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Autore: Blue Drake    15/06/2012    1 recensioni
Un sogno che è più reale della realtà stessa. O forse è la stessa realtà ad essere illusione. Se la strada per arrivare svanisse, sotto i vostri occhi. Se ciò che è vero si rivelasse solo come una vivida fantasia. Se il sogno svanisse, portando via, con sé, parte della vita stessa. Che cosa resterebbe, infine?
[Seguito diretto di “Sogni”]
Genere: Erotico, Malinconico, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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- Questa storia fa parte della serie 'Sogni ed Illusioni'
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ILLUSIONI

 

Seguito diretto di “Sogni” ...

 

 

Cap.1

 

Forte delle proprie introspezioni, delle molte riflessioni che avevano richiesto quasi l'intera giornata, era tornato a casa, con una nuova speranza e nuove convinzioni. Si sentiva più determinato ora, abbastanza da tornare sui propri passi, da ammettere i propri sbagli, da tentare il tutto per tutto per riparare agli errori commessi in tanto tempo di leggerezze e negligenze.

Quella piccola ragazza – ragazza? - quella specie di folletto dispettoso, era rimasta con lui, in quella giornata, ad ascoltare con pazienza, senza mai interromperlo, se non per porre le domande giuste, senza mai giudicare ciò che sentiva. Poi era sparita, di nuovo e come sempre. Forse non l'avrebbe più rivista, anche se sperava il contrario.

Ora però era tempo di tornare a casa e mettere in pratica quello che avrebbe già dovuto fare fin dall'inizio, ma che non aveva mai avuto la voglia, la pazienza, la costanza o, più semplicemente, il coraggio di fare.

Fino ad ora.

 

Lo stava aspettando. Normalmente questo lo avrebbe messo a disagio, ma questa volta era diverso. Rappresentava per lui la prova evidente che ciò che aveva in mente meritava di essere messo in pratica, che valeva la pena di tentare, perché in fondo a lei importava ancora se lui ci fosse o meno. Anche se adesso era arrabbiata, perché aveva fatto tardi, comunque significava che una parte di lei continuava a preoccuparsi della sua sorte, quando non erano insieme.

Lo aveva fissato e, nei suoi occhi, era lampeggiata quella pericolosa luce che indicava rabbia e, forse, qualcos'altro, qualche cosa di indefinito. Ma non voleva pensarci, adesso. Aveva ben altro su cui concentrarsi, o meglio, qualcuno. E quel qualcuno era adesso proprio davanti a lui.

Le aveva sorriso, dolcemente. Lei era parsa un po' sorpresa e si era irrigidita, nel momento in cui le era andato in contro, senza fretta ma con decisione.

I suoi occhi, il suo atteggiamento, perfino le sue labbra erano sospettose. Lui aveva trattenuto a stento una risata divertita, che sarebbe stata eccessivamente fuori luogo. Invece le si era avvicinato ancora, senza toccarla, e le aveva detto ciò che per lui era divenuto quasi scontato. Ma non per lei, evidentemente.

"Ti amo".

 

˘ˆ˘ˇˉ˙˚◊˚˙ˉˇ˘ ˆ˘

 

 

Ormai quello che era fatto era fatto. Se si fosse rivelato un danno oppure no, lo avrebbe scoperto in seguito.

Lo aveva lasciato andare. Anzi no, lo aveva praticamente spintonato, finché lui stesso aveva compreso che era la cosa più giusta da fare.

Ma, come spesso accade, non sempre ciò che è giusto è anche facile da accettare. Ora, nella propria testa, si chiedeva se sarebbe mai tornato... per lei.

Si augurava, se non altro, che fosse riuscito nel suo intento di recuperare qual legame che, ormai da tempo, aveva perduto senza neppure rendersene conto, quindi senza comprenderne appieno il motivo. Si augurava che lui, infine, avesse capito ciò che doveva fare, per riaverla dalla sua parte. Si chiedeva anche il perché, di questa speranza, visto che, indirettamente, significava con una certa sicurezza che non si sarebbe più interessato a lei.

La risposta era però talmente ovvia da farla sorridere, scuotendo la testa, rassegnata da tanta ineluttabilità. Il perché, come sempre, era lui. Non riusciva ad immaginare di saperlo triste. Come avrebbe mai potuto sopportare di vederlo soffrire?

Ecco la risposta. Così semplice, così senza uscita. Se lui riusciva a ritrovare la propria serenità nella propria casa, accanto alla donna che amava, allora lei doveva accettarlo ed essere semplicemente felice di riflesso.

Potenzialmente facile a parole, ma così assurdamente difficile all'atto pratico...

   
 
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