altro la sta guardando con un punto interrogativo negli occhi.
- E... gli altri?- Chiede, infatti.
- Loro? Ma che ti interessa? Quando smetteranno di mettere apposto si potranno riposare come stai facendo tu... prima no. Così imparano a venire a casa altrui a cercare di rubare tutte le cose dei MIEI Beatles. Ma, che ti prende, non ti starà venendo da piangere, vero? Beh, so che tu ti vorrai riposare.... anzi, guarda se hai voglia puoi anche restare qui a dormire... Vuoi dormire con me?- Si lascia sfuggire la ragazza.
- Ha appena chiesto... BUM! BUM!... a Ringo!-
-Co... BUM! BUM!... ?- Non fa nemmeno in tempo a domandare che i bussi diventano più forti, le feriscono l'udito, le entrano dentro.
BUM! BUM!
Si guarda attorno, ma niente.
BUM! BUM!
Cerca di alzarsi e scopre di essere sdraiata.
BUM! BUM! BUM! BUM! BUM! BUM!
Sono i vicini che fanno dei lavori sulla sua testa e che l'hanno svegliata (perché è stato tutto uno stupido sogno!).... Maledetti vicini!!!



Ehy, adesso che siete arrivati qui, posso ringraziarvi tutti per aver letto, recensito, messo tra i preferiti e le ricordate! *vede degli sguardi minacciosi* Aiuto! No, non mi bombardate di ortaggi! *si nasconde* se ho pubblicato questa cosa è tutta causa di Hey J u d e, che ha insistito tanto! Per cui andate da lei a lamentarvi, non da me! *scappa*

Che cattiva che è stata, io non recensirei! Nd John
Ma, John, che colpa ne ha lei se è vero che la mia adorata Hey J u d e ha dovuto insistere? Ahio, però, che male che ho ancora! Nd Paul
Io sono l'unico che le può volere bene! Nd Ringo, ancora in catalessi
Sì, certo, Ringo! Però non ho ancora trovato i miei biscotti! Nd George
   
 
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