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Autore: ChiaWeasley    17/06/2012    8 recensioni
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Ora si trovava lì, in mezzo agli alberi, tra le mani i Morsi della Notte che aveva rubato al ragazzo del Distretto 12, il ragazzo innamorato; lui sì che avrebbe dovuto vincere, assieme alla ragazza in fiamme: sarebbero stati gli unici logici vincitori.
Era stanca e sfinita, non aveva più fiato da quanto aveva corso. Aveva fame, tantissima fame. Le poche provviste che era riuscita a procurarsi si erano già esaurite e probabilmente non gliene avrebbero date altre, date le circostanze; ma sapeva che quel pasto sarebbe stato l’ultimo. Non aveva più aiuti, non aveva più speranze. Non avrebbe vinto comunque: era solo scappata fino a quel momento, scappata dalla morte che però le era sempre stata alle calcagna, pronta a prendersi anche lei.
Era perduta.
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Faccia di Volpe
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Perduta.



She's lost in the darkness
Fading away
I'm still around here
Screaming her name
She's haunting my dreamworld
Trying to survive
My heart is frozen
I'm losing my mind



Il giorno della Mietitura nessuno disse una parola al Distretto 5, quando il suo nome venne estratto. Probabilmente perché tutti pensavano che la sua morte non sarebbe stata in fondo una grave perdita: da tutti era considerata un po’ la scema del villaggio, per via dei suoi fluenti e lunghi capelli rossi e per le lentiggini che tempestavano il suo viso sbarazzino. Non aveva amici al Distretto 5 e la sua unica famiglia era sua madre, una donna fragile ed impotente, che non era mai riuscita dirle un ‘ti voglio bene’ per tutta la sua vita. L’abbracciò, prima che partisse per Capitol City, ma non la tranquillizzò e non la rassicurò nemmeno; entrambe sapevano che non sarebbe tornata a casa. Ma lei avrebbe tanto desiderato ricevere un po’ di sostegno e di incitamento. Le tremavano le gambe al pensiero che nel giro di pochi giorni sarebbe andata all’interno di un’Arena, per cercare di salvarsi e sopravvivere, in mezzo a molti coetanei che probabilmente avevano più possibilità di uscirne illesi rispetto a lei.
A Capitol City non si era trovata bene: nessuno si ricordava più il suo nome, durante l’Addestramento era stata chiamata Faccia di Volpe. Secondo molti era un’offesa ma per lei era una specie di complimento: si sapeva che la volpe è l’animale più furbo e astuto nel bosco, che riesce sempre a sfuggire ai cacciatori e a far cadere in trappola le sue prede. Quest’ultimo aspetto era l’unico che non la riguardava: lei non sapeva uccidere, non le era mai passato per la testa, e a malapena sapeva maneggiare un pugnale o una spada. Ma lei aveva un segreto: era da sempre stata molto arguta e sveglia e da sempre amava correre veloce, senza stancarsi un secondo. Quando gli Strateghi dovettero verificarla Faccia di Volpe decise di accontentare le loro aspettative: lanciò il pugnale contro un manichino ma mancò più volte il bersaglio; sbagliò anche a riconoscere le piante e a lanciare una lancia. Il punteggio che le diedero fu, come se lo aspettava, molto basso ma questo le sarebbe stato anche di vantaggio: nessuno l’avrebbe temuta e l’avrebbero considerata un bersaglio facile, così che lei potesse scappare e nascondersi.
Come aveva calcolato tutti i Tributi, appena entrati nell’Arena, si misero a correre verso la Cornucopia per cercare di prendersi più provviste, armi e rifornimenti possibili: ma Faccia di Volpe sapeva che quello era come sventolare la bandiera rossa ad un toro. Evitò gli attacchi di alcuni Tributi, prese il primo zaino che trovò per terra e corse più veloce che poteva nel bosco. In quei giorni cercò l’acqua, si nutrì delle bacche e i frutti che trovava, dormiva nel primo albero cavo che trovava, fuggiva. Correva sempre a perdifiato, lontana dalla morte. Man mano che si allontanava i colpi di cannone aumentavano, segnando la fine di chi aveva combattuto o chi era stato sfortunato: i Tributi diventavano le vittime sacrificali. Poi quell’annuncio: ci sarebbero  potuti essere due vincitori purché provenienti dallo stesso distretto. Il suo compagno del Distretto 5 era morto nel bagno di sangue e si maledì per essere rimasta sola: non aveva più un alleato, non aveva un amico al suo fianco. C’era soltanto lei.
Ora si trovava lì, in mezzo agli alberi, tra le mani i Morsi della Notte che aveva rubato al ragazzo del Distretto 12, il ragazzo innamorato; lui sì che avrebbe dovuto vincere, assieme alla ragazza in fiamme: sarebbero stati gli unici logici vincitori.
Era stanca e sfinita, non aveva più fiato da quanto aveva corso. Aveva fame, tantissima fame. Le poche provviste che era riuscita a procurarsi si erano già esaurite e probabilmente non gliene avrebbero date altre, date le circostanze; ma sapeva che quel pasto sarebbe stato l’ultimo. Non aveva più aiuti, non aveva più speranze. Non avrebbe vinto comunque: era solo scappata fino a quel momento, scappata dalla morte che però le era  sempre stata alle calcagna, pronta a prendersi anche lei.
Era perduta.
Faccia di Volpe si guardò intorno e vide una delle milioni di telecamere nascoste posizionata in un buco del tronco di un albero: restò a fissarla a lungo, rassegnata e arresa. Si domandò se qualcuno avrebbe sentito la sua mancanza, se si sarebbe vergognato al pensiero di averla sempre tagliata fuori; ma quello poco importava, ormai aveva deciso. La sua corsa era finita.
Le bacche avevano un sapore aspro e crudo ma il retrogusto era solo un succo mortale. Le masticò e le ingoiò tutto d’un fiato, mentre il suo corpo cadeva all’indietro sul prato; l’ultima cosa che sentì fu un lontano colpo di cannone. Il suono si fece sempre più lontano e confuso.
La vista si offuscò a poco a poco.
Poi il buio eterno.
 



{   Spazio Autrice
Rieccomi con una nuova shot su questo fandom (Happy Hunger Games! May odds be ever in your favor!) questa volta niente Cato/Clove, la protagonista è il Tributo del Distretto 5, la famosa Faccia di Volpe. I tributi vengono sempre poco approfonditi, secondo me,
Io ho sempre pensato che la sua morte non fosse stata accidentale ma premeditata: in fondo cosa può fare una ragazza che non riceve tanto sostegno dal pubblico e che non ha nemmeno il coraggio di uccidere? Secondo me sapeva che le bacche erano Morsi della Notte e che sarebbe morta comunque alla fine. Come sempre non può esserci una ff di ChiaWeasley senza una musica di sottofondo: questa volta ho scelto ‘Lost’ dei Within Temptation, che secondo me si addice con il senso di smarrimento e rassegnazione che prova Faccia di Volpe.


A presto,
ChiaWeasley
  
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