Plic. Plic. Plic.
Una goccia. Due gocce. Tre gocce.
La mia vita si è ridotta a questo.
Conto le gocce.
Nella notte. Nel silenzio più totale.
Il tempo passa.
Concentrati.
Cerca di dormire.
Domani la sveglia suonerà presto.
Adesso chiudi gli occhi.
E dormi.
Plic. Plic. Plic.
Una goccia. Due gocce. Tre gocce.
Dannazione.
Niente da fare.
Più mi concentro e più non smetto di pensarci.
Plic. Plic. Plic.
Il rumore è maledettamente forte.
Insopportabile.
Dio. Ti prego. Fallo smettere.
Plic. Plic. Plic.
Conto i passi che mi separano dalla cucina.
Uno alla volta. Immagino le piastrelle.
Una trentina. Posso farcela.
Ecco. Sono diventato pazzo.
Plic. Plic. Plic.
Trovo il coraggio.
Scosto la coperta.
Il freddo mi aggredisce.
Di colpo non voglio più alzarmi.
Posso resistere ancora. Sono forte.
Plic. Plic. Plic.
Dannazione. Non posso.
Con tutte le mie forze mi metto a sedere sul letto.
Le mie ciabatte.
Prima quella destra.
Quella sinistra è finita sotto il letto. Mi chino a raccoglierla.
Plic. Plic. Plic.
Lentamente mi alzo.
Cammino seguendo le piastrelle.
I miei piedi non vogliono sollevarsi da terra.
Li trascino sul pavimento.
Sono quasi in cucina.
Qui il rumore è più insistente.
Plic. Plic. Plic. Plic. Plic. Plic.
Mi avvicino al rubinetto.
Rimango immobile. In ascolto.
Plic. Plic. Pl...
Gioia.
Quel maledetto rumore è finito.
Finalmente riuscirò a dormire.
Torno sui miei passi.
Mi sdraio sul letto.
Tiro su le coperte. Sono ancora calde. Bene.
Chiudo gli occhi con un sorriso vittorioso.
Tic. Tac. Tic. Tac.
Dannato orologio.