Ero lì.

 

Seduto su quel maledetto letto, di quella maledetta stanza, di quel maledetto motel, di questa mia maledetta vita.

 

Perché è questo quello che in realtà la mia vita: Maledetta.

 

Ero stato mesi, anzi anni, senza vedere mio fratello, senza nemmeno sentirlo. Poi un giorno, ad un tratto, lui era tornato, aveva un missione per me, per noi: Trovare papà. 

 

Ed ora, non lo avrei rivisto per molti altri anni. 

Ora, non lo avrei mai più rivisto. Era morto. 

 

Per uno stupido patto, fatto solo ed unicamente per me, suo fratello, il suo fratellino, la sua spina nel fianco, il moccioso al quale aveva dovuto cambiare il pannolino e di cui aveva dovuto prendersi cura. 

 

Non è maledetta questa vita?

 

Ho visto morire tante persone intorno a me: Mia madre, Jessica, mio padre..Dean. 

 

 

 

Se qualcuno mi avesse detto, qualche anno fa, che mio fratello mi sarebbe mancato, ed avrei addirittura pianto la sua assenza, sarei senza dubbio scoppiato a ridere. 

Come vorrei farlo. Come vorrei ridere rendendomi conto che è tutto uno scherzo architettato da quello stupido di mio fratello. 

 

Ma mi rendo conto che purtroppo non è così. 

La realtà è un’altra. E dovrò imparare a viverci, che io lo voglia o no. 

 

Ma la cosa buffa è che io non ne ho voglia, io vorrei solo uccidere. Ho voglia di uccidere qualche dannato demone, o meglio, un demone. 

 

Lo stesso demone con cui mio fratello ha fatto il patto, magari. 

 

Il demone che c’entra con la morte di mio fratello. 

 

Io, Sam Winchester, che ho voglia di ammazzare un demone. 

Sono cambiato parecchio da quando è morta Jessica. 

 

Magari se Jessica fosse ancora viva io non sarei mai andato a caccia con Dean, Dean non avrebbe mai fatto quel patto grazie al quale ora è morto, e di conseguenza, sarebbe ancora qui. 

 

E invece no, lui non è qui. 

 

Non faccio altro che pensare che forse è morto il Winchester sbagliato. 

 

 

Ora mi ritrovo qui. Da solo. 

 

Anzi no, con Ruby. 

 

Un demone del quale non so ancora se fidarmi o meno. 

 

Ma non ho nessun altro. Ed ho davvero bisogno di qualcuno in questo momento. 

 

Scusami Dean, so che non vorresti, so che non saresti d’accordo di questo mio accordo con un demone. So che saresti contrario che io ora faccia comunella con un demone.

 Ma, da solo ora sarei troppo debole. E se morissi, il tuo sacrificio, il tuo patto, si sarebbe rivelato inutile. 

 

 

 

Stringo tra le mani la collana che ti regalai a Natale. Quella che, per nessun motivo al mondo, avresti voluto togliere. 

Quella che, era nato come un regalo di papà, ma alla sua ennesima assenza, ho deciso di regalare a chi davvero meritava. Mio fratello. 

 

Da bambino eri un po’ il mio mito. 

 

E non nascondo che lo sei ancora.

 

Hai sacrificato la tua vita per salvare quella del tuo fratello secchione. 

 

Non credevo l’avessi mai detto Dean, ma mi manchi. 

 

Mi manchi Dean. 

 

Sento la tua maledetta mancanza.