-Rosa! Ti chiami Rosa!
Ricordalo!
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Aprì lentamente gli occhi.
-…il mio nome è…Rosa…- si rese conto di essere stesa per terra, e se ne stupì. Si alzò in piedi, ritrovandosi davanti ad un negozio. La vetrina rifletteva la sua immagine. Lunghi capelli castani, occhi azzurri e brillanti. Fece un sorriso nervoso, poggiando una mano sul vetro.
-Ma…dove sono?- si guardò intorno, cercando di ricordare perché si trovasse in quel luogo. Dopo pochi secondi, spalanco gli occhi, sorpresa.
-Che succede? Non…non riesco a ricordare nulla!!! – guardò di nuovo la propria immagine.
“Chi….sono?”
-EHI TU! ASPETTA!!!- si voltò di scatto, appena in tempo per vedere una figura vestita di nero sbucare da un vicolo. Quando la vide, si bloccò di colpo.
-Guarda guarda…e tu che ci fai qui?
-Cosa…?
-TORNA QUI!- l’uomo in nero si voltò verso la voce. Sentirono dei passi avvicinarsi velocemente.
-Oh oh…va beh, devo andare. Ci vediamo dolcezza- lo vide ammiccare, per poi sparire davanti ai suoi occhi. Un attimo dopo dallo stesso angolo uscì un ragazzo.
-Ehi tu! Hai visto un tizio vestito di nero? Uno dell’Organizzazione XIII.- lei, ancora scossa, indicò nel punto dove si trovava un attimo prima.
-Se…se ne è andato proprio adesso….- vide il ragazzo fare un gesto di stizza.
-Tu…lo conosci? Perché…
-Si certo, era Axel. Tu invece sei…?
-Ecco…- le venne in mente la voce che aveva sentito prima di svegliarsi -…sono Rosa.
-Io sono Sora.