Non so dire come mi sentivo.
Ma, dopo tanto tempo, mi sentivo.
Mi sentivo
come una di quelle donne dell’Ottocento,
straziate dall’amore, un po’ sfigate,
senza più voglia di intrufolarsi nel mondo.
Mi sentivo vuota,
senza più organi, senza più equilibrio.
E questo vuoto era più pesante
di un cuore e d’un cervello.