I loro occhi si incontrarono e in quel momento sentirono che il mondo intorno a loro perdeva consistenza, diventava un sogno. Lui allungò una mano quasi a toccarle il viso, ma si fermò: aveva paura che fosse solo un riflesso, un'immagine della sua fantasia. Ma prese coraggio, capì che doveva sapere se era veramente un sogno e la toccò: la sua pelle gli apparve calda, soffice e candida come una nuvola; non avrebbe mai voluto togliere le sue mani dal suo viso, quegli occhi gli trasmettevano una sensazione nuova, gli sembrava che quei occhi chiedesserò aiuto e che supplicassero amore e neanche lei riusciva a distogliere lo sguardo. La sua vita sembrava dipendere da quelle due schegge di vita, da quei due specchi della sua anima. La mano di lui la accarezzava dolcemente, quasi con paura. Lei la strinse e se la portò al petto per fargli sentire l'effetto che quel contatto aveva su di lei. Lui sorrise e un'idea folgorante lo colpì. "Ti amo" le disse. E lei sembrò scoppiare. I suoi occhi brillavano quasi come se stesse per piangere, ma invece di versare lacrime, si avvicinò e lo baciò. Voleva che quel bacio fosse una prova di quello che anche lei provava. Che fosse il primo di infiniti baci assieme.